Presentato ieri pomeriggio il progetto regionale che sarà realizzato con la collaborazione delle competenze accademica di Catanzaro
Entro un anno sarà possibile avere un report statistico che descriva quanto le cause ambientali incidono sulle patologie tumorali. È il primo obiettivo che l’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Calabria) intende raggiungere con il progetto regionale di cancerogenesi ambientale presentato ieri pomeriggio nel corso di una conferenza stampa nel campus dell’Università «Magna Graecia» di Catanzaro. Progetto di ricerca nato con la collaborazione dell’Università «Magna Graecia» di Catanzaro attraverso le Facoltà di Medicina e Farmacia, il Dipartimento regionale per la Tutela della Salute con le Aziende sanitarie provinciali, nonché l’Istituto per la Ricerca e la Cura dei Tumori «Tommaso Campanella» di Catanzaro.
Il Direttore generale dell’Arpacal, Vincenzo Mollace, ha presentato l’iniziativa ricordando le principali direttive sulle quali il progetto intende svilupparsi.
«Focalizzeremo ? ha detto Mollace ? su tre aree operative: l’area epidemiologica, che si occuperà tra l’altro di carta del rischio e registro tumori, che vedrà coinvolti l’Arpacal con il Dipartimento regionale per la Tutela della Salute e l’Università «Magna Graecia» nonché la Fondazione «T. Campanella»; la seconda area operativa sarà quella della ricerca, attraverso la sinergia tra l’Arpacal e l’Università «Magna Graecia»; l’ultima area, infine, sarà dedicata al monitoraggio che sarà a cura di Arpacal attraverso il Centro di Eccellenza di Tossicologia Alimentare».
Secondo Mollace, «questo progetto rappresenta un momento di sinergia concreta nel settore della ricerca, tra i diversi enti che si occupano da prospettive differenti della tutela della salute e della protezione dell’ambiente».
Il preside della facoltà di Medicina, Giovan Battista De Sarro, oltre a fare gli onori di casa, ha sottolineato come questo progetto serva anche per dare più forza e visibilità all’Ateneo catanzarese nella ricerca applicata. Il Presidente della Fondazione «Campanella», Anselmo Torchia, ha garantito il massimo impegno dell’istituto di ricerca con strumentazione e risorse umane.
Giacomo Brancati, dirigente del Servizio di Prevenzione del Dipartimento regionale Tutela della Salute, in rappresentanza del Dirigente generale, Andrea Guerzoni, ha sottolineato l’importanza della sinergia tra Regione e gli altri enti per sviluppare concrete politiche di prevenzione.
(Fonte Arpacal)
(31 Ottobre 2008)