Crisi profonda per le Aree marine: bloccati dirigenti e contratti di lavoro

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L’emergenza provocata dalla conversione del decreto 112

L’agonia delle Aree Marine protette si fa sempre più profonda. La conversione del decreto legge 112 «Sullo sviluppo economico» introduce infatti una nuova e pesantissima limitazione alla loro possibilità di operare, vietando il rinnovo dei contratti dirigenziali e il mantenimento in servizio, per più di tre anni, di lavoratori con contratti di tipo flessibile. Contratti precari, è da sottolineare, a cui le Aree Marine sono state costrette negli anni per il divieto ad assumere stabilmente il personale. Tutti gli operatori impegnati fino ad oggi (a cominciare dai Direttori in carica) dovranno dunque essere licenziati e le Aree Marine dovranno rinunciare