Desertificazione – In Calabria si parte da Crotone

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Compito specifico dell’Arpacal è stato quello di realizzare una carta delle aree sensibili alla desertificazione, con una scala di dettaglio molto particolareggiato, al fine di raccogliere informazioni sempre più peculiari per programmare iniziative di lotta alla desertificazione

«Il motivo per cui l’Arpacal ha scelto la provincia di Crotone per concludere il suo progetto di ricerca sulla desertificazione, sta nel fatto che in questo territorio, oltre ad esservi la zona più sensibile in Calabria sulla tematica della lotta alla desertificazione, la Provincia è stata molto sensibile ad instaurare un dialogo con le nostre strutture, centrali e dipartimentali».
Ha esordito così il direttore scientifico dell’Arpacal, dott. Antonio Scalzo, nel suo discorso introduttivo al convegno «Calabria: quale deserto, quanto deserto» che l’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria) ha organizzato per oggi nella sala convegni della Provincia di Crotone.
Il convegno rappresenta il momento conclusivo del progetto Desertnet2 al quale l’Arpacal ha partecipato in qualità di partner, finalizzato allo sviluppo di protocolli condivisi a livello nazionale (il progetto rientra nel percorso comunitario Interreg IIIB Medocc) per individuare strumenti di mitigazione del fenomeno della siccità e desertificazione.
Compito specifico dell’Arpacal è stato quello di realizzare una carta delle aree sensibili alla desertificazione, con una scala di dettaglio molto particolareggiato, al fine di raccogliere informazioni sempre più peculiari per programmare iniziative di lotta alla desertificazione.
L’uso del suolo rurale, la scarsa parsimonia delle risorse idriche nonché i fenomeni meteorologici in continua evoluzione, infatti, determinano un progressivo impoverimento dei terreni.
«Una strategia condivisa ? ha affermato nella sua relazione il prof. Piero Gagliardo dell’Unical ? serve ad individuare risposte comuni per evitare che il problema si estenda. La condivisione delle conoscenze, infatti, è l’unico strumento utile per dare risposte concrete al territorio».
Il seminario, moderato dal direttore del Dipartimento provinciale Arpacal di Crotone, dott.ssa Teresa Oranges, è proseguito con le relazioni di Piero Pisanu, della Nrd di Sassari, di Raffaele Paone, del Servizio Agropedologico dell’Arssa, e di Costantino Crupi per l’Arpacal.
Nel pomeriggio il seminario (nella sessione che sarà moderata dalla prof.ssa Maria Luisa Ronconi dell’Unical) focalizzerà sugli interventi che la Regione, con gli altri enti a vario titolo interessati, sta svolgendo, anche in relazione al PSR 2007-2013 che centra la sua attenzione sulla tutela dei suoli agricoli calabresi e la biodiversità.

(Fonte Arpacal)
(26 Giugno 2008)