I siti di Mantova e Sabbioneta e della Ferrovia Retica sono Patrimonio Mondiale

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treno binari
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Nel corso della 32° sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale a Québec City, è stata decisa l’iscrizione nella Lista del Patrimonio di questi due siti

Mantova e Sabbioneta rappresentano due aspetti di progettazione urbana rinascimentale: la prima illustra il rinnovamento e l’estensione di una città preesistente, mentre la seconda rappresenta la messa in atto delle teorie del periodo riguardanti la progettazione della città ideale. La pianta di Mantova è irregolare e presenta edifici appartenenti ad altre epoche; Sabbioneta, fondata nella seconda metà del XVI secolo, può essere descritta come una città risalente ad un unico periodo, con una pianta squadrata. Entrambe le città offrono straordinarie testimonianze delle realizzazioni urbanistiche ed artistiche degli ideali del Rinascimento, incoraggiati e sostenuti dagli interventi della dinastia dei Gonzaga.
/> La Ferrovia Retica collega due linee ferroviarie storiche che attraversano le Alpi. La linea del Passo Albula, aperta nel 1904, è lunga 67 chilometri, e comprende 42 gallerie e 144 tra ponti e viadotti; mentre la linea del Passo Bernina, lunga 61 chilometri, comprende 13 gallerie e 52 tra ponti e viadotti.
L’introduzione della ferrovia all’inizio del XX secolo ebbe un impatto socio-economico fondamentale per la vita in quelle zone altrimenti isolate, oltre a costituire un insieme di grande valore tecnico ed ambientale, che rispetta il paesaggio da essa attraversato.
Si accoglie con particolare interesse anche la notizia dell’iscrizione del centro storico di San Marino e del Monte Titano. Esso risale al XIII secolo, quando la Repubblica fu fondata come città-stato, e copre una superficie di 55 ettari. Il centro cittadino comprende le fortificazioni che lo circondano, oltre ad edifici risalenti a varie epoche. Grazie alla sua posizione in cima al Monte Titano, esso non è stato coinvolto dalle trasformazioni urbane che sono avvenute a partire dall’inizio dell’era industriale, e ha conservato intatto il suo carattere.
Nella giornata di ieri sono stati iscritti altri 18 siti. Per quanto riguarda l’Europa, le nuove iscrizioni, oltre a quelle già citate, sono le seguenti: la pianura di Stari Grad sull’isola di Hvar (Croazia); le Fortificazioni di Vauban e le lagune coralline della Nuova Caledonia (Francia); l’edilizia abitativa modernista a Berlino (Germania); l’isola vulcanica di Surtsey (Islanda); le chiese di legno dei Carpazi (Slovacchia); l’Area tettonica svizzera di Sardona (Svizzera).
Per quanto riguarda il resto del mondo, le nuove iscrizioni sono le seguenti: per le Americhe: le rupi fossili di Joggins (Canada); il Centro storico di Camagüey (Cuba); la Riserva della Biosfera della Farfalla Monarca e la Città fortificata di San Miguel con il Santuario di Gesù di Nazareth ad Atotonilco (Messico);
per l’Asia e l’Oceania: il tempio di Preah Vihear (Cambogia); il Parco Nazionale del Monte Sanqingshan (Cina); la Steppa di Saryarka e i laghi del Kazakhstan settentrionale (Kazakhstan); le città di Melaka e George Town (Malaysia); il sito agricolo preistorico di Kuk (Papua Nuova Guinea); l’arcipelago di Socotra (Yemen);
per l’Africa: le Foreste dei kaya (villaggi fortificati) dei Mijikenda (Kenya).
Sono state inoltre approvate estensioni a tre siti: le grotte di Altamira e l’arte rupestre del Paleolitico della Spagna settentrionale (Spagna); il Vallo Antonino (Regno Unito), che entra a far parte del sito transfrontaliero denominato Frontiere dell’Impero Romano (Germania e Regno Unito); le Ferrovie di montagna indiane (India).
Nella giornata di oggi sono previste altre nuove iscrizioni nella Lista del Patrimonio Mondiale.

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(Fonte Unesco)