In Gran Bretagna nasce il Dipartimento per l’Energia e i Cambiamenti Climatici

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La logica dello sviluppo e quella della crescita, un difficile equilibrio per un pianeta sempre più in bilico> I danni del non intervento

Il Protocollo di Kyoto c’è chi lo odia, c’è chi lo ama. E questo indipendentemente dalla congiuntura economica, anzi indipendentemente dal fatto che anche l’ambiente è economia, perché anche i disastri provocati dai cambiamenti climatici hanno un costo economico.
Succede così che in momenti di congiuntura economica favorevole alle imprese ci sia sempre tra politici e decisori chi propone di «mitigare» gli obiettivi del Protocollo per l’abbattimento delle emissioni inquinanti di CO2 per non limitare l’espansione delle imprese e penalizzare i lavoratori.
Parimenti in una fase congiunturale economica sfavorevole, come quella che stiamo vivendo, c’è chi fa sentire la sua