La pesca a strascico nell’Atlantico sta decimando i merluzzi

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I pescherecci usano reti sottomarine lunghe anche 40 chilometri che vengono trascinate sul fondale attraverso pesanti catene che distruggono tutto quello che incontrano, dalla barriera corallina alle spugne, fino ad ogni forma vivente incontrata- Il rapporto (in inglese), «The Northwest Atlantic Fisheries Organization: A Case Study In How Regional Fisheries Management Organisations Regularly Fail To Manage Our Oceans» – Il diario della spedizione e weblog (in inglese)

La nave di Greenpeace, «Esperanza» è arrivata oggi nell’Atlantico nordoccidentale per documentare la devastazione indiscriminata dell’ecosistema dei fondali da parte del metodo di pesca industriale più distruttivo, la pesca a strascico in profondità.
Il 60% della pesca a strascico in profondità avviene proprio nell’Atlantico nordoccidentale ad opera di alcuni Paesi come Portogallo, Spagna, Germania, Canada e Russia.
I pescherecci usano reti sottomarine lunghe anche 40 chilometri che vengono trascinate sul fondale attraverso pesanti catene che distruggono tutto quello che incontrano, dalla barriera corallina alle spugne, fino ad ogni forma vivente incontrata. Un elevato numero di pesci che non