Esaminati campioni di sangue prelevati da 42 madri e 27 cordoni ombelicali di volontarie dell’University Hospital Groningen (Olanda). Greenpeace e Wwf chiedono ai parlamentari europei di fare innanzitutto gli interessi della salute pubblica e dell’ambiente, facendo in modo che le sostanze pericolose vengano identificate, eliminate e obbligatoriamente sostituite con alternative più sicure
Nel sangue delle donne incinte e nei cordoni ombelicali dei loro bambini sono presenti sostanze chimiche pericolose che provengono da oggetti che usiamo tutti i giorni. Attraverso il cordone ombelicale questi veleni raggiungono il feto che viene così, suo malgrado, contaminato. Alcuni di questi composti chimici causano problemi nello sviluppo fisico e mentale degli animali e possono essere pericolosi anche per l’uomo.
È quanto emerge da uno studio commissionato da Wwf e Greenpeace e per il quale sono stati esaminati otto gruppi di sostanze chimiche in campioni di sangue prelevati da 42 madri e 27 cordoni ombelicali di volontarie