Secondo Greenpeace i voti delle due Commissioni del Parlamento europeo minano profondamente la proposta di Regolamento Reach, originariamente nata con l’obiettivo di colmare le lacune di conoscenze sulla sicurezza dei composti chimici
«I voti delle due Commissioni del Parlamento europeo (Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori e Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia) dei giorni scorsi – afferma Vittoria Polidori, campagna inquinamento di Greenpeace – minano profondamente la proposta di Regolamento Reach, originariamente nata con l’obiettivo di colmare le lacune di conoscenze sulla sicurezza dei composti chimici». Gli emendamenti proposti, infatti, permetteranno di continuare a immettere sul mercato le sostanze prodotte in volumi tra 1-100 tonnellate per anno senza che i produttori siano obbligati a fornire dati basilari sulla loro sicurezza. Questo comprende l’80% dei 30.000 composti