I ministri europei per l’Ambiente chiedono il massimo consenso per proseguire nel post-Kyoto con un piano d’azione condiviso, ma non propongono né quantificano gli obiettivi
Al Consiglio di ieri dei ministri europei per l’Ambiente bisognava trovare un accordo ed una strategia da portare avanti, come linea di azione della UE, alla prossima Conferenza delle Parti (COP-11) della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici che si terrà a Montreal alla fine di novembre.
Ebbene la decisione finale raggiunta è quella di avviare un processo nel quale si raggiunga il massimo consenso dei Paesi Onu (sia industrializzati sia in via di sviluppo) su un piano di azione e su obiettivi condivisi, ma non si stabiliscono quali possano essere le proposte UE su tali obiettivi e linee di azioni.