Secondo il rapporto «La rivoluzione dell’efficienza» tale traguardo sarebbe raggiungibile entro il 2020 e creerebbe 60mila posti di lavoro
Si potrebbero ridurre del 20 per cento i consumi di energia previsti per il 2020 con un beneficio economico oltre che ambientale. È questo il principale risultato del rapporto «La rivoluzione dell’efficienza», presentato oggi da Greenpeace a Milano in vista del 16 febbraio, secondo anniversario del Protocollo di Kyoto.
Circa 100 miliardi di kilowattora, pari alla produzione di 14 nuovi grandi centrali da 1.000 Megawatt sono eliminabili da qui al 2020, con un forte risparmio sulla bolletta elettrica e un aumento dell’occupazione indotta pari a 60mila nuovi posti di lavoro per 14 anni. Tutto con un investimento di circa