Che cos’è la Convenzione Quadro sui cambiamenti climatici

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E’ stata sottoscritta al summit di Rio de Janeiro del 1992. Ha ottenuto il quorum previsto di ratifiche da parte dei Paesi Onu e quindi è entrata legalmente in vigore il 21 marzo del 1994:

Enuncia alcuni principi generali come:
– il principio di precauzione: l’incertezza delle conoscenze scientifiche non può essere usata come scusa per posticipare un intervento quando esiste comunque il rischio di un danno irreversibile,
– il principio della responsabilità comune ma differenziata: tutti i Paesi della Terra sono responsabili per le conseguenze sull’ambiente globale ed al clima globale, tuttavia tale responsabilità è differente fra i vari Paesi a seconda delle condizioni di sviluppo socio economico ed industriale, alle capacità di perturbare l’ambiente globale e di intervenire per porre rimedio alle perturbazioni.

Enuncia l’obiettivo che è quello di stabilizzare le concentrazioni atmosferiche di gas di serra, ad un livello tale da prevenire pericolose interferenze con il sistema climatico. Tale stabilizzazione deve essere raggiunta in un periodo di tempo tale sia da consentire agli ecosistemi viventi di adattarsi in modo naturale, ai cambiamenti del clima, sia da assicurare che la produzione alimentare non venga minacciata consentendo nel contempo che lo sviluppo socio-economico proceda in modo sostenibile.

Enuncia una serie di impegni e obblighi sia di carattere generale e comuni per tutti i Paesi, sia di carattere differenziato fra Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo. Enuncia una serie di regole generali di cooperazione fra Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo, individuando anche i meccanismi finanziari per attuare la cooperazione fra Paesi ricchi e Paesi poveri.

Stabilisce gli organi della Convenzione (l’organo direttivo supremo denominato:Conferenza delle Parti, gli Organi sussidiari (quello di supporto scientifico e tecnologico e quello di supporto per la gestione e l’attuazione) , il Segretariato, ecc.
La definizione di dettaglio di impegni ed obblighi, così come modalità e tempi di attuazione vengono demandati a un successivo Protocollo di attuazione.