L’Ecoturismo nel mondo

326
Tempo di lettura: 2 minuti

L’Organizzazione Mondiale del Turismo (Wto) ha formulato le seguenti definizioni:
Il turismo naturalistico comprende tutte le tipologie di turismo per il quale la motivazione principale dei turisti è l’osservazione e l’apprezzamento della natura e delle culture tradizionali.
L’Ecoturismo è invece una tipologia di turismo collegata al concetto di sviluppo e turismo sostenibile. Secondo il Wto il turismo sostenibile è un modello di sviluppo economico finalizzato a portare benefici sia al turista sia alla comunità ospitante, è infatti finalizzato a migliorare la qualità della vita della comunità ospitante, offrire al visitatore un’esperienza di alta qualità, mantenere la qualità dell’ambiente, dal quale dipende sia la comunità ospitante sia il visitatore.
Lo sviluppo sostenibile porta avanti la disillusione riguardo le visioni occidentali dello sviluppo e del tempo libero centrate sulla quantità economica e sulla ragione strumentale e pone l’attenzione sulla necessità di mantenere gli equilibri naturali dell’ambiente nel suo complesso (fatto sia di elementi naturali che di uomini). L’impatto del turismo (specialmente quello di massa) può infatti avere un carattere degenerativo sia sull’ambiente naturale, sia sulle popolazioni che abitano quelle zone.
In sostanza nella prima definizione si parla di una vacanza in cui si fruisce delle caratteristiche naturali e culturali di una zona senza troppa consapevolezza dell’impatto che il turismo può avere su di essa. Nella seconda, invece, si delinea la figura del turista responsabile del proprio ruolo.
Dalle indagini condotte risulta che fra i turisti ancora prevale la prima definizione ovvero la ricerca di un’esperienza ricca di contenuto a livello sociale, culturale ed ambientale.

Il 2002 è stato Anno Internazionale dell’Ecoturismo, il Wto e l’Unep si sono proposti di raggiungere quattro obiettivi:
? generare consapevolezza presso le autorità pubbliche, il settore privato, la società civile e i consumatori riguardo la capacità dell’ecoturismo di contribuire alla conservazione dell’ambiente e delle culture;
? diffondere metodi e tecniche per la programmazione, il management e il monitoraggio dell’ecoturismo per garantirne la sostenibilità a lungo termine;
? promuovere lo scambio di esperienze di successo nell’ambito;
? ampliare le opportunità per una efficiente promozione dei prodotti e delle destinazioni sul mercato internazionale.

Un approccio volontario per la regolamentazione delle attività ecoturistiche è ottenibile sviluppando e incoraggiando all’uso di indicatori, schemi di certificazione ed ecolabels. Solo quattro Paesi hanno istituito una specifica certificazione nazionale per le attività ecoturistiche: Kenya, Ecuador, Svezia e Tailandia.
Nella fase preparatoria, fra le altre attività, sono stati organizzati convegni e conferenze internazionali, cui hanno preso parte più di 3000 stakeholders e sono stati presentati circa 200 studi.
Per valutare i trends e i mercati dell’ecoturismo il Wto ha pubblicato 7 rapporti su mercati «pionieri»: Canada, Francia, Germania, Italia, Spagna, Gran Bretagna e Usa.