La Lettera di Carlo Ripa di Meana

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Sorprendente leggere in questi giorni della sollevazione dei sindaci del Subappennino dauno contro la moratoria in materia di eolico prospettata dalla Giunta regionale pugliese. Cosa dovrebbe fare, infatti, una grande Regione come la Puglia se non difendere quanto resta della bellezza del suo paesaggio, dando attuazione a quanto solennemente richiesto dall’art. 9 della stessa Costituzione? Dopo la devastazione del Subappennino dauno, con centinaia e centinaia di torri eoliche industriali, ora si sta preparando l’assalto all’arma bianca al Parco nazionale dell’Alta Murgia e allo stesso Salento. Fermare il dilagare senza regole di questo nuovo assalto al territorio è dunque sacrosanto.
La realtà è che la Puglia di Nichi Vendola si affianca alla Sardegna di Renato Soru, che ha già stabilito un No totale ad ogni ulteriore centrale eolica industriale. Se da una parte c’è un partito dell’eolico costi quel che costi, che va dal viceministro Mantovano fino ad Edo Ronchi e a Legambiente, dall’altra parte constatiamo che sta prendendo corpo una vera e propria resistenza popolare alla devastazione paesaggistica, dall’Appennino ligure alle isole dell’Arcipelago toscano, dalle colline del Morellino e del Brunello all’Umbria della Val Nerina, dalla Basilicata (che ha varato regole molto severe in materia) all’alta Val Fortore, nel Sannio, dalla Calabria alla Sicilia.
Perfino nel Nord Europa si sta attuando ormai una strategia di graduale uscita dall’eolico, con le torri sempre più spostate in mare aperto per attutirne l’impatto paesaggistico. L’informazione nazionale dovrebbe dare conto di tutto ciò, perché le ragioni dell’imprenditoria eolica non possono davvero prevalere sul dovere, costituzionalmente garantito, di tutelare il patrimonio paesaggistico ed ambientale, l’economia turistica e la stessa identità del Mezzogiorno.
Nel plaudire, dunque, alla decisione della Giunta regionale pugliese di varare una moratoria generale in materia di impianti eolici, il Comitato Nazionale del Paesaggio annuncia che sta già lavorando ad una prossima grande riunione nazionale di tutti coloro che sono contrari alla proliferazione dell’eolico selvaggio, da tenersi in Puglia nel corso dell’estate, con l’obiettivo di rafforzare le ragioni della difesa del paesaggio e di manifestare tutta la propria solidarietà al Presidente Vendola e all’assessore Losappio.