La reazione del Wwf alla proposta Tremonti

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È innanzitutto sbagliato pensare di vendere le spiagge per proporre infrastrutture utili al turismo di massa. C’è una grande sottovalutazione del valore paesaggistico, di biodiversità, di freno contro l’erosione rappresentato dalle nostre coste (1.500 km. di spiagge), se mantenute con criteri di naturalità. Un dato è emblematico: secondo un recente rapporto del Comitato per la Bellezza su dati Cnr, dei 1.230 chilometri di dune che esistevano lungo il litorale Adriatico un secolo fa (in parte fino al dopoguerra), ne sopravvive oggi meno del 10 per cento, circa 120 chilometri. La colpa è dell’urbanizzazione selvaggia delle coste italiane: alberghi, pensioni e condomini edificati in piena area demaniale, stabilimenti balneari. Un terzo delle coste italiane è a rischio erosione, eppure un argine naturale all’erosione è rappresentato proprio dalle dune, che rallentano l’azione delle onde e del vento, difendendo anche il verde circostante.

«Serve una risposta dell’opinione pubblica che richiami il Governo ad una responsabilità di tutelare innanzitutto un bene comune quale quello delle coste. La giunta regionale della Sardegna si dice pronta a comprarle le proprie spiagge, ma non per speculare sulla rivendita delle concessioni: bensì per metterle sotto tutela» conclude Pratesi. In questo senso, il Wwf indica come esempi da seguire la «Conservatoria delle coste» introdotta dalla Giunta Soru, un provvedimento importante che istituisce un organismo con il compito di tutelare e controllare le aree di maggior pregio, che si rifà al «Conservatoire du Littoral» francese, grazie al quale sono state acquisite dallo Stato 860 km. di coste, e 300 siti naturali.

L’ultimo caso avvenuto in Sardegna è emblematico: pochi giorni fa il Wwf ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Cagliari per segnalare i lavori di sbancamento in un tratto della spiaggia di Santa Margherita di Pula dove, sull’arenile, ad appena 5 metri dal mare, è in corso di realizzazione di una piscina al servizio della struttura turistico alberghiera della Società «Costa dei Fiori» Srl. La concessione edilizia dal Comune di Pula è arrivata il giorno prima dell’emanazione del «Decreto salvacoste» della Giunta Regionale, nello scorso agosto. In Sardegna il Wwf è impegnato da anni, assieme alla Sezione Aerea della Guardia di Finanza, nell’operazione «Programma coste» per il monitoraggio e la mappatura fotografica dell’avanzata del cemento e dell’abusivismo (www.soscostesardegna.it)

In quanto al valore economico delle spiagge, secondo il Wwf non ci si può fermare solo alla componente del turismo balneare. Gli ambienti costieri hanno un’importanza ambientale fondamentale, in termini di biodiversità, di habitat, di mitigazione dei fenomeni climatici estremi. Hanno un valore culturale, storico, estetico e paesaggistico, che non si può monetizzare, ma che è certamente di grande rilievo.