La Terza rivoluzione industriale

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«Sono davvero entusiasta. Parlerò dì questo progetto con tutte le personalità che mi sarà dato di incontrare in giro per il mondo e le incoraggerò a venire in Puglia per incontrarvi e ripartire con il chiaro messaggio che la terza rivoluzione industriale è davvero possibile, Bari e la Puglia lo hanno chiaramente dimostrato, e adesso il resto del mondo può guardare a voi e ispirarsi al vostro modello». È stato questo il viatico consegnato con un Video messaggio da Jeremy Rifkin alla Conferenza.
Una rivoluzione che sta già portando i suoi frutti perché in Puglia non si è all’anno zero. La scelta delle fonti rinnovabili e la scelta dell’idrogeno non fanno che arricchire quella filiera dell’energia che rappresenta il valore aggiunto e il fattore trainante delle piccole e medie imprese e delle industrie regionali. «Non so se c’è un nesso, e stiamo approfondendo i dati, ma certamente un qualche legame ci deve essere se la Puglia oggi è una delle Regioni che cresce di più», ha osservato Sandro Frisullo.
La Regione crede molto nelle rinnovabili e in questo progetto ed anche se il mormorio che si è sollevato a livello romano sulla validità della sostenibilità di questa scelta dovesse prendere corpo (, N.d.R.), Frisullo ha dichiarato che il progetto sarà portato avanti «anche con le sole forze regionali».
Quest’iniziativa, ha sottolineato il vice presidente della Regione, rappresenta oltre che una reale opportunità di lavoro anche un’interfaccia di qualità con la realtà mediterranea con cui la Puglia ha un’antica familiarità.

Questa della Puglia non è una sia pur lodevole «fuga in avanti». Si sta concretizzando nell’alveo degli orientamenti europei, come ha sottolineato Enzo Lavarra, ripercorrendo le linee delle iniziative europee.
«L’energia e i mutamenti climatici ? ha sottolineato Lavarra ? sono per l’Ue temi assolutamente prioritari. Gli obiettivi quanto mai ambiziosi fissati lo scorso anno dal Consiglio europeo hanno trovato opportuna attuazione nelle recenti proposte della Commissione. È comunque importante notare che l’?economia dell’idrogeno? ha la sua principale fonte di ispirazione nella visione esposta dall’allora Presidnte della Commissione europea Romano Prodi nel discorso da lui tenuto nel 2003 in occasione di una conferenza: ?Cerchiamo di essere chiari su ciò che rende il programma europeo sull’idrogeno veramente lungimirante. Il nostro scopo dichiarato è di passare gradualmente a un’economia dell’idrogeno pienamente integrata e basata su fonti energetiche rinnovabili per la metà di questo secolo?.
In linea con questa visione lungimirante, Il Par1amento ha approvato lo scorso maggio una Dichiarazione scritta in cui raccomandava di ?mettere a punto entro il 2025 in tutti i paesi membri dell’Ue un’infrastruttura a idrogeno decentralizzata, dal basso verso l’alto? quale pilastro della Terza rivoluzione industriale».