Risultati principali e raccomandazioni

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Affinché a livello gestionale si passi dall’aumento dell’offerta alla riduzione al minimo della domanda, occorre avviare diverse politiche e prassi:
? in tutti i settori, compresa l’agricoltura, il prezzo dell’acqua deve essere stabilito in base al volume utilizzato;
? i governi devono attuare piani di gestione della siccità più ampiamente e concentrarsi sulla gestione dei rischi piuttosto che su quella delle crisi;
? le colture bioenergetiche che richiedono molta acqua dovranno essere evitate in zone caratterizzate da carenza idrica;
? attraverso una combinazione di selezione di colture e metodi di irrigazione, se sostenuti da programmi di assistenza per gli agricoltori, è possibile migliorare in modo considerevole l’efficienza idrica in agricoltura;
? i fondi nazionali ed europei, compresa la politica agricola comune dell’Unione europea, possono svolgere un ruolo importante nella promozione dell’uso efficiente e sostenibile delle risorse idriche in agricoltura;
? iniziative di sensibilizzazione della popolazione, quali l’etichettatura ecologica, la certificazione ecologica e i programmi di educazione nelle scuole sono essenziali per conseguire un utilizzo sostenibile dell’acqua;
? devono essere affrontati i problemi relativi alle perdite nei sistemi di approvvigionamento idrico;
? in talune parti d’Europa, la perdita d’acqua dovuta a questa causa può superare il 40 % della fornitura totale;
? l’estrazione illegale di acqua, spesso per uso agricolo, è diffusa in determinate aree d’Europa;
? per affrontare la questione deve essere attuato un monitoraggio adeguato e deve essere introdotto un sistema di multe o sanzioni;
? le autorità devono creare incentivi per un maggiore utilizzo di forniture alternative di acqua, quali le acque reflue trattate, le acque grigie e le acque piovane «raccolte», al fine di contribuire alla riduzione dello stress idrico.

(Fonte Arpat)