Ronchi spiega perché il sì all’eolico

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«L’eolico non è una fonte energetica marginale». Edo Ronchi, responsabile delle Politiche sulla Sostenibilità della segreteria nazionale Ds, risponde così alle riserve e obiezioni sollevate da alcuni governi regionali, in particolare di Regioni dove maggiori sarebbero le potenzialità di questa fonte rinnovabile. «Le turbine eoliche, i nuovi mulini a vento che producono energia elettrica, stanno avendo una rapidissima crescita: da una potenza complessiva di tutti i generatori eolici funzionanti sul Pianeta pari a 4.800 MW (milioni di watt) nel 1995, si è arrivati a ben 47.300 MW nel 2004. Negli ultimi 2 anni la crescita dell’eolico è stata fortissima: pari a 8000  MW installati in più all’anno, sia nel 2003, sia nel 2004. Se il ritmo prosegue ? annuncia Ronchi –  si potrebbe arrivare a sfiorare i 100.000 MW installati entro il 2010. Questa forte crescita è dovuta al costo del chilowattora prodotto dai generatori eolici che è fortemente calato ed è ormai competitivo con quello dei combustibili fossili. Inoltre ? dichiara il responsabile delle Politiche della Sostenibilità dei Ds – un forte impulso all’eolico viene, oltre che dall’aumento consistente e strutturale del prezzo del petrolio, anche dal Protocollo di Kyoto: per contrastare i cambiamenti climatici è indispensabile ridurre i consumi di combustibili fossili, aumentando l’efficienza energetica e sviluppando decisamente le fonti energetiche rinnovabili. Naturalmente le valutazioni d’impatto ambientale vanno fatte seriamente, dalle Regioni, in modo integrato, con obiettivi chiari e coerenti fra loro.
«Se qualcuno sa come rispettare il Protocollo di Kyoto in Italia ? chiede infine Ronchi – senza un consistente ricorso a fonti energetiche rinnovabili, compreso un forte ricorso all’eolico, si faccia avanti e ci spieghi, numeri alla mano, come».