Servono ulteriori studi

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«Il particolato sospeso, meglio conosciuto con il termine PM10 o ?polveri sottili? (composto da particelle di dimensioni inferiori a 10 micron) ? spiega il direttore dell’Iia-Cnr, Ivo Allegrini ? è già di per sé motivo di grande preoccupazione per l’opinione pubblica, i media e i responsabili della gestione dell’ambiente, in quanto è ben documentato che anche piccole concentrazioni in aria di questo inquinante causano gravi danni alla salute. Quando il particolato è accompagnato da composti tossici per l’uomo, l’entità della sua presenza e le sue proprietà chimiche diventano importanti dal punto di vista epidemiologico e sociale, sì da travalicare il mero aspetto del controllo generico delle fonti di emissione». Normalmente, tali fonti sono identificate nel traffico veicolare, nel riscaldamento domestico, oppure in particolari insediamenti industriali.
«Accanto a inquinanti sopravvalutati, convivono in aria composti complessivamente più pericolosi, completamente trascurati ? prosegue Allegrini ?. La scoperta dimostra l’elevatissimo livello tecnico raggiunto dal Cnr nella determinazione di sostanze tossiche nei comparti ambientali, ma anche che, nonostante il progresso le nostre conoscenze sulla natura e sulla composizione del particolato atmosferico, sono ben lontane dall’essere complete». «In particolare ? conclude Cecinato ? nuove e più estese ricerche sulla presenza, natura e origine delle droghe e delle sostanze stupefacenti contribuiranno alla lotta contro la diffusione del loro consumo».

(Fonte Cnr)