Incendi – La Forestale individua sette responsabili

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Incuria e dolo le cause. Incalcolabile il danno al patrimonio dello Stato e alla natura

In quest’ultima settimana si sono susseguiti, una serie di incendi soprattutto in Liguria e Toscana. La maggior parte causati dalla mano dell’uomo.

Quella mano che per incuria, per ignoranza o per semplice divertimento ogni anno distrugge ettari e ettari di bosco, provocando seri danni ambientali. Essi hanno grandissima importanza in natura, oltre a fornire l’habitat naturale per molte specie animali e vegetali, contribuendo in maniera significativa alla tutela della biodiversità. Regolano il regime delle acque, impediscono l’erosione dei terreni, eliminano il pericolo d’inondazione, funzionano come serbatoi di assorbimento del carbonio mitigando gli effetti dei cambiamenti climatici, e producono legname e altri sottoprodotti di notevole interesse. Non dimenticando la bellezza del paesaggio dove ci sono i boschi.

E invece in Liguria sono stati bruciati centinaia di ettari di boschi nella zona Genova-Nervi-Quarto e nella zona di Genova-Apparizione. Un altro incendio scoppiato in località San Venerio di La Spezia. In Toscana un gravissimo incendio ha distrutto ettari di pinete e olivete sui monti pisani. E tanti altri ancora sparsi su tutto il territorio italiano.

Per questo l’azione del Corpo forestale dello Stato, preposto alla vigilanza di questo patrimonio, si è fatta negli anni sempre più attenta e sofisticata. E in questi giorni non a caso a messo a segno una serie di interventi. Vediamo alcuni dati.

Liguria – Per gli incendi a Genova sono state indagate 4 persone e una quinta persona per l’incendio che ha colpito la zona di Genova-Apparizione. Le indagini che hanno portato all’individuazione dei cinque sono state condotte dal Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale di Genova e sono il frutto di un lavoro di intelligence svolto dal Corpo forestale dello Stato per assicurare i responsabili dei roghi alla giustizia.

A La Spezia la causa scatenante è stata un uomo che stava bruciando residui vegetali.

A Lavagna, dove si è scatenato un incendio nell’entroterra del Golfo del Tigullio, un uomo ha lasciato incustodito il barbecue.

Umbria – A Gualdo Tadino invece è stato arrestato un ventunenne responsabile di molti incendi boschivi scoppiati nel territorio gualdese, e ne aveva provocati altri già nel 2006.

Puglia – E in provincia di Foggia, a Campomarino, un uomo è stato sorpreso a bruciare residui di colture agricole (piantine di pomodoro) misti a tubi in plastica utilizzati per l’irrigazione, per smaltirli.

(Fonte Corpo forestale dello Stato)