Acqua – La Puglia dice addio ai privati

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Un forte no alla privatizzazione dell’acqua che rappresenta un diritto umano essenziale per la vita e pertanto non da assoggettare alle leggi di mercato

La Regione Puglia si muove in controtendenza rispetto a quello che a livello nazionale viene definito con il D.L. 135/2009 che vede all’art. 15 «Adeguamento alla disciplina comunitaria in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica», la volontà del Governo di mettere in maniera definitiva l’acqua nelle mani del mercato.

È questo quello che sottolinea la Deliberazione della G. R. del 20-10-2009 che a chiare lettere definisce l’acqua un bene essenziale ed insostituibile di vita, la cui disponibilità deve essere garantita come diritto inalienabile e inviolabile della persona umana.

Nella stessa rilievo è dato anche alla gestione del bene che in maniera inequivocabile è da affidare al servizio pubblico improntato su criteri di equità, solidarietà, rispetto degli equilibri ecologici e privo di rilevanza economica. Questa delibera rappresenta pertanto un passo decisivo nel percorso lungo e tortuoso che i movimenti per l’acqua hanno compiuto da anni.

Un forte no alla privatizzazione dell’acqua che rappresenta un diritto umano essenziale per la vita e pertanto non da assoggettare alle leggi di mercato che la renderebbero merce e non diritto.