Biodiversità – Uniti per difendere il mare

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Vas Onlus, ActItalia e Nadd Europe con campeggiatori, camperisti, turisti e sub. L’importanza del mediterraneo. La perdita di habitat

Vas Onlus, ActItalia e Nadd Europe insieme per difendere il mare quale fonte di Biodiversità da tutelare e preservare. È stato siglato a Bologna, in occasione del Salone Internazionale della Subacquea, il Protocollo d’Intesa che unisce ambientalisti, campeggiatori, camperisti, turisti e i sub.

L’ecosistema mare è fonte di inestimabile ricchezza, di biodiversità e di bellezza naturalistica. Il mare, con la sua fascia costiera e suoi fondali, sottolineano ambientalisti, camperisti e sub, costituiscono uno degli habitat più importanti sia dal punto di vista ambientale, paesaggistico sia economico e turistico del nostro Paese.

Uno scrigno prezioso

Dalla recente check-list della fauna italiana si evidenzia la presenza di 8.342 specie marine. Da un confronto con stime a livello mondiale il Mediterraneo ospita tra il 4% e 18% delle specie marine di tutto il mondo, mentre rappresenta solo 0,82% della superficie e lo 0,32% del volume di tutti gli oceani.

Nei mari italiani sono presenti circa 500 specie, delle 600 dell’intero Mediterraneo di Poriferi o spugne. Le specie che si trovano esclusivamente in Mediterraneo sono il 45% del totale. Inoltre, nel Mediterraneo sono note 143 specie di Echinodermi uno dei più caratteristici phyla animali e che comprendono crinoidi (gigli di mare) Oloturoidi (cetrioli di mare) asteroidi (stelle di mare), Ofiuroidi (stelle serpentini) ed Echinoidi (ricci di mare). Di queste specie 118 sono state raccolte nei mari italiani. Quattro (2 stelle e 2 ricci) sono considerate meritevoli di protezione.

1.528 specie di  Molluschi marini sono attualmente attribuiti alla fauna italiana (circa il 75% delle oltre 2.000 malacofauna mediterranea). Gli Artropodi (ad esempio crostacei, acari, copepodi) annoverano circa l’80% delle specie animali conosciute, e tale percentuale è confermata anche nella fauna presente sul territorio italiano: le 2.222 specie di Arthropoda rinvenute nei mari italiani costituiscono circa il 24% di tutte le specie marine conosciute.

Il numero delle specie ittiche presenti nel Mediterraneo è valutato in 664. Circa l’80%, cioè poco più di 500, sono presenti nei mari e negli ambienti salmastri italiani. La recente check-list della Fauna d’Italia riporta, infatti, un numero totale di 506 specie ittiche. Il maggior numero di endemismi è riscontrabile in Adriatico (circa il 15% del totale delle specie).

Nel Mediterraneo sono state osservate 21 specie di Cetacei, di cui 15 nei mari italiani. È possibile incontrare tre specie di tartarughe marine: la più comune è la tartaruga comune (Caretta caretta), seguita dalla tartaruga verde (Chelonia mydas) e dalla tartaruga liuto (Dermochelys coriacea). A oggi, tutte le specie di tartarughe marine riscontrate in Mediterraneo sono classificate come minacciate e sono oggetto di urgenti misure di conservazione.

Un habitat delicato

Importante è la presenza di numerose Alghe, per le specie marine sono state censite 924 tra specie e sottospecie. La flora bentonica italiana risulta essere una delle più ricche del Mediterraneo. Numerose sono le specie a rischio, la cui scomparsa provocherebbe profondi cambiamenti nella struttura delle comunità vegetali e una notevole alterazione sia della biodiversità che del paesaggio vegetale.

Tali habitat sono soggetti ad un equilibrio dinamico estremamente delicato, per cui qualsiasi intervento non adeguato o azioni invasive possono costituire elemento di disturbo, con conseguenze disastrose per l’ambiente e per l’economia del territorio.

Lungo le coste e sui fondali italiani, si concentrano buona parte delle azioni devastanti, quali abusivismo edilizio, inquinamento, scarichi abusivi, pesca illegale, abbandono ed occultamento di rifiuti, ecc. i cui effetti negativi non sono solo immediati ma si ripercuoteranno con conseguenze ancor più gravi sulle generazioni future.

Nell’Anno internazionale della biodiversità proclamato dall’Assemblea generale dell’Onu gli ambientalisti di Vas Onlus, la Federazione nazionale Associazioni Camperisti Turisti d’Italia ActItalia e i sub della Global Diving Agency Nadd Europe hanno deciso di lanciare un’azione comune in difesa della Biodiversità del Mediterraneo.

«Il 2010 – sottolineano Walter Iannotti, Pasquale Zaffina e Aldo Torti rispettivamente responsabili nazionali di Vas, ActItalia e Nadd Europe – pone all’attenzione del mondo intero la questione dell’inesorabile impoverimento ambientale del pianeta a seguito della distruzione di habitat ed ecosistemi. Di fatto l’Assemblea Generale dell’Onu ha proclamato il 2010 “Anno Internazionale della Biodiversità”. Per arrestare la perdita di biodiversità marina e costiera servono azioni sinergiche e concrete».

La campagna «Diritti al mare, diritti del  mare 2010»

Dal Salone internazionale della Subacquea EudiShow di Bologna, alla presenza dei rappresentati di Vas Onlus (Walter Iannotti Resp. Campagne nazionali e Silvana Magali Rocco Resp. Nazionale Vas EcoTurismo), di Global Diving Agency Nadd Europe (Aldo e Stefano Torti) di ActItalia (Libero Cesari Vice Presidente) è stato sottoscritto un protocollo d’intesa dal titolo «Risorsa mare fonte di Biodiversità».

Dall’EudiShow di Bologna Vas Onlus, ActItalia e Global Diving Agency Nadd Europe hanno, inoltre, lanciatala XV edizione di «Diritti al mare, diritti del mare».

«Diritti al mare, diritti del  mare 2010» è promossa dall’associazione ambientalista Vas Onlus in collaborazione con la Global Diving Agency Nadd Europe, l’Associazione internazionale per disabili impegnati nella subacquea Hsa Italia, la Federazione nazionale Associazioni Camperisti Turisti d’Italia ActItalia ed è patrocinata dal ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dalle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Provincia di Taranto e realizzata in collaborazione con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto.

Vas ha attivato un Numero Verde nazionale gratuito (800.866158) di allerta rapido contro i crimini ambientali perpetrati in mare e lungo le coste e raccogliere segnalazioni riguardanti i disservizi.

(Fonte Vas)