Un «Fondo Verde» per i cambiamenti climatici

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Senza intraprendere nessuna contromisura ai cambiamenti climatici in atto, l’Africa verrà colpita più duramente da siccità, alluvioni, carenze alimentari e malattie, fattori che potrebbero provocare ulteriore instabilità e conflitti

Il Direttore Generale del Fondo monetario internazionale (International Monetary Fund, Imf) Dominique Strauss-Kahn, in Africa per incontrare i leader della politica, del mercato e della società civile, nell’ambito della sua valutazione degli impatti della crisi economica e finanziaria globale nel continente africano, ha annunciato che l’Imf sta lavorando all’idea di un «Fondo Verde» per finanziare la lotta ai cambiamenti climatici nei Pvs.

Dominique Strauss-Kahn ha trattato, tra gli altri, il tema dei cambiamenti climatici nell’ambito della sua valutazione degli impatti della crisi economica e finanziaria globale nel continente africano.

Strauss-Kahn ha ricordato che, senza intraprendere nessuna contromisura ai cambiamenti climatici in atto, l’Africa verrà colpita più duramente da siccità, alluvioni, carenze alimentari e malattie, fattori che potrebbero provocare ulteriore instabilità e conflitti.

«Alcuni potrebbero obiettare che i cambiamenti climatici non rientrano nel mandato dell’Imf – ha affermato il Direttore Generale -. Ma la quantità di risorse finanziarie necessarie ha chiare implicazioni macroeconomiche. La crescita sostenibile nei Paesi in via di sviluppo (Pvs) richiederà investimenti di ampia portata e di lungo termine per l’adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici».

Nel contesto degli impegni finanziari dei Paesi avanzati verso i Pvs suggeriti dall’Accordo di Copenhagen, Strauss-Kahn ha annunciato che l’Imf sta lavorando all’idea di un «Fondo Verde» («Green Fund») con la capacità di ottenere 100 miliardi di US$ all’anno entro il 2020. Ha precisato che l’Imf mira ad offrire qualcosa che «possa dare un contributo significativo al dibattito globale e che sia considerato dalla comunità internazionale» in un momento in cui è necessario proporre nuove idee, riferendosi al lavoro del Gruppo Consultivo sui finanziamenti per la lotta ai cambiamenti climatici, recentemente istituito dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon.

Il Fondo Verde rappresenterebbe una soluzione ad interim, nell’attesa dell’implementazione di nuove fonti di entrate, quali tasse sul carbonio (carbon tax) maggiorate e meccanismi di commercio delle emissioni ampliati, che permettano ai Paesi avanzati di far fronte ai loro impegni. Il Fondo potrebbe così svolgere il ruolo di ponte nel medio periodo verso un nuovo approccio di sostegno finanziario ai Pvs.

In questo senso, le quote finanziarie dell’Imf potrebbero fornire una chiave di ripartizione degli oneri tra i Paesi, per aiutare a superare uno degli ostacoli ad un potenziale accordo.

Un tale schema richiederebbe un grande impegno politico ma «il risultato sarebbe enorme, per l’Africa e per il mondo intero», ha concluso Strauss-Kahn, che prevede di fornire aggiornamenti in merito tra qualche settimana.

(Fonte Ipcc Focal Point)