La manovra finanziaria danneggia i parchi

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Sammuri: «Gli impegni nei confronti delle aree protette non sono stati mantenuti». Il Wwf: «Le nostre aree protette non potranno mantenere gli impegni contrattuali già presi per la vigilanza, la fruizione, l’educazione ambientale»

Abbiamo più volte sostenuto che la politica ambientale di questo Governo è schizofrenica o peggio è a due facce: una internazionale ed una interna. È stato così per le iniziative sui cambiamenti climatici ed ora è così sulla biodiversità.

Il ministro Prestigiacomo ha recentemente sbandierato l’iniziativa della Strategia nazionale sulla biodiversità in ossequio agli accordi internazionali ed ora la manovra finanziaria taglia le risorse ai parchi che, come è noto, sono gli unici luoghi del territorio nazionale dove si salvaguardi il patrimonio vegetale e animale dell’Italia.

«Siamo profondamente delusi dalla versione del testo del maxiemendamento sulla manovra finanziaria, le speranze dopo gli incontri con i gruppi parlamentari del Senato erano ben diverse». Ha dichiarato il presidente di Federparchi-Europarc Italia, Giampiero Sammuri, dopo la pubblicazione del testo definitivo della manovra. «Senza la modifica del comma 24 dell’articolo 7 – continua Sammuri – si chiudono di fatto molti dei 24 parchi nazionali che subiranno il dimezzamento del finanziamento statale riducendolo a 25 milioni di euro, senza che questo comporti alcun risparmio per lo Stato. Tagli che per le aree protette in oggetto sono insostenibili tanto da non permettere loro il pagamento dei costi di gestione. In questo modo è a rischio l’attuazione della Strategia nazionale per la biodiversità, di recente pubblicata dal ministero dell’Ambiente, l’adempimento agli accordi internazionali della Carta di Siracusa firmata dal nostro governo e di tutti quei progetti che i parchi in modo costante attivano per aiutare e far crescere l’economia delle realtà circostanti».

Il Wwf, polemicamente, invita tutti i cittadini che amano la natura a trascorrere le prossime vacanze nei parchi italiani, perché a breve potrebbero chiudere.

È l’amara conclusione dell’Associazione che ha visto rigettate le numerose richieste rivolte al Governo di escludere le Aree Protette dal taglio del 50% dei trasferimenti previsto dal maxiemendamento alla manovra passato oggi al Senato.

«Il nostro Paese – sostiene il Wwf in una nota – ha scelto un sistema originale per festeggiare l’anno della biodiversità, ossia quello di chiudere i Parchi! Infatti con il taglio non modificato dal maxiemendamento governativo approvato oggi dal Senato, le nostre aree protette non potranno mantenere gli impegni contrattuali già presi per la vigilanza, la fruizione, l’educazione ambientale e per quell’importante azione di conservazione della natura che ancora riesce a difendere quasi l’11% del territorio italiano».