Arte e scienza per vincere la sfida dell’uomo moderno

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L’Arte (le Arti), la Cultura e lo Spettacolo (e la loro espressione più alta, vitale e sorgiva) possono contribuire a liberare in modo creativo, dionisiaco e vincente, risorse e potenzialità innate di straordinaria potenza

Il 22 luglio in una serata di mezza estate nell’auditorium del Tepsi a Cadempino in Ticino, si è presentato al Mondo il Dipartimento di Arte Cultura e spettacolo della LiUM diretto da Yor Milano.

Un’impresa per contribuire a dare il meglio di sé usando implementando le arti e le scienze nello scenario scientifico svizzero che offre spazi liberali e ordinati tipici di un sistema funzionale a cui sono chiamati tutti quelli che pensano che molti giochi sono ancora da fare e che tante albe debbono ancora risplendere (come diceva Rigveda); per affrontare e superare la profonda crisi antropologica, sociale, esistenziale ed economica che la nostra società sta vivendo e sperimentando in questi anni e che ha segnato e segna dolorosamente la vita di tutti noi.

Per il suo superamento sono richieste grandi energie strutturate ed uno sforzo sinergico non comune.

L’Arte (le Arti), la Cultura e lo Spettacolo (e la loro espressione più alta, vitale e sorgiva) possono contribuire a liberare in modo creativo, dionisiaco e vincente, risorse e potenzialità innate di straordinaria potenza. Risorse e potenzialità che, solo, sono in grado di accompagnare l’essere umano a ritrovare la padronanza del proprio destino, della propria esistenza, e a organizzarsi in modo vincente su quel palcoscenico che è lo scenario della vita.

Questo in ogni momento del nostro percorso esistenziale; dalla scuola elementare alle scuole di management, dalla vita affettiva a quella socio-culturale e professionale-lavorativa.

Da ciò nasce il progetto del Dipartimento di Arte, Cultura e Spettacolo (Dacs) della Libera Università di Scienze Umane e Neuroscienze (LiUM) che, nel suo programma interdisciplinare, vuol far convergere la Scuola di Teatro e Recitazione di Yor Milano, la Corrente di Arte Fotografica di Drago Stevanovic e la Scuola di Riabilitazione Psichica del dott. med. Orlando Del Don e colleghi, da tempo impegnati nell’utilizzo dell’espressione artistica al fine di liberare la mente di tanti adulti e giovani smarriti e irrigiditi nei labirinti della nevrosi.

Un progetto che trova le sue prime articolazioni nella relazione introduttiva di Orlando del Don presidente della LiUM, che approfondisce i temi della crisi contemporanea e del contributo della LiUM, cosciente dei propri limiti quanto ambizioso ed evoluto con la sinergia tra grande arte e terapia.

Del progetto di scuola di recitazione ha parlato Yor con i link straordinari con la terapia del sorriso e con il riso che fa buon sangue detto popolare oggi dimostrato da raffinate ricerche immunologiche. Della integrazione tra tecnica e arte ha parlato Drago Stevanovic che ha presentato il progetto di Festival Internazionale di arte Fotografica che si terrà a Bellinzona con ramificazioni in tutto il Ticino nell’autunno del 2011 insieme ad altre iniziative di incontro, ricerca e formazione nel campo dell’arte fotografica.

Vincenzo Valenzi Vicepresidente della LiUM ha ricordato il valore supremo dell’uomo e l’importanza di investire sulla realizzazione di Sé con scienza, coscienza e Arte, senza la quale molte potenzialità restano spesso imbrigliate, limitando l’accesso di tanti giovani e non, al grande teatro della vita sociale da cui in troppi si ritirano o da cui fuggono alla ricerca dello stupefacente artificiale della vita, spesso bruciandola. Per vincere questa sfida ci vogliono mezzi e a tal fine una fondazione svizzera per la scienza della vita affiancherà la LiUM per fornire gli strumenti minimali per realizzare gli obiettivi indicati. A questa proposta ha assicurato il suo sostegno l’Accademia Telesio Galileidi Londra che ha scelto la Svizzera come centro e che continuerà le sue attività nell’ambito della LiUM.

I lavori, aperti dal Sindaco di CadempinoMarco Lehner, sono stati caratterizzati dall’intervento di Gino Buscaglia uno dei principali critici d’arte ticinesi che ha aderito con entusiasmo al progetto di Yor Milano.

In un clima d’altri tempi in una calda serata di luglio, Orlando Del Don ha chiuso i Lavori che segnano un nuovo inizio alla ricerca di nuove vie per la realizzazione dell’Uomo moderno. (R. V. G.)