Enerplan – Il progetto per risparmiare energia

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    È articolato in otto progetti di sviluppo sperimentale, da applicare agli edifici dei siti del parco scientifico triestino, che verranno letteralmente «vestiti» di tecnologie che mirano a migliorarne la gestione energetica, diventando di fatto impianti pilota

    Enerplan è un piano elaborato dal parco scientifico di Trieste Area Science Park per la produzione e l’uso efficiente dell’energia. L’idea di fondo è promuovere l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e alternative, abbattere i costi della gestione energetica e, contemporaneamente, ridurre drasticamente le emissioni nocive nelle applicazioni destinate all’edilizia di uso civile, industriale, commerciale e al settore agricolo.

    Ciò in prospettiva può anche favorire lo sviluppo di nuove iniziative industriali, con benefici effetti sulla competitività del territorio. Il piano prevede la selezione e la valorizzazione di idee e imprese innovative nel settore delle energie rinnovabili e del risparmio energetico mediante la costruzione di impianti dimostrativi che siano anche laboratori di sviluppo tecnologico e sperimentazione industriale. Qui università e scuole dell’obbligo, enti di ricerca, imprese e pubbliche amministrazioni potranno apprendere e confrontare i risultati tecnici, ambientali ed economici delle innovazioni proposte.

    Enerplan è articolato in otto progetti di sviluppo sperimentale, da applicare agli edifici dei siti del parco scientifico triestino, che verranno letteralmente «vestiti» di tecnologie che mirano a migliorarne la gestione energetica, diventando di fatto impianti pilota. La valenza di Enerplan è stata riconosciuta dal ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che, sulla base di  un accordo con Area, ha deciso di cofinanziarne al 50% i costi, previsti in 6 milioni e 805mila euro.

    «Considero l’accordo con il ministero dell’Ambiente – afferma il presidente di Area Science Park, Giancarlo Michellone – un primo passo che ci consentirà di realizzare impianti in Friuli Venezia Giulia e in seguito in Italia e a livello internazionale, man mano che convalideremo la valenza e la funzionalità delle nuove tecnologie».

    «Enerplan è un progetto pilota strategico del ministero dell’Ambiente – afferma Corrado Clini, direttore generale del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare – perché consente di sperimentare soluzioni innovative nei settori chiave della produzione di energia da fonti rinnovabili, dell’edilizia ecosostenibile e del recupero energetico nelle attività produttive. Le tecnologie e i sistemi di gestione che verranno sviluppati nell’ambito di Enerplan – continua – costituiranno un modello di riferimento per l’intero sistema energetico nazionale, anche in vista dell’adozione della strategia dell’Italia per la sicurezza energetica e la riduzione delle emissione».

    «L’accordo tra ministero dell’Ambiente e Area Science Park è caratterizzato da obiettivi concreti e iniziative capaci di generare progetti industriali competitivi in molti settori strategici per l’economia italiana, dimostrando che la protezione dell’ambiente è anche un’opportunità di sviluppo», dichiara il sottosegretario all’Ambiente, on. Roberto Menia.

    Gli otto progetti di Enerplan

    Pompe di calore ad alta temperatura

    Si tratta di realizzare, in collaborazione con Stp, nuovo spin-off insediato in Area Science Park, una pompa di calore di media taglia e ad alta efficienza, in grado di produrre acqua calda a temperatura superiore a 75°C, capace di sostituire le attuali caldaie senza la necessità di rifare completamente l’impianto. Questa innovazione, che rappresenta un salto tecnologico (breakthrough), è in corso di brevetto.

    Cappotto attivo

    È un sistema innovativo, anch’esso in fase di brevettazione, per la diffusione di caldo e freddo dall’esterno all’interno di un fabbricato. Oltre alla funzione di isolamento termoacustico, il cappotto permette la completa eliminazione degli impianti tradizionali di riscaldamento e raffrescamento, consentendo risparmi energetici ed economici di gran lunga superiori alle tecnologie oggi disponibili.

    Recupero energetico da cascame di aria esausta

    Questa soluzione trova applicazione negli edifici destinati ad attività particolari, quali laboratori di ricerca e sviluppo e ospedali, che necessitano di un ricambio d’aria forzato molto elevato. In situazioni di questo genere la maggior parte dell’energia spesa per il riscaldamento e il raffreddamento serve a condizionare l’aria. Esistono già i recuperatori ad alta/altissima efficienza, ma il funzionamento per il recupero energetico dipende dalle condizioni termo-igrometriche esterne. Il sistema proposto consente, invece, di recuperare sempre il massimo dell’energia, indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne.

    Lidea2- Laboratorio impianto dimostrativo energie alternative (celle fotovoltaiche)

    Il Laboratorio e impianto dimostrativo sull’energia alternativa è un impianto di cogenerazione che si compone di un motore a combustione interna di circa 150 kW alimentato a metano, accoppiato a un impianto di pannelli fotovoltaici con una potenza di circa 19 kWe. È prevista l’integrazione con due diversi sistemi fotovoltaici per la sperimentazione e la verifica dell’efficienza delle diverse tecnologie costruttive, in accoppiamento con il cogeneratore, e un sistema di telegestione per il controllo remoto e l’ottimizzazione della connessione dei vari impianti.

    Laboratorio/impianto di cogenerazione con microturbine a gas

    Si tratta di un laboratorio di ricerca e sviluppo per impianti di co e trigenerazione basati su microturbine alimentate a metano. Se la cogenerazione consente di produrre contemporaneamente energia e calore, la trigenerazione permette la produzione anche di energia frigorifera per il raffrescamento degli ambienti. L’impianto a microturbine alimentate a metano sarà confrontato con un sistema in grado di produrre pari energia (100 kwh) basato su un motore a combustione interna alternativo, attualmente in via di completamento. L’impianto sarà l’unico in Italia che, oltre a fornire caldo, freddo ed energia elettrica, funzionerà come laboratorio nel quale confrontare in condizioni reali i due tipi di cogenerazione. Il progetto ha grande potenziale applicativo per le necessità di piccole e medie imprese, ma altri utilizzi sono fin da ora ipotizzabili. Per esempio, lavorando a “staffetta”, un certo numero di cogeneratori potrebbe all’occorrenza fungere anche da gruppo di continuità in edifici privati o pubblici, quali ospedali o scuole.

    Laboratorio/impianto dimostrativo di illuminazione stradale a Led

    Sarà attuata la sperimentazione di sistemi di illuminazione stradale e, più in generale, di aree esterne, grazie a corpi illuminati a Led (Light Emitting Diode) di potenza (Power Led). Si prevede una fase iniziale di installazione di alcuni punti di illuminazione per la sperimentazione e la dimostrazione all’interno dei Campus di Padriciano e Basovizza del parco scientifico e, in una fase successiva, la realizzazione anche nelle zone circostanti di due «campi prova» dotati di circa ottanta punti luce ciascuno.

    La sicurezza ecologica

    Sarà realizzata una stazione di monitoraggio innovativa per il controllo del territorio e la rilevazione di dati meteorologici e ambientali in modalità continua wireless. È prevista una piattaforma di tipo hardware e software per il monitoraggio in tempo reale e remoto di dati relativi a sostanze contaminanti, inquinanti, tossiche in prossimità del luogo di eventuali eventi calamitosi o situazioni di crisi. La stazione di monitoraggio integrata e modulare per il controllo del territorio e la rilevazione di dati meteorologici e ambientali, sarà sempre in linea e utilizzabile anche in condizioni difficili, quali la mancanza di alimentazione elettrica e/o reti di collegamento tradizionali. Il sistema sarà in grado di trasmettere verso un Centro di controllo streaming video ad alta risoluzione, gestire audio half-duplex bidirezionale, assieme a dati meteo provenienti dagli altri sensori del sistema, per un efficace monitoraggio di siti distribuiti sul territorio. Molteplici i campi di applicazione: dalla protezione civile a monitoraggi di ampio utilità per il benessere del cittadino.

    Sistema innovativo di trigenerazione a biomassa

    L’obiettivo è realizzare un impianto pilota innovativo presso un’azienda viti-vinicola del Friuli Venezia Giulia, in modo da sfruttare in maniera completa ed efficiente le risorse energetiche che l’azienda stessa ha a disposizione, attraverso la raccolta di biomassa proveniente dai suoi terreni, rendendola completamente autosufficiente dal punto di vista dei fabbisogni di energia primaria. Si vuole così favorire la diffusione capillare di sistemi distribuiti di generazione di energia con nuovi impianti di piccola taglia, più flessibili e in grado di garantire elevata modularità, brevi tempi d’installazione, basse emissioni e alti rendimenti, con conseguente riduzione dei consumi di energia primaria.

    (Fonte Orange, Gruppo Rem)