Una scienza interdisciplinare salverà l’uomo del XXI secolo

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Va evitata la scissione fra scienza e cultura ed è necessario incamminarsi verso il superamento del darwinismo spesso strumentalizzato dalla concezione di competitività dell’era industriale e bloccando di fatto un reale cammino di ricerca

L’isola di plastica al centro dell’oceano Pacifico è diventato il paradigma della crisi della nostra società, della crisi della scelta «meccanica». Ma in sostanza va in crisi la scelta di sviluppo della società che anche se si dovesse tingere di verde con la green economy non cambierebbe la sostanza del meccanismo perché è globalmente il sistema di sviluppo che va riposizionato.

Quello che è da sempre il percorso culturale e scientifico di Paolo Manzelli si è concretizzato in questi giorni con il convegno di Pavia.

In uno scenario di rara bellezza (a livello della Certosa) si è tenuta una giornata di grande arte e grande scienza nell’aula Volta dell’Università di Pavia. Dopo i saluti istituzionali, il prorettore delegato alla ricerca, Cesare Balduini, ha ricordato come il convegno si muova nella linea dell’interdisciplinarietà ed ha letto ai presenti la lettera di encomio indirizzata dalla Presidenza della Repubblica al prof. Massimo Pregnolato:

«Egregio Professore, ho il piacere di trasmetterLe l’unita medaglia che il Presidente della Repubblica ha voluto destinare, quale suo premio di rappresentanza, alla 3a edizione del Workshop “QuantumBioNet”. L’occasione mi è gradita per farLe, insieme con l’augurio sentito per il successo dell’evento, i saluti più cordiali». Firmato dott.ssa Giovanna Ferri, Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica.

Massimo Pregnolato ha aperto i lavori ed ha comunicato che il premio sarà condiviso con Paolo Manzelli co-organizzatore dell’evento scientifico che continua l’opera di superamento della nuova scolastica che pericolosamente rischia di bloccare l’avanzamento della scienza immemore delle lezioni che la filosofia della scienza da Bernardino Telesio in poi ha proposto alle leadership scientifiche.

Nel primo intervento Paolo Manzelli ha discusso delle nuove frontiere della chimica fisica e delle logiche non lineari che governano i fenomeni biologici che vanno visti anche alla luce del rapporto tra energia materia e informazione e della sua forma più complessa l’Entanglement.

Dopo Manzelli un ineffabile Roberto Denti ha presentato una provocatoria quanto affascinante carrellata di immagini artistiche e della loro correlazione con la cultura e la scienza del loro tempo.

Conclude la prima parte il medico fiorentino Pietro Antonio Bernabei il quale ha esteso i confini dell’arte dalla quantum art di Denti alla nano arte trasformando immagini di microscopio (ottico elettronico etc.) in opere d’arte che hanno guadagnato anche posizioni in riviste leader internazionali.

Dopo questi autentici «colpi bassi» artistici che hanno deliziato un pubblico più avvezzo a formule e intrighi chimico-fisici la giornata è entrata nel clou con la sessione su quantum mind update aperta da Eliano Pessa con la sua relazione sui Quantum Networksche ha fatto il punto sui modelli utili all’interpretazione quantistica dei segnali elettroencefalografici e quindi su un aspetto critico del funzionamento cerebrale. L’intervento era stato aperto dalla commemorazione del grande fisico Nicola Cabibbo scomparso di recente che sarà anche ricordato al Cairo dove sarà insignito dell’Award Telesio Galilei.

Paola Zizzidell’UniLudes di Lugano ha presentato lo stato dell’arte nelle nterpretazioni quantistiche della mente con particlare attenzione alle menti collettive. Sui misteri della mente si era intrattenuto anche il fisico Ruggero Rapparini con i suoi enigmatici Introspettivi Qualia.

Nel pomeriggio i lavori sono continuati con con la relazione di Massimo Pregnolato che ha fatto il punto sui meccanismi ipotizzati dalle varie scuole per la depressione maggiore introducendo i recenti lavori di Cocchi e Tonello che hanno sviluppato un modello quantitativo per la diagnostica della depressione fondato su alcune caratteristiche particolari riscontrate nelle membrane delle piastrine. Un tema sviluppato anche da Massimo Cocchi che ha ricordato in apertura del suo intervento Mario Tiengo che era stato uno dei grandi patrocinatori della ricerca bolognese di Cocchi e Tonelli.

Applicazioni biofisiche sviluppate dal medico ligure Sergio Stagnaro sono state illustrate da Simone Caramel che suggerisce di integrare la semeiotica tradizionale con alcune integrazioni biofisiche basate sull’utilizzo dello storico stetoscopio. Mentre Rita Pizzi ha presentato i risultati di ricerche sulle influenze biofisiche quali la risonanza e la birifrangenza sui microtubuli.

La Semeiotica biofisica sembra evolvere anche in tecnologie elettroquantistiche che studiano le variazioni di conducibilità lungo i meridiani cinesi visti come circuiti elettrici a resistenza variabile che rispondono a segnali elettroquantistici di origine climatica termale farmaceutica ed elettromagnetica. Più enigmatica l’interazione tra entanglement e circuiti elettrici corporei che potrebbero rendere comprensibili alcune fenomenologie del funzionamento cerebrale che erano state esplorate da John Eccles e che sono al centro della ricerca di Brian Josepshon. Su questi temi ha discusso Vincenzo Valenzi che con Fulvio Bongiorno hanno tentato un approccio al rapporto possibile tra entanglement e funzionamento biologico, temi questi a cui stava prestando attenzione anche Enzo Tiezzi che negli ultimi anni aveva esteso la ricerca dalla chimica fisica alla coerenza quantistica nella materia.

Infine è intervenuto Ubaldo Mastromatteo che ha analizzato il costo della complessità in una fabbrica di chip e semiconduttori confrontandola con i costi della complessità naturale nei sistemi biologici.

I lavori sono stati conclusi da Massimo Pregnolato il quale ricorda che, dati alla mano emerge come in Natura esista una capacità straordinaria di costruire ordine e complessità su cui dovremo ancora riflettere anche nelle manifestazioni superiori dell’ordine biologico che si esprime nel cervello umano e nelle sue straordinarie manifestazioni della mente e della coscienza. (V. V.)