Con una temperatura media globale di 16,16°C e un’anomalia di +1,01°C rispetto alla media del XX secolo, è stata la settima estate più calda dal 1880. Ghiaccio artico al secondo minimo storico
In base alle elaborazioni della Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration), l’estate del 2011, con una temperatura media globale di 16,16°C e un’anomalia di +1,01°C rispetto alla media del XX secolo, è stata la settima estate più calda dal 1880. Scomponendo i dati globali si osserva che la temperatura media dell’emisfero nord è stata superiore a quella dell’emisfero sud e che la temperatura media sui continenti è stata maggiore della temperatura media sugli oceani. Tuttavia gli oceani dell’emisfero sud sono stati più caldi di quelli dell’emisfero nord. Viceversa, i continenti dell’emisfero nord sono risultati più caldi di quelli dell’emisfero sud.
A livello continentale, con anomalie delle temperature superiori di oltre 3°C rispetto alla media del periodo base di riferimento 1961-1990, l’estate del 2010 è stata particolarmente calda e secca nel Messico e nella parte centrale degli Usa (caldo torrido record in Texas, Oklahoma, New Mexico e Louisiana) e calda e piuttosto piovosa nell’Europa centro orientale. Ma, anche se non ai livelli nord americani, è stata calda e mediamente secca anche nell’area mediterranea e in Medio Oriente e, infine, calda e poco piovosa in gran parte dell’Asia nord orientale tra la Siberia e la Cina. Viceversa, l’estate 2010 è stata particolarmente fredda e piovosa sulle Isole britanniche e sulla Siberia occidentale, mentre nell’emisfero sud, l’inverno australe, che corrisponde all’estate boreale, è risultato particolarmente freddo e secco in Argentina, freddo e nevoso in Nuova Zelanda e mediamente freddo e piovoso nel Sud Africa. Una forte siccità ha poi caratterizzato il Brasile, il corno d’Africa e l’Australia.
L’estensione minima del ghiaccio artico è stata raggiunta il 9 settembre 2011 con un’estensione di 4,33 milioni di km2, cioè 1,96 milioni di km2 al di sotto della media del periodo 1979-2010. Questo valore è il secondo valore più basso dal 1979, anno di inizio delle osservazioni satellitari. L’anno di minima estensione del ghiaccio artico è stato il 2007 con 4,17 milioni di km2. Il volume complessivo dei ghiacci artici, valutato in 4.275 km3, ha raggiunto il suo valor minimo il 31 agosto 2011. Tale volume è il 62% al di sotto del valor medio nel periodo 1979-2010, che indica un tasso di riduzione dello spessore che in termini percentuali, è superiore al tasso di riduzione della superficie. Viceversa il ghiaccio antartico ha raggiunto nell’agosto 2011 un’estensione leggermente al di sopra (+0,08%) della media del medesimo periodo a appare piuttosto stabile.
Il fenomeno di La Niña (raffreddamento dell’oceano Pacifico orientale intertropicale), dopo un periodo di stasi, è nuovamente in ripresa ed è probabile un’intensificazione di La Niña alla fine di quest’anno e nel corso del 2012.
I primi 8 mesi dell’anno 2011 e le tendenze climatiche globali in atto mostrano che l’anno 2011 sarà probabilmente l’undicesimo anno più caldo dal 1880. I precedenti dieci anni più caldi a livello globale sono stati nell’ordine: 2010, 2005, 1998, 2003, 2002, 2009, 2006, 2007, 2004, 2001. In Italia l’anno più caldo a partire dal 1800 è stato il 2003, seguito dal 2001 e dal 2007.
(Fonte Enea-Eai)