Non pulitevi… a spese delle foreste indonesiane

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La denuncia mette in evidenza come diversi rivenditori usino prodotti a base di fibra della Asia Pulp & Paper (App) anche in Italia. Dal 1984 distrutti quasi 2 milioni di ettari di foresta tropicale dell’isola di Sumatra, che equivale a 4 milioni di campi da calcio

Le aziende e i consumatori americani stanno inavvertitamente contribuendo alla distruzione della incredibile foresta pluviale indonesiana e degli ultimi habitat della tigre di Sumatra, con l’acquisto di carta igienica realizzata con fibre prodotte dalla Asia Pulp & Paper (App), secondo un nuovo report del Wwf Stati Uniti pubblicato oggi.

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Il dossier «Don’t Flush Tiger Forests: Toilet Paper, U.S. Supermarkets, and the Destruction of Indonesia’s Last Tiger Habitats» ritiene che App, il quinto più grande produttore di fibre di carta del mondo, è in rapida espansione nel mercato statunitense e la sua forza è quella carta offerta a prezzi concorrenziali che è strettamente legata alla distruzione delle foreste tropicali dell’isola di Sumatra e non solo che sono l’ultima dimora di specie in pericolo di estinzione come le tigri di Sumatra, gli elefanti, i gibboni, i rinoceronti di Sumatra e gli oranghi.

I prodotti realizzati con fibra App, come la carta igienica, asciugamani di carta e tessuti, sono sempre più frequenti in negozi di alimentari, ristoranti, scuole e alberghi in tutti gli Stati Uniti con marchi il Paseo e Livi.

Otto grandi catene di distribuzione [Bi-Lo, Grocery Company Brookshire, Delhaize Group (proprietario della catena alimentare Lion), Harris Teeter, Kmart, Kroger, Supervalu e Weis Markets], comprendendo quello di cui si stavano rendendo responsabili hanno deciso di smettere di importare prodotti di tessuto con la fibra di App.

«Ci complimentiamo con la decisione di queste società di rimuovere questi prodotti dai loro negozi», ha detto Jan Vertefeuille, responsabile della Campagna Tigre del Wwf US.

Dal momento che ha iniziato ad operare in Indonesia nel 1984, il Wwf stima che App ed i suoi affiliati hanno distrutto quasi 2 milioni di ettari di foresta tropicale dell’isola di Sumatra, che equivale a 4 milioni di campi da calcio.

Per il Wwf i consumatori non dovrebbero scegliere tra tigri e carta igienica per questo negli Usa si sta chiedendo a dettaglianti, grossisti e consumatori di non acquistare prodotti o Paseo Livi App fino a quando non smetteranno di compromettere le foreste pluviali di Sumatra.

«Negli ultimi anni i prezzi concorrenziali, potremmo dire la svendita sul mercato europeo di carta e polpa offerta da App e April hanno conquistato anche molte società italiane. Cartotecniche e gruppi industriali hanno acquistato milioni di tonnellate di questi prodotti pure consapevoli della distruzione delle ultime foreste di Sumatra e della sua unica biodiversità.

«Molti degli shopper ancora oggi usati in Italia vengono da quella polpa e diversi operatori usano prodotti di questa origine – dichiara Massimiliano Rocco responsabile specie Wwf Italia -. Sono scelte irresponsabili dettate dai facili profitti che costano un caro prezzo per il nostro pianeta e in particolare per la biodiversità indonesiana».

Il Wwf Italia chiede all’industria del settore di diventare più sostenibile

Assocarta deve essere garante di scelte più responsabili e ambientali da parte dei suoi soci, indichi pubblicamente che i suoi soci non acquistano questi prodotti.

Anche alle innumerevoli cartotecniche che ancora oggi comprano carta di queste origini, anche se spesso nello stesso nome si definiscono eco, il Wwf chiede di interrompere questo mercato di distruzione e di preoccuparsi più del futuro di noi tutti che dei loro facili profitti.

Il Wwf invita per il bene di noi tutti ad acquistare e usare solo carta certificata Fsc o carta totalmente riciclata.

«I cittadini dovrebbero leggere, comprare, usare solo libri, quaderni, agende, carta igienica e carta da ufficio solo certificata Fsc o totalmente riciclata, tutti noi con queste scelte possiamo rendere il mercato più sostenibile e verde e costruire un futuro migliore per il nostro pianeta» ricorda Rocco.

(Fonte Wwf)