Ramino illegale mischiato ad altri tronchi

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L’Associazione incastra App e denuncia le sue azioni illegali contro le torbiere e la tigre di Sumatra. Infranta la legge indonesiana e le norme internazionali della Cites. Chiesti interventi contro la cartiera

Oggi Greenpeace lancia «Partita a Ramino… quello illegale» il rapporto internazionale, frutto di un anno di indagini, che denuncia i crimini ambientali del colosso cartario App (Asia Pulp & Paper) contro specie a rischio come l’albero del ramino e la tigre di Sumatra, e attesta la presenza di fibre provenienti da deforestazione in prodotti di uso comune venduti da marchi come Xerox, Danone e National Geographic.

Nel rapporto divulgato dall’associazione e nel filmato delle indagini sotto copertura, disponibile on line si dimostra come l’azienda non rispetti la legge indonesiana né tantomeno la convenzione internazionale Cites; entrambe a protezione di specie a rischio come il ramino.

Nel 2011, nel corso di ripetuti sopralluoghi presso la Indah Kiat Perawang, la più grande cartiera di App in Indonesia, Greenpeace ha identificato numerosi esemplari di ramino mischiati ad altri tronchi provenienti dal taglio a raso delle ultime foreste torbiere di Sumatra, pronti per essere trasformati in polpa di cellulosa. Greenpeace ha prelevato e inviato 46 campioni di questi tronchi a un laboratorio di analisi indipendente che ha confermato che si trattava di ramino.

«Abbiamo di nuovo beccato App con le mani nel sacco e questa volta il suo crimine è disciplinato non solo dalla legge indonesiana ma anche da un trattato internazionale (il Cites) – denuncia Bustar Maitar, responsabile campagna Foreste di Greenpeace Indonesia -. Speriamo che le aziende, anche italiane, che continuano ad acquistare carta da App riconoscano quanto siano ridicole e fantasiose le affermazioni dell’azienda sulla supposta “tolleranza zero” di App per il legno illegale».

Numerosi i marchi globali implicati nello scandalo che coinvolge App. Test effettuati da laboratori indipendenti hanno, infatti, dimostrato come prodotti venduti da National Geographic, Xerox, Danone e molti altri contengano fibre provenienti dalla distruzione delle foreste di Sumatra. Questi prodotti vengono confezionati utilizzando carta di App prodotta nella cartiera implicata nello scandalo del ramino illegale, la Indah Kiat Perawang.

Inoltre, un’analisi delle mappe governative, contenuta nel rapporto, dimostra che dal 2001 (anno in cui il governo indonesiano ha bandito lo sfruttamento e il commercio del ramino) sono stati deforestati almeno 180mila ettari di torbiere a Sumatra in concessioni controllate da App: una superficie pari al doppio dell’area urbana di New York. Queste foreste sono un habitat vitale per il ramino e altre specie minacciate come la tigre di Sumatra di cui ne rimangono in natura solo 400 esemplari.

App continua a infrangere la legge, per questo Greenpeace chiede al governo indonesiano di intervenire subito per fermare il taglio e il commercio illegale del ramino nelle concessioni controllate da Asia Pulp & Paper. «Chiediamo inoltre – aggiunge Chiara Campione, responsabile campagna Foreste di Greenpeace Italia – a tutte le aziende del mercato della carta di prendere le distanze da App e interrompere i propri affari fino a quando il colosso indonesiano non dimostrerà di saper produrre carta senza distruggere le foreste e senza spingere all’estinzione specie protette come il ramino e la tigre di Sumatra».

Le prove contenute nel rapporto sono state formalmente consegnate da Greenpeace al ministero delle Foreste indonesiano e alla polizia del Paese.

(Fonte Greenpeace)