Pietra miliare nelle scienze della vita

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Segnato un cambiamento di clima che coinvolge le grandi istituzioni scientifiche dell’Est su cui sarà utile un’attenta meditazione ad Ovest, in Europa e negli Usa in particolare, dove ancora oggi prevale la pratica dell’indice. Ricerche dall’acqua alla biologia agli effetti di deboli segnali cosmici sui processi biologici. Le relazioni

Nella più completa confusione tra notte e giorno, con russamenti comici congressuali degni di striscia la notizia, si è completata la 5 giorni di San Pietroburgo con la cerimonia finale della piantagione di un Pino nel giardino del politecnico retrostante l’aula del congresso a due pale, quella del russo Andrey Drozdov e quella dell’americano James Morré con finale foto di gruppo.

Una foto segno dei tempi e del dato che la scienza e la cultura sono senza confini, come dimostrato dall’arrivo dopo un lungo viaggio del dottor Seki di Abijan, che ha portato il contributo dell’Africa al congresso e non solo avendo presentato quella che sembra più di una speranza per i milioni di diabetici (solo 20 milioni negli Stati Uniti).

Ma i lavori di questi giorni, sono una pietra miliare di un cambiamento di clima che coinvolge le grandi istituzioni scientifiche dell’Est su cui sarà utile un’attenta meditazione ad Ovest, in Europa e negli Usa in particolare, dove ancora oggi prevale la pratica dell’indice come la triste e patetica storia degli ultimi mille non garibaldini sul piezonucleare ci ricorda.

I nomi possono dire poco, ma la qualità dei lavori che si percepisce dai dettagli sperimentali e teorici, lascia poco spazio ad atteggiamenti di sufficienza tipici degli esponenti che arricciano il naso e dall’alto delle riviste ad alto IF dichiarano la scientificità o meno di attività terze al mondo patinato delle cosiddette élite (con incidenti trotici come quello di Carpinteri) o di Benveniste lungamente citato in molti lavori con una bella foto di Jacques nella relazione in russo stretto di Zenin dell’Istituto delle alte energie di Mosca.

Dicevamo molti lavori che documentano il ruolo dell’acqua e dei campi magnetici deboli e superdeboli nella regolazione dei processi biologici come nel rapporto fra biofisica e medicina (Vincenzo Valenzi) o come nella relazione di Bogatina dell’Istituto di Fisica delle basse temperature di Karkov, che ha studiato anche l’influenza di campi magnetici combinati sulla crescita delle piante.

Acqua in tutte le salse nelle relazioni di Fofanov, Martyniuk, l’americano dell’Università dell’Indiana Morré, Chernisheva, Tsetlin, Tsurkan,Alexandrov.

I due IG Nobel a Benveniste cominciano ad essere molto pesanti per i vitelloni che invece di studiare i fenomeni oscuri della natura credono di divertirsi mettendo alla berlina i pochi che osano sfidare l’ignoto in omaggio alla Mission Scientifica per cui vengono onorati (e anche in tanti pagati profumatamente).

Ma non solo acqua e deboli energie al lavoro oltre il paradigma che è la dose che fa il farmaco e l’effetto vedi anche la relazione di Krasnov (per i campi elettromagnetici ad esempio). Anche molte relazioni sugli effetti di deboli segnali cosmici sui processi biologici che si possono apprezzare nei lavori di Ivanov, di Alexander Trofimov di Novasibirswky con la sua acqua speciale antiradiazioni cosmiche e antiaging, di Romanov che ha discusso del ruolo dei cicli in biologia ai lavori diVapnyar sulle reazioni intermolecolari intracellulari.

Approfondimenti su temi speciali come nella relazione di Petrash sugli effetti biologici di emissioni acustiche (che potrebbero avere un ruolo nella ricerca in Musicoterapia), o di Belova sugli effetti di campi magnetici sullo spin nucleare nell’ambiente biologico, a quello di Sarimov sull’esposizione total body a campi magnetici ai lavori di Vapnyar sulle reazioni intermolecolari intracellulari.

Non potevano mancare un paio di relazioni sulle controversie in termodinamica quella di Shatolov, che vorrebbe chiarire tutto ma forse c’è ancora qualcosa da fare, a quella di Gorovoy che analizza il ruolo del campi elettromagnetici nei processi termodinamici.

Molti altri interventi ci sono stati come si può apprezzare da oltre 300 pagine di abstract, che essendo per lo più in russo ci sono largamente esclusi a parte il delizioso contributo dell’interpretariato altamente professionale e brillante svolto da due signore che ringrazio a nome della pattuglia straniera che di solito soffre gravi problemi linguistici durante queste pur bellissime conferenze.

Problemi di comprensione a parte, non sussistono solo in questi casi puramente linguistici, la conferenza è finita con un’altra conferenza ancora in corso dove Scienza tecnologia e spirito sembrano fondersi in livelli superiori di ricerca grazie all’infaticabile lavoro di Konstantin Koroktov che con grande coraggio e metodo affronta da anni le frontiere dello spirito della coscienza con le nuove armi della tecnologia a cui ha dato contributi pionieristici con lo sviluppo della foto Kirlian nella GDV e con con l’ultima macchina di diagnostica che si spera superi i limiti della storica macchina del genio Tedesco Reinold Voll che oltre 40 anni fa iniziò lo studio elettronico dei meridiani cinesi aprendo la nova epoca della medicina integrata fondata sulla tecnologia che unisce tradizioni orientali con la più avanzata elettronica come si può dedurre dai rigogliosi sviluppi in questo settore con macchine di ultima generazione come il Metatron, il Qx Scio, e molte altre che ci fanno vedere la finezza della vita e dell’Uomo nelle sue mille sfumature che emergono dalle interazioni deboli e superdeboli di cui si è discusso in questa cinque giorni a san Pietroburgo.