Caccia – Anche in Puglia sospesa la pre apertura

555
Tempo di lettura: 2 minuti

Successo del ricorso del Wwf. «Gli eventi siccitosi dell’estate appena trascorsa hanno stremato la fauna e hanno depauperato gli habitat» a cui si aggiungono gli incendi. Evitare la procedura d’infrazione europea

Lettere di diffida, appelli inascoltati. Dopo ogni tentativo di conciliazione il Wwf ha affidato alla Magistratura la decisione e sentenza c’è stata: il 9 e 12 settembre in Puglia non si sparerà. È quanto ha deciso la Seconda Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale con la sentenza firmata dal Giudice delegato, la dott.ssa Giacinta Serlenga. Accolto, quindi, il ricorso per l’annullamento della Delibera di Giunta Regionale n. 1225 del 12 giugno 2012 con cui la Regione Puglia aveva approvato il calendario venatorio regionale per l’annata 2012/2013 e il calendario stesso. Tra le motivazioni il Giudice ha «considerato l’immotivato discostamento dalle direttive Ispra 2012 dettate da esigenze precauzionali di salvaguardia della fauna in considerazione delle particolari condizioni climatiche» e ha ravvisato «l’estrema gravità ed urgenza tale da non consentire la dilazione fino alla prima camera di consiglio utile». Dunque il Tar Puglia si è allineato alle decisioni del Tar Lazio e del Tar Campania.

«Questo provvedimento – ha chiosato Leonardo Lorusso, Presidente del Wwf Puglia – rappresenta anche un momento di rispetto della Legge. Da dieci anni le istituzioni, complici delle associazioni di cacciatori, concedono la deroga a cacciare prima della terza settimana di settembre e per questo motivo l’Unione europea ha avviato la procedura d’infrazione anche nei confronti della Puglia».

È bene precisare che il Piano faunistico venatorio, attualmente, dev’essere sottoposto a procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas). Il Wwf, dopo questo storico successo, continuerà ad attivarsi affinché si concluda il processo di Vas, obbligatorio per legge, per poter attuare lo stesso piano.

«Non posso nascondere la soddisfazione per questa storica vittoria, che segna un momento importante per la tutela della fauna selvatica – ha commentato uno degli artefici del ricorso, il Consigliere nazionale del Wwf Italia Antonio de Feo -. Apprendiamo che la Giunta Regionale sta correndo ai ripari emettendo un provvedimento che si conforma alla sentenza del Tar, ma che avrebbero potuto adottare già nei giorni scorsi. Che quanto accaduto sia da monito per le istituzioni che – ha concluso l’avv. De Feo – dovrebbero essere più attente alle istanze ambientaliste che trovano fondamento nella civiltà giuridica».

Il Wwf ringrazia gli avvocati Carlo Tangari e Antonio de Feo, quest’ultimo nella doppia veste di legale e Consigliere nazionale del Wwf Italia, per aver contribuito, grazie alla loro professionalità in campo giuridico, ad ottenere questa vittoria, utile non solo alla causa ambientalista ma a tutta la società.

«Gli eventi siccitosi dell’estate appena trascorsa hanno stremato la fauna e hanno depauperato gli habitat – ha aggiunto il dott. Mauro Sasso, vicepresidente del Wwf Puglia e referente per la Biodiversità -. A questa situazione si sono aggiunti gli incendi che hanno devastato migliaia di ettari di territorio pugliese. Stoppare la caccia significa consentire i diritti degli animali selvatici di poter compiere il loro ciclo vitale, conservando le specie e consentendone la sopravvivenza. Le sentenze dei Tar regionali non fanno altro che confermare l’ottimo lavoro svolto dall’Ispra».

(Fonte GeaPress)