Le erbe spontanee del Friuli

1206
Tempo di lettura: 2 minuti

Ennio Furlan, chef di San Canzian d’Isonzio, da sempre affascinato dal mondo vegetale, tratta nel suo libro, attraverso descrizioni e illustrazioni, proprio delle erbe spontanee della zona. Una ricerca cultura che si sta diffondendo nelle varie regioni italiane

Venerdì 25 gennaio, alle 20,30, nel Centro civico di Colloredo di Monte Albano, nel cuore del Friuli Venezia Giulia, tra le verdi e suggestive colline moreniche di Udine e San Daniele, sarà presentato il libro «Erbe… e dintorni» a cura di Ennio Furlan, Edizioni Ribis.
Furlan, chef di San Canzian d’Isonzio, da sempre affascinato dal mondo vegetale, tratta nel suo libro, attraverso descrizioni e illustrazioni, proprio delle erbe spontanee del Friuli.
Un testo che, attraverso un aromatico viaggio volto alla riscoperta dell’utilizzo in cucina di erbe, germogli e bacche ci farà riassaporare vecchi fragranti sapori ormai quasi dimenticati.
Il vicesindaco Luca Ovan ha così aperto le danze: «si tratta di una giornata organizzata per i curiosi di turismo, gastronomia e arte, ma non solo e poi si parlerà della legge regionale per la raccolta delle erbe spontanee, della loro cottura e conservazione e saranno approfonditi alcuni aspetti delle lavorazioni».
La serata sarà poi condita da curiose fotografie, strane ricette e assaggi di alcuni prelibati piatti a cura dello chef.
Si tratta della prima di una serie di diverse proposte che la Federazione italiana cuochi di Udine, con sede a Colloredo di Monte Albano, e l’Amministrazione comunale stanno organizzando insieme per informare e far conoscere, anche attraverso presentazione di libri, documentari, ricettari spiegati da chef, cuochi e professionisti, la realtà della raccolta, conservazione e uso in cucina delle piante della regione.
Quella di Colloredo rappresenta solo una delle tante iniziative che ultimamente si stanno susseguendo e che ci fanno dedurre come questa cultura antica si stia diffondendo in modo esponenziale in Italia e non solo.
Nell’812, Carlo Magno, primo imperatore del Sacro Romano Impero, con un editto obbligò a coltivare l’erbe «salutari», che erano contenute in un elenco, in numero di 74. La virtù degli aromi, oltre quella d’insaporire i cibi, è quella di aiutare la digestione, con un aumento nella produzione di saliva, con il favorire la produzione di succhi gastrici, con l’impedire fermentazioni intestinali. Nella conservazione dei cibi, l’uso di particolari spezie, ha lo scopo, non solo di un’esigenza gustativa, ma anche d’impedire il proliferare della flora batterica. L’aggiunta di aromi nell’alimentazione è diventato ora un uso molto comune e importante per esaltare il gusto e il gradimento dei cibi e renderli più digeribili. Tutte le erbe aromatiche, sono anche medicinali ed è quindi necessario tenere presente anche tale caratteristica.
Tornando alla presentazione di Udine, il vicesindaco Ovan ha poi concluso dicendo: «questo ci onora, soprattutto in un territorio comunale come il nostro, ove operano realtà del comparto ristorazione di alto livello, note in tutto il Friuli. La collaborazione tra Comune di Colloredo e Federazione italiana cuochi di Udine imprimerà ancora più slancio al turismo culturale e gastronomico della zona».