Le paure e le Istituzioni

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Il punto è capire, allora, come le istituzioni generano e amplificano incertezze e paure o come le riducono e le controllano. In termini tecnici il riferimento è alle istituzioni che controllano l’incertezza. O, più semplicemente, ci si può riferire al ruolo delle istituzioni rispetto alle paure dei singoli. Implicitamente riconosciamo, allora, che le istituzioni esercitano, con tempi e modi diversi, una sorta di azione di protezione nei confronti del singolo, tanto da ridurne le sue incertezze e paure. Non a caso la Arendt (1951) definisce la paura e l’impotenza come principi antipolitici, in quanto gettano le persone in una situazione contraria all’azione politica e contengono un principio distruttivo per ogni convivenza umana. Consegue che non solo la persona, singolarmente presa o in gruppo, necessita di istituzioni che la proteggano, ma anche l’istituzione deve impegnarsi a ridurre paure, impotenze e incertezze, al fine di diventare sempre più stabile.

Diversi studiosi offrono oggi attente analisi per comprendere se questa funzione di protezione sia esercitata dalle istituzioni alla stessa maniera che nel passato. Certamente possiamo affermare che molte delle nostre insicurezze e paure sono legate alla presa di coscienza della mole di problemi che lo sviluppo scientifico-tecnologico non ha ancora risolto, specie negli scenari così ampi del villaggio globale. Problemi quali malattie gravi e ancora incurabili, aumento della delinquenza e del terrorismo, minacce di una nuova guerra mondiale, conflitti locali violenti irrisolti, disastri ecologici, inarrestabile crescita demografica, crisi economiche continue, carenze di lavoro, conflitti culturali e religiosi e altre potenziali catastrofi costituiscono motivo di apprensione sia nelle piccole realtà istituzionali sia nelle grandi. Molte delle nostre insicurezze e paure sono generate da questi grandi problemi; essi sono vissuti con un senso di inevitabilità a motivo del fatto che sfuggono al controllo non solo degli individui ma anche delle grandi organizzazioni, come precisa Giddens (1990).