Sistri, ora si aspetta l’abrogazione

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È stato approvato all’unanimità un documento conclusivo di consultazione con il quale si richiede al ministro dell’Ambiente di intervenire radicalmente sul sistema con una azione legislativa che abroghi le attuali norme, sostituendolo con uno completamente diverso che ne garantisca una maggiore efficacia

E si torna a parlare del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri).
In data 5 Giugno 2013, su indicazione del ministro dell’Ambiente, on. Orlando, è stata indetta una consultazione, coordinata dal prof. Edo Ronchi, con tutte le associazioni di categoria in merito ad un tema tanto discusso negli ultimi anni, il Sistri, un sistema che avrebbe dovuto modificare la gestione amministrativa del mondo dei rifiuti e che, invece, ad oggi non ha visto nessuna modifica se non una serie di pagamenti, a fondo perduto, elargiti dalle imprese coinvolte.
Ricordiamo che, sino a questa consultazione, si era deciso, con D.M. 20 marzo 2013, di riavviare il Sistri nei prossimi mesi a scaglioni ma, in realtà il quadro, ad oggi, si è assolutamente, e aggiungiamo finalmente, ribaltato. In sede di consultazione, il prof. Ronchi ha richiesto alle rappresentanze di esprimere, entro i dieci giorni successivi, il loro parere in merito alle problematiche legate al sistema di tracciabilità.
Ed ecco come, in data 20 Giugno 2013, in un ulteriore incontro, è stato approvato all’unanimità un documento conclusivo di consultazione con il quale si richiede al ministro dell’Ambiente di intervenire radicalmente sul sistema con una azione legislativa che abroghi le attuali norme, sostituendolo con uno completamente diverso che ne garantisca una maggiore efficacia.
Nello stesso documento si richiede che il nuovo sistema debba essere realizzato secondo i seguenti principi:

a) L’abolizione totale delle black box e dei dispositivi Usb;
b) L’invio, in forma digitale, dei dati di carico e scarico alle Agenzie regionali per l’Ambiente;
c) L’invio, in forma digitale, dei dati dei formulari di identificazione rifiuti (Fir) all’Albo Nazionale Gestori Ambientali;
d) L’obbligo, solo per i rifiuti pericolosi, degli impianti di rendere accessibili on line i dati delle proprie autorizzazioni agli operatori del settore;
e) Per le piccole imprese, la possibilità di avvalersi delle associazioni di categoria.

Il documento approvato dai 31 rappresentanti delle associazioni di categoria presenti all’incontro è stato poi inviato, dal coordinatore Ronchi, al ministro dell’Ambiente on. Orlando, per le determinazioni del caso.
In definitiva, è tangibile la concordanza delle associazioni nel definire il Sistri un sistema poco efficace che non risponde affatto a un fine nobile, comunque, condiviso da tutti. Il sistema di tracciabilità deve risultare, da un lato, «idoneo a rendere trasparenti la gestione e le movimentazioni dei rifiuti e, dall’altro, fruibile dalle imprese senza eccessivi sovraccarichi organizzativi».

Per maggiori informazioni si rimanda alla discussione, aperta sul Sistri forum, il Social Network italiano sui rifiuti, dove è anche possibile scaricare la Conclusione della consultazione e la Relazione, a firma del coordinatore Ronchi, al ministro dell’Ambiente.