Pseudo allergie, allergie e l’acqua

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Nel tentativo di chiarire l’enigma delle meteoropatie (che colpiscono larghe percentuali della popolazione adulta), è stato svelato il substrato bioelettrico su cui le varie influenze meteorologiche e gli stessi campi elettromagnetici e quantistici agiscono avvicinandoci anche alla comprensione delle intolleranze o pseudo allergie farmacologiche e alimentari che da sempre erano sfuggite ad una spiegazione razionale (a differenza delle allergie che hanno una base immunologica chiara). La non linearità in biofisica e biochimica negli esperimenti di Piccardi e Benveniste nella pratica quotidiana

Dopo 5 giorni di conferenza in Crimea tra Cosmos and Biosphere splende sempre più forte nel cielo la stella di Jacques Benveniste che ha illuminato i lavori conclusisi con l’assegnazione degli Award Benveniste per i migliori elaborati nello studio dell’azione delle interazioni ultradeboli come quelle descritte nel suo lavoro pubblicato su «Nature» 25 anni fa che è stato ricordato da Vladimir Voeikov biochimico della Lomonosov University di Mosca.

Dall’insieme dei lavori appare chiaro che lo scienziato francese numero Uno dell’Immunologia moderna, con le sue ultime ricerche che furono contrastate oltre ogni limite dalla comunità scientifica di quel tempo (e di gran parte dell’Occidente ancora oggi), aveva osservato fenomeni reali che vengono riprodotti in molti laboratori e studiati nei grandi di ricerca dell’Est che hanno messo in luce fenomeni analoghi e che considerano Benveniste un grande pioniere della scienza moderna anche in questo settore dove alcuni vitelloni si erano spinti ad assegnargli due IGNobel.

Una grande questione si apre nel nostro bel mondo scientifico e può essere utile aprire gli occhi davanti agli sviluppi in questo settore che vengono dall’Est andando oltre la supponenza e il vitellonaggio ignobile degli IGNobel che non si addicono alle élite scientifiche che dovrebbero essere ignoranti di mestiere proprio lavorando sull’ignoto mica sulle cose note e ben scritte nei trattati consolidati.

In gioco la comprensione degli effetti del clima locale e cosmico sulla salute (che di questi tempi si va complicando con imponenti ed enigmatici cambiamenti climatici in corso), come le stesse meteoropatie che sono state al centro della relazione del gruppo italosvizzero di Valenzi che ha vinto uno degli Award con il fisico Giuseppe Quartieri che con il biologo Piero Quercia ha presentato un modello di fotosisntesi nei batteri in condizioni estreme.

Nel tentativo di chiarire l’enigma delle meteoropatie (che colpiscono larghe percentuali della popolazione adulta), è stato svelato il substrato bioelettrico su cui le varie influenze meteorologiche e gli stessi campi elettromagnetici e quantistici agiscono avvicinandoci anche alla comprensione delle intolleranze o pseudo allergie farmacologiche e alimentari che da sempre erano sfuggite ad una spiegazione razionale (a differenza delle allergie che hanno una base immunologica chiara).
Mentre i dati clinici non mancano (anche se andranno meglio sistematizzati in larghi studi controllati), mancavano le basi teoriche che negli ultimi anni vanno trovando fondamento negli studi del gruppo russo di Trukan, e del gruppo di Boston di Allan Widom e Yogendra Srivastava che stanno precisando le basi teoriche dell’azione del Potenziale Vettore sui sistemi biologici.

Non solo teorie ma anche applicazioni come quelle che ci consentono oggi di fare una terapia personalizzata del dolore, delle allergie, delle gastriti ecc., scegliendo i farmaci sulla base del loro effetto chimico-quantistico misurabile con un banale device elettrico, con un dinamometro o con un semplice test muscolare, che hanno consentito di verificare durante la conferenza come ad esempio il cortisone (bentelan) fosse attivo su 2 persone (affette da focolai infiammatori) mentre in altre 8 persone mostrasse un effetto avverso evidente ad un semplice test muscolare di forza). La stessa acqua attivata con desametazone, illustrata nella lettura serale da Vladimir Voeikov, ha mostrato risultati equivalenti sia in positivo (aumentando il tono muscolare nei soggetti con focolai infiammatori) sia producendo una perdita di forza muscolare nei soggetti in buona salute (che ovviamente non hanno bisogno di cortisone).

Questi test, durante il coffe break, mettono in luce l’errore del volere riferire la mancanza di effetti collaterali da parte dell’acqua attivata con i farmaci che, se mostra un’attività simile sul tono muscolare (e a quanto pare anche sulle patologie) mostra anche un effetto avverso simile al farmaco originale (la pasticca di cortisone per intenderci), ponendo anche per questa nuova modalità terapeutica internettuale, le stesse precauzioni delle terapie classiche (che si estendono alle stesse cosiddette terapie omeopatiche pari pari).

Oltre un centinaio di relazioni (in russo stretto… che resiste…) sulle proprietà dell’acqua come sensore di segnali cosmici (diamo un assaggio con il collega Panchelyuga di Punschino e Tsetlin di Mosca) e le sue fasi coerente e incoerente su cui ci aveva introdotto prima Giorgio Piccardi e poi Giuliano Preparata, su cui i lavori di Smirnov di Mosca e di Gualtiero Valeri di Lugano hanno dato ulteriori contributi teorici e sperimentali, che hanno trovato conferme nei recenti lavori sull’acqua del gruppofiorentino del Cnr pubblicati su «Nature» sulle due forme dell’acqua ordinata e disordinata.

Qualcosa si muove anche sul fronte dell’acqua e della vita che dall’acqua è determinata in gran parte. Se ne parlerà ancora a Coherence 2013/3 martedì 15 ottobre al Cirps insieme al futuro prossimo della Fusione Fredda chiamata alla sfida delle applicazioni concrete attese da un mondo affamato di energia.

Qui a Kiev stiamo a lungo chiacchierando con Vladimir Visostkii che sui vari fronti ha dato contributi importanti sia sulla memoria dell’acqua sia sulla trasmutazione di radionuclidi da parte di batteri sul modello dell’altro grande francese Kevran che trova conferme da più parti anche davanti ad un mondo troppo avvezzo ai trattati e meno, troppo meno, a quanto avviene in Natura e in laboratorio.
Un tema su cui riflettere ancora e che dalla Crimea ci suggeriscono anche le autorità scientifiche di quella bella isola, di cambiare registro nell’interesse dell’avanzamento della scienza al servizio della vita umana che va protetta dai troppi intrighi e debolezze umane più o meno mercantili.

 

Vincenzo Valenzi