Sì, facciamoci del male

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Bimba di otto anni muore di smog in Cina, l’India manda una sonda su Marte, organismi internazionali confermano la relazione fra inquinamento e salute, i cambiamenti climatici stanno modificando i confini delle terre emerse… ma bisogna far tacere chi denuncia e salvare l’economia

Inquinamento, conseguenze dei cambiamenti climatici, povertà. La crudezza quotidiana delle cifre, centinaia, migliaia, milioni di morti. I rapporti, tardivi, molto tardivi, ma finalmente arrivati dagli organismi internazionali sono chiari, inequivocabili sul rapporto inquinamento-salute e sulle conseguenze dei cambiamenti climatici. Nulla si muove, nessuna iniziativa è presa. Come lo scoppio di un incendio indomabile, muoiono gli impotenti, i deboli, gli indifesi, le vittime designate: i bambini. Ora in Cina come in Occidente, come in India, mentre parte una sonda per Marte, come dire: il problema è un altro. L’odiosa frase per non rispondere.
Il problema principale è salvare l’economia mondiale, salvare coloro che sono ingrassati sulla povertà e le sofferenze. Coloro che hanno determinato un surrogato di progresso per la manovalanza e un benessere tout-court per loro, senza prospettive, senza lungo respiro.
La loro prospettiva è vivere in gabbia, come i ricercati di mafia, nascosti ma su un letto di denari. Vivere e regnare salvaguardati in un rifugio di lusso (come quelli per i grandi capi di Stato…) su un mondo distrutto e impoverito: dai rifiuti tossici o dall’inaridità del terreno per troppo sfruttamento per soddisfare catene alimentari avvelenate, non fa differenza.
E sordi a tutti gli allarmi, anzi combattendo non contro i mali ma contro chi denuncia i mali. Come per i giovani volontari di Greenpeace prigionieri in Russia.
E se a qualcuno non piace questo pianeta, ce ne sono più di otto miliardi come il nostro, forse vergini, pronti per essere distrutti.
In poche righe ecco i fatti di oggi, quelli che impattano sulla nostra vita, sul nostro futuro. Sì, continuiamo a sperarci nel futuro, come astronauti in viaggio verso una meta lontana, che continuano instancabili pur nella consapevolezza che la loro vita è molto più breve del viaggio.