All’interno dello stand si potrà interagire con gli exhibit tratti dalle mostre scientifiche «Semplice e Complesso – Complessità, disordine e caos» e «Agorà – Scienza e matematica dal Mediterraneo antico» generando vortici di sabbia nell’acqua, provando la propria forza in un materiale fotoelastico, osservando i movimenti turbolenti dell’atmosfera terrestre
Durerà sino a lunedì 16 maggio il 29° Salone internazionale del Libro di Torino. E questi un po’ di numeri di un evento che si presenta da solo.
Oltre 1.000 gli editori presenti, chi con proprio stand, chi all’interno di spazi collettivi e istituzionali. Tutti confermati i marchi editoriali, dai grandi gruppi ai piccoli e medi editori. Settanta i nuovi espositori debuttanti.
I convegni e dibattiti in programma sono quasi 1.300, cui vanno ad aggiungersi i 350 del Salone Off. Trentasette le Sale Convegni e Laboratori, compresa le nuove Sala Romania e Sala Babel.
Oltre 500 gli operatori internazionali accreditati all’International Book Forum, di cui più di 250 stranieri provenienti da 41 Paesi.
Albania, Azerbaijan e Romania, i Paesi presenti al Salone con un proprio stand mentre per le Istituzioni nazionali italiane sono presenti con la Presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca (Miur), il ministero della Difesa.
Nell’area Startup debuttano quest’anno 10 nuove startup selezionate attraverso la call internazionale lanciata dal Salone per i migliori progetti di editoria digitale.
Per Casa Cookbook, sono 25 gli espositori presenti e nello spazio Collettiva editori per ragazzi sono 12 gli editori confermati.
E dopo Calabria, Veneto e Lazio, la Regione Ospite d’onore nel 2016 è la Puglia dove Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia a margine dell’evento inaugurale del Salone, dedicato al centenario del grande statista pugliese Aldo Moro, ha detto: «La nostra volontà di ricordare la vicenda politica, umana, personale, giuridica di Aldo Moro non è legata solo al centenario, che pure ha la sua importanza, ma ha un significato modernissimo. Moro è stata una delle ultime personalità politiche pugliesi in grado di influenzare la storia del nostro paese e di ambire a collocarlo nel novero delle grandi nazioni del mondo. Dopo una guerra perduta, dopo il disonore del fascismo e delle leggi razziali, Moro ha costruito un progetto e una visione per il nostro paese e pertanto ricordarlo significa anche ricordare al paese che forse bisogna ripartire dalle sue visioni, dalla sua posizione al centro del mediterraneo, in un momento in cui l’Italia può svolgere un ruolo fondamentale per se stessa e per la pace nel mondo».
Tra i partecipanti all’evento anche il Centro nazionale di ricerca (Cnr) che nell’anno dedicato alle «Visioni», racconta con più linguaggi la scienza e le sue avventure e per farlo utilizza libri, fumetti, foto, filmati, exhibit e giochi che animano lo stand del Salone, nella convinzione che scienza e intrattenimento costruiscono insieme nuove visioni e scambi culturali per i cittadini del mondo.
All’interno dello stand si potrà interagire con gli exhibit tratti dalle mostre scientifiche «Semplice e Complesso – Complessità, disordine e caos» e «Agorà – Scienza e matematica dal Mediterraneo antico» generando vortici di sabbia nell’acqua, provando la propria forza in un materiale fotoelastico, osservando i movimenti turbolenti dell’atmosfera terrestre.
Tra gli eventi in programma promossi dal Cnr ritroviamo domenica, 15 maggio 2016 nello Spazio Book, «Artico, un mondo che cambia» un evento che prendendo spunto dal libro Artico, un mondo che cambia, vedrà approfondire con semplicità e allegria la conoscenza di una delle regioni più affascinanti del pianeta dove la comunità scientifica internazionale continua a registrare profondi mutamenti che hanno conseguenze dirette sulla vita delle popolazioni locali e sugli equilibri climatici dell’intero pianeta.
Perché il Polo Nord è un vero laboratorio naturale, uno specchio che riflette i cambiamenti climatici e gli effetti dell’inquinamento sul nostro pianeta, una regione che pur essendo lontana da fonti di contaminazione dirette è estremamente sensibile ai mutamenti ambientali sia di origine naturale sia antropogenica ed è per questo che è una terra da proteggere, un archivio di conoscenza da diffondere e trasmettere alle generazioni future.