Una costellazione di satelliti osserva il nostro mare

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I dati Cosmo-SkyMed vengono elaborati in tempo quasi reale dal sistema SEnSE di e-Geos, che è operativo per il servizio di sorveglianza marittima dell’European Maritime Safety Agency per il Mar Mediterraneo e il Mar Nero. Su Sentinel-3 c’è uno strumento realizzato in Italia da Leonardo-Finmeccanica: il radiometro SLSTR, in grado di misurare da 800 chilometri di altezza la temperatura degli oceani e della terra con una precisione del decimo di grado, fornendo così informazioni fondamentali per meteorologia, climatologia e controllo del riscaldamento globale

Tempo di vacanze, tempo di mare (anche). Chi in vacanza invece non va mai, ma il mare lo guarda e lo studia in dettaglio, sono i satelliti. Lassù, nello spazio, ruotando attorno alla Terra su diverse orbite, a quote e inclinazioni orbitali diverse. Satelliti di diverse nazioni e di molte agenzie spaziali. E non mancano quelli realizzati dall’Italia.

Osservano e tengono sotto controllo l’ambiente marino, e grazie ai loro occhi elettronici sono vere e proprie sentinelle ambientali per il mare.
L’Italia, che per il telerilevamento è da tempo protagonista a livello mondiale, realizza satelliti e sofisticati apparati anche per il controllo dei mari.

La costellazione «italiana» dei Cosmo-SkyMed

I satelliti della costellazione Cosmo-SkyMed, realizzati dall’industria italiana (con Thales Alenia Space in prima fila) per conto dell’Agenzia spaziale italiana, permettono di integrare i sistemi normalmente usati per il monitoraggio del traffico marittimo, fornendo alle autorità preposte un servizio di rilievo delle imbarcazioni presenti e di segnalazione di quelle che, non trasmettendo la propria posizione tramite strumentazione di bordo come richiesto dalla normativa, potrebbero essere dedite ad attività illegali, sia di pesca sia di trasporto materiali, o inquinanti.
Ad esempio, le immagini satellitari Cosmo-SkyMed sono utilizzate nell’ambito del progetto europeo Closeye (Collaborative evaLuation Of border Surveillance technologies in maritime Environment bY pre-operational validation of innovativE solutions), che ha l’obiettivo di realizzare un’infrastruttura operativa e tecnologica per garantire la sicurezza marittima e fornire supporto decisionale alle autorità coinvolte nella sorveglianza dei confini a mare. In tale ambito, i dati Cosmo-SkyMed vengono elaborati in tempo quasi reale dal sistema SEnSE di e-Geos e integrati con quelli provenienti da altri sistemi realizzati da Leonardo-Finmeccanica, come il radar passivo Aulos e il radar avionico Seaspray, fornendo alla Marina militare italiana informazioni importanti sulla rilevazione di piccole imbarcazioni, tipicamente utilizzate per la migrazione irregolare o il traffico illegale di merci nonché per le attività di ricerca e soccorso.

Lo studio e l’osservazione dell’ambiente marino

A livello ambientale, i satelliti consentono il rilievo degli sversamenti in mare di petrolio che, integrato con informazioni su moto ondoso e vento e sulla rotta delle imbarcazioni presenti, ne permettono anche l’identificazione. In zone lontane dalle nostre latitudini, i sistemi satellitari europei realizzano una mappatura della presenza di ghiaccio sul mare, fornendo uno strumento fondamentale per pianificare una navigazione sicura in ambiente artico lungo rotte più sicure. I dati Cosmo-SkyMed vengono elaborati in tempo quasi reale dal sistema SEnSE di e-Geos, che è operativo per il servizio di sorveglianza marittima dell’European Maritime Safety Agency per il Mar Mediterraneo e il Mar Nero. Fondamentale in ambito osservazione della Terra e dei mari è poi Copernicus, programma di osservazione della Terra coordinato dalla Commissione europea in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea Esa, e con il contributo dell’Agenzia spaziale italiana, finalizzato a monitorare l’ambiente e a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, contribuendo alla gestione di emergenze umanitarie, disastri naturali e sicurezza della popolazione. Copernicus si basa su sei serie di satelliti, chiamati Sentinel. La missione del Sentinel-3 è dedicata all’oceanografia e al monitoraggio della vegetazione: il primo satellite della serie, realizzato in Italia da Thales Alenia Space, è stato lanciato il 16 febbraio, per rilevare la topografia dei mari e la temperatura superficiale delle acque e delle terre emerse. A bordo, reca uno strumento realizzato in Italia da Leonardo-Finmeccanica: il radiometro SLSTR, in grado di misurare da 800 chilometri di altezza la temperatura degli oceani e della terra con una precisione del decimo di grado, fornendo così informazioni fondamentali per meteorologia, climatologia e controllo del riscaldamento globale.