La revisione della legge fa mobilitare le Associazioni

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Germania
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I Parchi hanno bisogno di una vera riforma, migliorativa ed efficace. Da questo principio nasce l’esigenza di focalizzare il contributo del mondo ambientalista, perché tale riforma possa realizzarsi al meglio. Per Federparchi le modifiche varate in commissione vanno bene

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Una cordata di Associazioni e, si spera, di personalità, si stanno mobilitando per contrastare la «restaurazione» della legge quadro sui parchi. In sordina e quasi in una sorta di silenzio stampa. Mentre a livello nazionale, il dibattito politico è monopolizzato da una serie di problemi contrabbandati per vitali, sottotraccia si continuano a martellare le basi di un’Italia che ha funzionato ma che ora è indebolita dai colpi dell’incapacità amministrativa, della speculazione e di piccoli beceri interessi.

«È convinzione comune – si legge in una lettera firmata da Italia Nostra, Legambiente, Lipu – BirdLife Italia e Wwf Italia – che “i parchi abbiano bisogno di una vera riforma”, migliorativa ed efficace. Da questo principio nasce l’esigenza di focalizzare il contributo del mondo ambientalista, perché tale riforma possa realizzarsi al meglio.
«Il percorso di modifica della legge 394, attualmente in Commissione ambiente del Senato, suscita in tutti noi molta preoccupazione e richiede dunque una puntuale e urgente definizione delle osservazioni e delle proposte. Per questo, è necessaria un’azione coordinata e condivisa del mondo ambientalista, sia pure nel rispetto della storia e delle differenze delle singole componenti.
«Il documento, che vi proponiamo di sottoscrivere, muove anzitutto dalla consapevolezza della necessità di ricompattare un fronte lacerato da incomprensioni e convinzioni di parte, condizione che ha indebolito e vanificato molti degli sforzi fatti individualmente nel passato.
«Ritrovare sulle aree protette una posizione comune ed uno spirito associativo unitario è dunque condizione per rafforzare le istanze che intendiamo sottoporre al legislatore, posizione riportata nel documento a questa lettera (viene infatti allegato un documento che affronta punto per punto i vari aspetti critici, N.d.R.).
«Un documento che nasce dall’esigenza di unire tutte le voci associative e possibilmente allargarne la condivisione dei contenuti alla società civile, al mondo della cultura, alle forze politiche ed a chi, in questi anni, ha sottolineato la necessità di una riforma vera dei Parchi.
«Un documento che vuole essere un contributo di riflessione ulteriore, indirizzato in primis alla Federparchi ed al mondo delle aree protette, ma anche alle forze politiche che stanno portando avanti la proposta di modifica al Senato, affinché apprezzino e valutino positivamente le nostre proposte unitarie.
«Siamo infatti convinti che questo fronte compatto sia il nostro nuovo punto di forza. I temi trattati sono quelli già più volte discussi. Abbiamo cercato di esprimerli in forma pragmatica, propositiva, pienamente costruttiva, aggiungendo alla critica una soluzione, com’è necessario che sia se desideriamo contribuire al rilancio delle aree protette italiane ed alla loro autorevole riproposizione al centro del dibattito culturale nazionale e europeo sulla conservazione della Natura».

Questa lettera è il frutto di una serie di fitte trattative durate oltre quattro mesi. L’associazionismo è riuscito a concordare un documento unitario di critica radicale alle proposte parlamentari di riforma della legge 394 e di contro-proposte. All’iniziativa hanno già aderito il Comitato per la Bellezza, la Società italiana per la Storia della Fauna e Appennino Ecosistema, Pro-Natura, Mountain Wilderness, Gruppo San Rossore. È probabile anche l’adesione di Club Alpino italiano, Touring Club italiano, Fondo Ambiente italiano e probabilmente altre associazioni.

Mentre per Federparchi va bene la bozza del disegno di legge di riforma della 394. Infatti in una riunione del 22 settembre il consiglio direttivo di Federparchi ha dedicato buona parte della riunione per discutere il lavoro svolto dalla Commissione ambiente sul disegno di legge di riforma della 394. Nella relazione introduttiva il presidente Giampiero Sammuri ha aggiornato il consiglio sul punto raggiunto con la discussione e votazione della quasi totalità degli emendamenti avvenuta tra luglio e i primi di agosto. È stato sottolineato che molte delle proposte a suo tempo presentate dalla Federazione, frutto di documenti ed esplicitate in varie audizioni, sono state accolte e la riforma, nell’insieme, rappresenta un grande passo avanti per l’Italia dei parchi. Federparchi, infine, ha espresso grande apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione esortando a concluderlo al più presto con l’invio del disegno di legge all’aula per un’approvazione nei tempi più brevi possibili.