(Adnkronos) – "Nella sfida a soddisfare le esigenze di biojet, di Saf, l'Eni si propone come uno degli attori principali per aiutare e supportare. La domanda si svilupperà in modo importante grazie a questi obblighi emissivi: per l'Italia si parla di 350mila tonnellate, per l'Europa arriveremo a 2,3 milioni di tonnellate al 2030 e a crescere fino al 2050 e quindi ci dobbiamo preparare a soddisfare questa domanda e l'Eni ha scommesso sul Saf". Lo ha detto Maurizio Maugeri, head of sustainable B2B Eni, nel suo intervento al convegno sul carburante Saf, organizzato da Eni, Enac e Adr. "Il settore aereo copre il 2-3% delle emissioni mondiali ma è un settore che non ha molti strumenti per decarbonizzare. L'elettrico è un qualcosa molto limitato per il settore aereo se non a quello per i taxi volanti per tratti brevi, molto leggeri", ha spiegato il manager. "Il numero dei passeggeri che viaggiano oggi è intorno ai 4-5 miliardi e questi numeri tenderanno ad aumentare, a 10 miliardi l'anno per il 2050, secondo le previsioni", ha illustrato Maugeri. Per cui "si capisce bene che anche i consumi di carburate, oggi pari a 300-350 milioni di tonnellate, potrebbero raddoppiare. Quindi è fondamentale introdurre dei meccanismi correttivi rispetto a questa crescita emissiva", ha concluso. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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