֎Si presenta oggi alle 21, a Peschici, in piazza Sant’Antonio, il volume «Intrecci di Saperi. Per una conoscenza integrata». Interverranno autorità e i promotori del lavoro. Un impegno che viene da lontano sin dall’inizio delle prime attività nel 2022֎
Si presenta oggi alle 21, a Peschici, in piazza Sant’Antonio, il volume «Intrecci di Saperi. Per una conoscenza integrata».
Interverranno Luigi d’Arenzo, sindaco di Peschici; Leonardo di Miscia, presidende del consiglio comunale con delega alla cultura; Nello Biscotti, Geobotanico, georgofilo, coordinatore della Carta di Calenella; Teresa Maria Rauzino, Società storia patria Puglia; Michele Eugenio di Carlo, Società storia patria Puglia.
Pubblichiamo volentieri la Prefazione del lavoro.
Saperi diversi, molto distanti tra loro sul piano epistemologico, possono trovarsi insieme, occupare lo stesso spazio di confronto e di discussione; possono riunirsi in uno stesso testo, andando incontro all’ambizione della Carta di Calenella, che si concretizza, appunto, con la pubblicazione di questo e di altri volumi.
In questo testo, saperi diversi offrono visioni della realtà meno frammentarie, rivelandosi particolarmente interessanti in questo loro «miscidarsi» per rivisitare con occhi diversi i territori, il Gargano, la Capitanata e non solo.
Siamo infatti giunti a un tale livello di parcellizzazione della conoscenza da avere perso la visione d’insieme delle cose. Su ogni fronte, per ogni questione, diventa sempre più necessario l’apporto di più saperi, di più competenze. I saperi devono necessariamente integrarsi, non ha più senso mantenere separati Scienza e Umanesimo, benché si continui tuttavia a farlo. Serve la ricchezza della varietà culturale per comprendere il mondo odierno, sempre più complesso. Mancano da tempo ormai gli spazi fisici per la discussione e per il confronto. Il virtuale è imperante, «credenze e conoscenze sono ormai in libera concorrenza: scienziati, medici, elettricisti, casalinghe, senza nessun filtro». La conoscenza è sempre più sacrificata.
La Carta di Calenella, lo precisiamo per chi non lo sa, è un manifesto che dal 2021, in piena pandemia, sta riunendo numerosi studiosi e ricercatori con la finalità di «miscidare» conoscenze e competenze in un lavoro di ricucitura (innanzitutto culturale) dei tanti presidi che stentano a dialogare fra loro. Si tratta di una scommessa che reclama un’assunzione di responsabilità condivisa e partecipata e che chiama a raccolta studiosi di storia, letteratura, archeologia, geologia, biologia, economia, diritto, sociologia, agricoltura, medicina, scienze ambientali e paesaggistiche, pianificazione del territorio, beni culturali, media, protagonisti attivi del mondo delle professioni, della scuola, della ricerca e dell’Università.
Diventa sempre più urgente determinare scenari di prospettiva che possano arricchire le strategie interdisciplinari di approcci concertati, dando al territorio del Gargano (senza precludere collegamenti al sistema della Puglia intera e non solo) il manifesto ragionato di uno sviluppo sostenibile. Soltanto con un approccio integrato delle competenze riusciremo a risolvere questioni sulle quali oggi il territorio, soprattutto su scala locale, deve necessariamente cominciare a misurarsi e ad investire. Riproponiamo due dei tanti obiettivi che i componenti della Carta vogliono rimarcare:
– costituire il luogo ove le varie esperienze di produzione culturale siano valorizzate, raccordate e tradotte in servizi utili per il cittadino, l’impresa, la pubblica amministrazione, al fine di vincere la sfida della globalizzazione;
– creare un momento di confronto permanente con le Istituzioni, la comunità scientifica, la società civile e il mondo produttivo ed economico.
La Carta di Calenella, durante i tre anni trascorsi dalla pubblicazione del suo manifesto, con le sue quattordici adunanze ha promosso cenacoli di confronto ed approfondimento scientifico. Praticamente una «carovana», che periodicamente si è mossa tra i vari paesi del Gargano, fino a giungere a Foggia.
Dopo l’ebook Percorsi della conoscenza. Momenti fondativi Carta di Calenella 2021, edito da Villaggio Globale nel 2022, e Studiosi, Scrittori e Scienziati in Capitanata tra il XIX e il XX secolo (terza adunanza di Manfredonia, i cui Atti sono stati pubblicati nel 2022 da Appula aeditua, in un numero monografico di «Lingua e Storia in Puglia», in questo volume Intrecci di Saperi, edito da Andrea Pacilli, raccogliamo gli interventi più significativi della Prima Stagione.
Siamo partiti da una Chiesa, quella del Purgatorio di Vico del Gargano, luogo fisico ed ideale ove nel 1759, ben duecentosessantacinque anni fa, gli illuministi garganici che avevano dato vita all’Accademia degli Eccitati Viciensi, dissertarono periodicamente su saperi diversi. Il loro modo di confrontarsi e di approcciarsi alla conoscenza ed alla realtà ci ha sicuramente ispirati, a partire dalle parole-chiave dissertazione e adunanza.
Parole che oggi potrebbero sembrare desuete, ma non lo sono affatto.
Dissertazióne come recita il dizionario Treccani è «un discorso o scrittura ragionata intorno a un argomento di scienza, di letteratura, per sviluppare una tesi, esporre i metodi e i risultati di una ricerca et similia».
Adunanza è invece «l’adunarsi ordinato di persone, di solito in locale chiuso, per discutere intorno a questioni d’interesse comune».
Per noi sono due parole belle, gentili, profonde e significative che danno pienamente il senso del rispetto, dell’amore, della condivisione, dell’altruismo, della generosità incondizionata e spontanea che ha animato, in questi tre anni, il nostro informale sodalizio. Che, non è inutile sottolinearlo, in tutte le sue Adunanze, raduni e varie declinazioni, comprese le pubblicazioni, si è sempre autofinanziato.
Nelle Adunanze i membri della Carta, con libere dissertazioni e con approcci interdisciplinari, hanno cercato di approfondire temi specifici e di interesse pubblico: I giovani di Carta Calenella e la ricerca (prima adunanza Vico del Gargano); Le Biblioteche del Gargano (seconda adunanza di San Nicandro Garganico); Studiosi, Scrittori e Scienziati in Capitanata tra il XIX e il XX secolo (terza adunanza di Manfredonia); Gargano: Il territorio tra pianificazione e progetti (quarta adunanza di San Marco in Lamis); L’acqua nella sitibonda Daunia (quinta adunanza di Vieste); Gargano, un pezzo di Balcani in Italia. Interrelazioni tra le due sponde adriatiche (sesta adunanza di Peschici).
I partecipanti alle varie Adunanze si sono quindi periodicamente confrontati, dando spazio a fermenti culturali capaci di proiettarsi nello spazio geografico, politico, sociale ed economico del Gargano, della Capitanata, della Puglia e oltre. L’intento era e rimane quello di inseguire i tempi che attraversiamo velocemente, muovendoci tra i meandri dell’informazione, al fine di raggiungere i lidi di una conoscenza strategica. Utile per la crescita culturale ed economica delle nostre comunità.
Nello Biscotti, Teresa Maria Rauzino, Michele Eugenio Di Carlo