Ma quale clima? E chi ci ripaga dei danni alla salute?

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COP29
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֎Per i nuovi «esperti» del clima quello che conta è il business, il vento del Pil e della crescita. Un conteggio fatto a modo loro: privilegiare i ricchi e penalizzare i poveri. Dove per penalizzare sta per far morire. L’aumento della temperatura, il cibo avvelenato da concimi e anticrittogamici, l’aria inquinata che causa malattie: da quelle polmonari al colon, al fegato… fino all’Alzheimer. Per non parlare dei danni nei Paesi in via di sviluppo֎

Si è aperta a Baku, in Azerbaigian la Cop29 sul clima (fino al 22 novembre). Non sappiamo se e quanto la politica annunciata da Trump influenzerà la sua riuscita, quello che è deprimente è che la parola passi dalla scienza, dalla ricerca, dai dati… alla politica, anzi, all’economia.

Si parla di nuovo ordine mondiale, ma quale? è quello voluto dall’economia ed è sempre più evidente che con Trump questo anello si chiude. Dalla ripresa annunciata (o minacciata?) dei combustibili fossili alla «ritirata» dall’accordo di Parigi alla visione spaziale di un Musk che produce auto elettriche…

Per i nuovi «esperti» del clima quello che conta è il business, il vento del Pil e della crescita. Un conteggio fatto a modo loro: privilegiare i ricchi e penalizzare i poveri. Dove per penalizzare sta per far morire.

L’aumento della temperatura, il cibo avvelenato da concimi e anticrittogamici, l’aria inquinata che causa malattie: da quelle polmonari al colon, al fegato… fino all’Alzheimer. Per non parlare dei danni nei Paesi in via di sviluppo.

Segnala l’Unicef che «circa 1 miliardo di bambini (quasi la metà dei 2,2 miliardi di bambini nel mondo) vive in 1 dei 33 paesi classificati come a “rischio estremamente elevato” per i cambiamenti climatici; oltre 420.000 bambini attualmente sono colpiti dalla siccità record nella regione amazzonica; 1 bambino su 5 (ovvero 466 milioni) vive in aree che registrano almeno il doppio dei giorni di caldo estremo ogni anno rispetto a soli sessant’anni fa; il caldo estremo sta portando a un aumento delle nascite premature e della natimortalità, con una probabilità che aumenta del 5% per ogni aumento di 1°C della temperatura; l’inquinamento atmosferico è oggi il secondo fattore di rischio di morte a livello globale per i bambini sotto i 5 anni, dopo la malnutrizione; alcuni studi dimostrano che in Bangladesh, negli anni in cui le ondate di calore durano più di 30 giorni, il rischio di matrimonio precoce raddoppia per le ragazze di 11-14 anni rispetto agli anni in cui non ci sono ondate di calore».

Ma questi costi per l’economia non esistono. La vita, si dice, ha perso di valore. Si ammazza per una dose di cocaina come si distruggono popolazioni per spostare di qualche chilometro un confine o per vendere un prodotto. Il problema non è il clima è la visione globale del nostro pianeta che non abbiamo più. Sembriamo tanti alieni, capitati qui per caso ed in attesa che riparino la nostra navicella (leggi cervello)… Nel frattempo mandiamo avanti l’intelligenza artificiale.

 

I. L.