(Adnkronos) – Quattro medici rischiano di finire a processo per omicidio colposo in relazione alla morte di Andrea Purgatori, avvenuta nel luglio 2023. La Procura di Roma ha chiuso le indagini sulla morte del giornalista in cui figurano indagati il radiologo Gianfranco Gualdi, l’assistente Claudio Di Biasi e la dottoressa Maria Chiara Colaiacomo, e il cardiologo Guido Laudani. Un referto "redatto con grave imperizia, negligenza e imprudenza, posto che diagnosticava senza margini di dubbio metastasizzazione cerebrale, in realtà mai verificatasi, e ometteva qualunque riferimento alla possibilità che le anomalie descritte fossero riferibili a lesioni di natura ischemica". È quanto scrivono i pm di Roma nell’avviso di conclusione delle indagini. Secondo l’accusa, il radiologo Gianfranco Gualdi, “anche nella successiva interlocuzione con il paziente e i suoi familiari, nonché con gli altri sanitari coinvolti, rappresentava con forza, sulla base dell'errata diagnosi di cui sopra, la necessità di avviare Purgatori a immediate cure radioterapiche (trattamento radioterapico panencefalico effettuato dal 15 al 30 maggio 2023) per affrontare la grave e prioritaria emergenza metastatica cerebrale, dunque non solo causando la sottoposizione del paziente a inutile e debilitante terapia, ma soprattutto determinando un serio sviamento nell'approccio diagnostico e terapeutico degli altri sanitari, anche per il mancato rilevamento di lesioni ischemiche la cui causa sarebbe stato necessario indagare senza ritardo”. “Errore diagnostico reiterato da Gualdi e dall’assistente Claudio Di Biasi nel referto dell'esame Angio TC del 6 giugno 2023 anche esso indicativo della presenza di lesioni cerebrali di natura ischemica e di un quadro di embolizzazione pluriviscerale” si legge. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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