(Adnkronos) – "Se vedeste ora il mio sorriso vi racconterebbe tutto. Sono state due giornate incredibili, roba che da sola basta per scriverci un altro libro!", inizia così il diario giornaliero di Iader Giraldi, che ha completato la 48 ore crono della Dakar rally, in scena in Arabia Saudita. "Questa gara è davvero unica, non ce n’è un’altra che ti metta così alla prova. Non è solo una questione di chilometri, di polvere o di ostacoli: è un confronto diretto con i tuoi limiti, un dialogo continuo con quella voce interiore che a volte ti sostiene e a volte ti mette alla prova". "È stata durissima, ma ce l’ho fatta. Ho finito la tappa. Ed è una soddisfazione enorme, perché ieri era iniziata davvero male, e in quei momenti impari che non basta la forza delle gambe o delle braccia. Serve qualcosa di più profondo: la forza della mente e del cuore", ha raccontato Giraldi, "oggi, però, tutto è cambiato. Siamo partiti alle 6:45, in 30. Ho chiuso il primo settore di dune al terzo posto. Una sensazione incredibile: sentire che il corpo risponde, che la strategia funziona. Ho continuato a spingere, ma alla fine del secondo settore ero distrutto. Mi sono fermato per una pausa, un attimo per raccogliere le forze, per ascoltarmi. E poi, con una determinazione che nemmeno sapevo di avere, sono ripartito. Anche oggi ce l’ho fatta". "Ora devo già pensare a domani, perché qui non si molla mai. La Dakar non ti concede tregua, né gloria facile. Ogni metro è guadagnato, ogni respiro è una scelta. Non basta la volontà, anche se quella è fondamentale: devi avere fiducia in te stesso. È questa la vera chiave. Quando lo sconforto arriva (e arriva, puntuale) è come una tempesta improvvisa. Ti viene voglia di mollare. Ti chiedi se ne valga la pena. Ma è proprio in quei momenti che scopri chi sei davvero. Non puoi aspettarti che siano gli altri a tirarti su; devi essere tu, il primo a dirti che puoi farcela". "Devi essere il tuo primo sostenitore, il tuo primo alleato.E quando ci credi davvero, scopri che puoi affrontare qualsiasi cosa. Anche le dune più alte, anche le notti più buie. E così, anche oggi è stata una bella giornata.non perché sia stato facile, ma perché mi ha insegnato qualcosa di nuovo su di me. Domani sarà un’altra sfida. Ma sono pronto", ha concluso Giraldi. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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