Il modello parco d’Abruzzo fa ancora scuola

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L'orso marsicano
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֎Ci riferiamo al periodo 1969-2002 segnato dal salvataggio dell’Orso marsicano, dall’Operazione San Francesco in soccorso del Lupo appenninico, dall’Operazione Camoscio d’Abruzzo che ha riportato questo splendido endemismo (un secolo fa ridotto ad appena 30-40 esemplari) sui più alti massicci montuosi appenninici, fino a superare i 5.000 individui֎

Per la serie che all’estero hanno più memoria di noi nelle questioni italiane, ritorna la gestione del Parco d’Abruzzo. Infatti, le Università americane continuano ad inviare i propri studenti in Italia, per studiare il «modello Parco Abruzzo del periodo d’oro», e per capire quali fossero i segreti del suo successo. Questa volta a muoversi è la prestigiosa Ohio Wesleyan University, che ha finanziato una ricerca sulle iniziative di conservazione e rinaturalizzazione, affidata a Klinsing McCalister e Jack Payne, venuti a Roma per intervistare il Direttore storico Franco Tassi, che ha fornito una ricca documentazione sulla storia del Parco nel periodo migliore (1969-2002).

Nel programma dei ricercatori c’è anche una approfondita visita in Abruzzo, e naturalmente nel Parco, per produrre un dettagliato Rapporto e un Documentario, e così far conoscere negli Usa le vicende entusiasmanti del salvataggio dell’Orso marsicano, dell’Operazione San Francesco in soccorso del Lupo appenninico, dell’Operazione Camoscio d’Abruzzo che ha riportato questo splendido endemismo (un secolo fa ridotto ad appena 30-40 esemplari) sui più alti massicci montuosi appenninici, fino a superare i 5.000 individui. E narrare l’epopea del salvataggio delle foreste, che comprendono le faggete più antiche d’Europa. Senza dimenticare gli enormi benefici portati ai villaggi del Parco, un tempo agonizzanti ed oggi tornati a nuova vita grazie al turismo culturale, naturalistico, fotografico, esperenziale e pluristagionale.

libro
Il libro di Roger Thompson sulla lotta per salvare il più raro Orso del mondo, l’Orso marsicano (2018), testimonia il grande interesse degli americani per la Natura d’Italia, troppo spesso purtroppo ignorata e maltrattata dagli stessi italiani.

L’alto livello dell’indagine emerge dalle moltissime domande, che rivelano un’ottima conoscenza della situazione, frutto dei contatti con il prof. Roger Thompson, autore del libro «No word for wilderness – Italy’s Grizzlies and the race to save the rarest bears on earth» (2018).

«Durante la sua Direzione — si legge nel libro — il Parco era diventato un modello globale di preservazione della biodiversità. Cosa lo aveva reso tanto efficace?». Ed ancora: «Quali insegnamenti offriresti alle prossime generazioni di responsabili dei Parchi?».

Affermiamo, senza tema di smentita, che domande tanto pertinenti non erano mai state rivolte dal poco attento pubblico italiano, che sembra piuttosto propenso a dimenticare, se non a rimuovere, la tormentata ma istruttiva storia d’avanguardia del Parco più antico, importante e famoso d’Italia.

Per chi volesse fare una ricerca nel nostro sito (vglobale.it) troverà in Archivio più di un articolo sulla vicenda.

 

R. V. G.