Il biologico salverà il pianeta

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«La scelta dell’agricoltura biologica è il primo indispensabile passo per restituire fertilità al suolo. E per il suo sviluppo, su scala mondiale, è necessario dare avvio concretamente a una nuova economia circolare»

Per gli ulivi del Salento interventi in ritardo

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L’Agenzia per le attività irrigue e forestali per le operazioni di abbattimento e distruzione degli alberi, svolte sotto la sorveglianza di ispettori dell’Osservatorio fitosanitario regionale, ha impegnato per alcuni giorni trentacinque operai della sede leccese per una spesa di ventimila euro, circa 190 euro a pianta. Tra le 104 piante individuate come irreparabilmente colpite dal batterio ve ne erano due monumentali. Per tali piante, in deroga alle indicazioni comunitarie, si è preferito tentare una potatura drastica alternativa all’abbattimento

Imparare a potare gli olivi

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Un corso di potatura dell’olivo ed uno di degustazione di olio extra vergine di oliva. Due proposte in una a cura della Casa dell’Olivo, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, il Comune di San Pietro in Lama e l’Istituto Tecnico Agrario «Presta – Columella»

Xylella, ricercatori americani scoprono un enzima…

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Può essere il colpevole dei danni alla vite nella malattia di Pierce. «Prevediamo che questa scoperta potrebbe aprire nuove strade per pensare cosa fare con la malattia di Pierce e evidenziare altre aree di risposta immunitaria, in generale, che non sono state ancora prese in considerazione»

Industria e agricoltura più ecoefficienti

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Sappiamo che in virtù delle norme più severe sulle emissioni di inquinanti in atmosfera, sono necessarie nuove e più efficienti tecnologie, basate sulle Best Available Technologies (Bat), per il controllo delle emissioni nelle installazioni Ippc (Integrated pollution prevention and control) in Autorizzazione integrata ambientale (Aia) nazionale

Per il caso ulivi salentini più chiarezza prima di azioni irreversibili

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Il timore è che ci sia stata un’accelerata sull’emergenza ulivi del Salento senza le dovute verifiche e conferme scientifiche, accelerata che possa modificare il mercato della compra vendita dei suoli coltivati a uliveto con il favorire delle speculazioni che possono alimentare il mercato del materiale necessario per alimentare le centrali a biocombustibile. L’espianto in massa porterà sicuramente a una modifica della fiosiografia di una vasta parte del territorio Salento

Un altro docente da Pisa in Puglia contro la Xylella

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La nomina del professore Giovanni Vannacci del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Agro-ambientali è avvenuta a metà gennaio dopo quelle, a novembre scorso, dei professori Riccardo Gucci e Giacomo Lorenzini

Agricoltura, regole e ambiente… si può

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Il mondo agricolo troppo spesso è lasciato all’improvvisazione di chi possiede il pezzo di terra e chi ci lavora dentro fatica per ottenere visibilità e dignità giuridica. Basti pensare al triste fenomeno, non solo meridionale, del caporalato. L’agricoltura è una risorsa indispensabile per la realtà economica del sud Italia che, però, deve e può essere gestita in maniera più strategica, grazie anche all’esistenza di tutta una rete legislativa che fa da supporto al settore, ma che non sempre viene applicata

Investire sulla biodiversità biologica

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«Se stiamo andando a salvare la biodiversità, abbiamo bisogno di lavorare con questi settori che dipendono dalla biodiversità e le cui attività hanno un impatto considerevole sulla varietà della vita sul nostro pianeta»

Nuovi attori per un’agricoltura sana

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Sabato 16 gennaio, da Acerra, epicentro della Terra dei Fuochi, realtà storicamente conosciuta in tutto il mondo come fertile «Terra di Lavoro», i medici Isde insieme ad agroecologi e giuristi della Corte Costituzionale intendono sviluppare un’azione pilota, quale modello per la riconversione agroeco-biologica del territorio che tenda a migliorare in primis gli indici di salute della popolazione utilizzando al meglio le risorse finanziarie disponibili nel Psr regionale

Satelliti e agricoltura di precisione

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Telespazio, insieme ad altri partner, opera con il Mipaaf e l’Agea per la gestione e il controllo dell’impiego degli aiuti comunitari destinati ogni anno a più di 1.200.000 aziende agricole italiane. Il telerilevamento satellitare e aereo, l’uso di sistemi informatici come i Gis, i sistemi di geo-localizzazione per la tracciabilità dei prodotti e la sensoristica, costituiscono gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione del settore agricolo per aumentare efficienza e creare sviluppo sostenibile

La bioagricoltura nel 61,8% dei comuni

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Il 9% della superficie agricola è investita a colture biologiche. Le aziende biologiche sono localizzate prevalentemente nei territori collinari (61%) e montani (21%), soprattutto al Centro e al Sud. L’Italia si conferma tra i primi dieci paesi al mondo per estensione di superficie impiegata a biologico (1.167.362 ettari, + 6,4% rispetto al 2011) e numero di aziende (40.146) e per la più alta incidenza di Sau biologica su quella totale (oltre il 9%)

Il biologico cresce, il convenzionale cala

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La Cia alla vigilia della nuova edizione del «Sana» di Bologna: dal 2005 il settore continua a crescere ininterrottamente, e da fenomeno di nicchia si trasforma in abitudine di spesa, complice lo sviluppo di uno stile alimentare etico soprattutto tra i giovani. In aumento anche gli operatori (+5,4%) e la superficie dedicata (+12,8%), soprattutto al Sud. Ora bisogna lavorare a livello normativo per sostenere l’ulteriore sviluppo del «bio», a partire dall’Europa

Iraldo, ‘agricoltura rigenerativa determinante per sviluppo sostenibile’

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(Adnkronos) – “L’agricoltura rigenerativa in futuro sarà determinante per cambiare i trend e per poterli orientare allo sviluppo sostenibile. Per perseguire efficacemente questa tendenza è però importante che ci sia la capacità di coinvolgimento di tanti attori della filiera, dai consumatori ai produttori, ai distributori. Attori che insieme devono dare un contributo fondamentale se si vogliono orientare le scelte strategiche complessive del sistema verso l'agricoltura rigenerativa”. Fabio Iraldo, professore di Management ambientale della Scuola Sant'Anna di Pisa, commenta così i benefici dell’agricoltura rigenerativa, il progetto italiano di Knorr, partito nel 2022, che punta a migliorare la qualità dell’acqua, a ridurre le emissioni di gas serra e ad aumentare la biodiversità.  L’iniziativa italiana si sviluppa nelle risaie in provincia di Pavia, dove Knorr sta cominciando a implementare i principi chiave di questa metodologia in alcune cascine. I benefici di queste pratiche saranno molteplici. “Comportano un minore impatto sui suoli e quindi sugli ecosistemi su cui vengono praticate, garantendo la possibilità di produrre cibo necessario a soddisfare le esigenze di una porzione crescente della collettività – spiega l’esperto – C'è anche un beneficio di carattere più generale sull'ecosistema globale, basti pensare che queste pratiche hanno la capacità di ridurre molto la carbon footprint dei prodotti e delle filiere alimentari, perché adottano metodi che di fatto sostituiscono l'impiego, per esempio, di fonti fossili. E il beneficio si estende evidentemente anche ad altri impatti ambientali che sono in realtà per l'agricoltura molto significativi”.  Pur considerando l'adozione crescente di pratiche di agricoltura rigenerativa le sfide da affrontare non mancano. “Per poter sviluppare definitivamente questo tipo di pratica e far sì che contribuisca decisamente ai percorsi di sviluppo sostenibile, è necessario il coinvolgimento delle giovani generazioni -spiega Iraldo – A loro è destinato un ruolo da protagonisti nell'immediato futuro delle scelte alimentari della popolazione, delle scelte che vengono fatte sui prodotti che si consumano a tavola. Dipende quindi da loro la possibilità di cambiare effettivamente il trend e di migliorare le condizioni attuali”.  Una ricerca di Ipsos per Knorr ha restituito dati interessanti sulla posizione dei giovani a riguardo. La GenZ si rivela predisposta e sensibile al tema della sostenibilità. “La maggioranza del campione di giovani intervistati dichiara di essere disposto ad operare scelte per poter contribuire al miglioramento della qualità degli ecosistemi e dell'ambiente – sottolinea il professore – e il 69% di essi dichiara esplicitamente di preferire cibi derivanti da agricoltura rigenerativa piuttosto che cibi non rigeneranti, cioè tradizionali. Mentre il 66% si dichiara addirittura disposto ad acquistarli se questi prodotti fossero effettivamente disponibili sul mercato. E proprio da queste risposte si capisce qual è la duplice sfida per il futuro: da un lato lavorare per potenziare la sensibilità e la consapevolezza delle giovani generazioni affinché si possa tradurre anche in comportamenti concreti d'acquisto in grado di cambiare i trend di consumo. E dall'altra parte, però, lavorare anche sul fronte della produzione per poter rendere sempre più disponibili sul mercato queste opzioni e quindi far sì che le giovani generazioni possano effettivamente dare un contributo attivo e consapevole nella stessa direzione”.  —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Il biologico in Italia è aumentato del 7,4%

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Lo dicono i dati Ismea e lo confermano anche i dati positivi della manifestazione Legambiente «la biodomenica» che si è svolta domenica scorsa in tutta Italia

Agricoltura – Un aumento nella produzione del 4,6%

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Oggi è stata pubblicata la XXII edizione de «L’Agricoltura Italiana Conta 2009». Uno strumento informativo agile e di facile consultazione per tutti gli operatori del sistema agricolo e alimentare italiano

Il biologico cresce nelle mense scolastiche

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Sono 910mila i pasti biologici che si consumano ogni giorno nelle scuole italiane. Le mense biologiche sono passate da 69 nel 1996 a 837 nel 2009

Quanta biodiversità persa in 30 anni di agricoltura

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A causa di politiche agricole comunitarie sbagliate. In particolare dimezzate le popolazioni di allodola, Strillozzo e fanello. Allarme Lipu: su 36 specie in declino, 20 sono tipiche degli habitat agricoli

Aree protette – Tutelare biodiversità e agricoltura

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È una delle azioni che il Dipartimento regionale Agricoltura sta portando avanti in quelle zone dove è più difficile, per le peculiarità ambientali, svolgere un’agricoltura convenzionale o integrata

L’agricoltura biologica aumenta la biodiversità

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Lo studio conferma che i consumatori possono essere sicuri: quando acquistano prodotti dell’agricoltura biologica stanno contribuendo a contrastare le declinanti fortune della natura