Nel week end a causa di una situazione di alte pressioni tra la Scandinavia e il Mediterraneo e l’insistenza di fronti perturbati provenienti dal Nord Atlantico, sull’Italia queste correnti atlantiche potrebbero trovare un «agevole» passaggio e, quindi, generare al nord e su Emilia Romagna, Toscana e Marche una situazione di completa instabilità per tutto il week end. Meglio invece potrebbe andare sulle rimanenti regioni centro meridionali
I gas serra giù del 40% entro il 2030
José Manuel Barroso: il «taglio del 40% nelle emissioni di gas serra rappresenta un obiettivo particolarmente ambizioso, ma è la pietra miliare più efficace in termini di costi nel nostro percorso verso un’economia a basse emissioni». Incredibile ritardo difronte alle emergenze che incalzano
>> Il comunicato Ue >> Greenpeace: Barroso svende la politica europea su clima e energia >> L’inganno del petrolio
Clima – Come opporsi legalmente ai governi
I governi pur essendo consapevoli dei pericoli per l’avanzare dei cambiamenti climatici, i negoziati internazionali continuano ad essere inconcludenti. Per questo gli autori del rapporto forniscono la basi conoscitive e le prove concrete per le azioni legali contro i governi che, con le loro omissioni colpose, non hanno fatto il loro dovere di tutela dei diritti dei giovani e delle generazioni future
Inizio dolce d’autunno
Per Domenica le temperature inizialmente sono previste leggermente superiori alla media stagionale, stazionarie successivamente. I mari da poco mossi a calmi, con moto ondoso in aumento il Tirreno ad iniziare da sabato
In arrivo piogge… tropicali
Venerdì dovrebbe essere una situazione transitoria tra il variabile sereno al centro sud e nuovo maltempo causato da correnti umide provenienti da ovest. Quindi un week end all’insegna della variabilità su gran parte dell’Italia
Conferma: i gas serra calano in Italia
Ci si avvicina al traguardo di Kyoto. Nel 2011 in calo quasi tutte le emissioni di gas climalteranti. Nel 2012, nelle stime preliminari, si afferma un’ulteriore diminuzione del 4,2% rispetto al 2011. È la conseguenza sia della riduzione dei consumi energetici e delle produzioni industriali a causa della crisi economica, sia della crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili e di un incremento dell’efficienza energetica
Caldo, ancora troppo caldo
Venerdì altra impennata di caldo. Nel week end tempo instabile si presenterà al nord a partire dalle Alpi fino in pianura, si temono nuovamente nel Triveneto temporali di una certa intensità. Nel pomeriggio temporali anche lungo la dorsale appenninica fino al Molise. Al nord le temperature torneranno sui valori stagionali, sopra tali valori invece al centro e al sud
Clima – Più caldo in Veneto e si sciolgono le nevi
Gli effetti dei cambiamenti climatici in linea con le tendenze nazionali
Più variabilità al centro e al nord
Meglio al sud dove le temperature torneranno a salire. Sabato e domenica ancora tempo instabile soprattutto al nord e sulle regioni tirreniche, comunque con ampi spazi di sereno soprattutto tra il Lazio e la Campania e, comunque lungo le zone costiere della Toscana e del Lazio, temporali invece nelle zone interne
Primavera ballerina
Una vasta area depressionaria atlantica a partire da venerdì dovrebbe interrompere la precedente fase primaverile iniziando dal Mediterraneo centrale per raggiungere le nostre regioni. Ciò determinerà flussi di aria calda e umida africana sulle nostre regioni con piogge anche intense soprattutto sul versante dei mari Ligure e Tirreno
Si soffre fino a martedì
Da mercoledì e fino a giovedì situazione di cielo sereno o variabile su gran parte delle regioni italiane, al nord tornerà il rischio delle gelate notturne lungo le valli e nei pressi dei corsi d’acqua
Settimana a rischio piogge
Verso giovedì rasserenamenti interesseranno il nord e il centro e poi successivamente il sud, ma da venerdì è previsto un ulteriore peggioramento del tempo quasi ovunque
Una settimana dal sapore invernale
Nel fine settimana rimane sul bacino del Mediterraneo ancora una situazione di estesa instabilità, ma con possibili ampie schiarite e soleggiamenti sull’Italia centro meridionale e sulle isole maggiori a partire da domenica. Le temperature soprattutto quelle notturne e del primo mattino in ulteriore diminuzione, durante la giornata però torneranno ad alzarsi e, soprattutto al sud, tornare ad essere superiori alla media stagionale
Al Nord ancora tempo pazzo
Da giovedì la breve tregua al nord, soprattutto sul settore orientale dovrebbe avere un drastico stop. Infatti aria più fredda proveniente dal nord Europa dovrebbe superare le Alpi e giungere fino all’Alto Adriatico. Sole e temperature più miti invece su Liguria, parte del Piemonte ed Alta Toscana
È l’estate di San Martino
Nel week end una vasta area di alta pressione interesserà gran parte dell’Europa continentale e parte del bacino del Mediterraneo con l’Italia al centro, per cui si presenta un’occasione unica per organizzare qualche gita «fuori porta». Qualche leggera pioggia tuttavia potrebbe guastare la festa tra le coste del mar Ligure e quelle del Tirreno settentrionale, ma ciò dovrebbe durare poco. I mari da calmi a poco mossi e temperature gradevoli
Il grande freddo non ci sarà
Da giovedì sera tornerà l’alta pressione sul Mediterraneo per cui il tempo dovrebbe migliorare ovunque. Resisteranno verso la fine della settimana addensamenti nuvolosi che potranno dare origine a qualche piovasco sul medio Adriatico, sulla Calabria ionica e sulla Sicilia orientale
In Sud America in pochi giorni dal gelo a più 40°
Un vero e proprio shock termico si è registrato in diverse località della Pampa argentina centrale e sulle stesse aree costiere, sull’Atlantico meridionale, che fino a qualche giorno fa erano rimaste ammantate di bianco dalla neve. In alcune città e località della Pampa centrale argentina la colonnina di mercurio è riuscita a varcare picchi di ben +32°C +34°C all’ombra, con uno sbalzo termico superiore ai +20°C +25°C nel giro di poche ore
Niente caldo ma tanta instabilità
Temporali qua e là. Sabato e domenica generalmente variabile su centro e sud. Sulle zone più interne possibili temporali. I mari sempre da poco mossi a mossi soprattutto al Sud. Le temperature ancora nella media stagionale, nessuna risalita dell’inferno africano è prevista fino a domenica
Clima – Il 2007 l’anno degli estremi
Il primo semestre di quest’anno è stato, a livello globale, il secondo semestre più caldo dal 1880 (al primo posto è il primo semestre del 1998). Nell’emisfero nord, invece, il primo semestre 2007 è stato, in assoluto il più caldo dal 1880, seguito dal primo semestre del 2002
Ancora inverno anomalo al Sud
Nel centro della settimana nevicate e freddo al Nord. Per il Fine settimana una vasta cellula di Bassa Pressione potrebbe interessare parte dell’Italia fino alla Campania. Ciò comporterà piogge e precipitazioni nevose sui rilievi, le temperature in calo al nord e al centro, ma ancora su valori superiori alla media stagionale. Al sud dovrebbe prevalere la variabilità a parte fenomeni di piogge locali o di «temporali estivi»