Cinemambiente 2011, via alle iscrizioni

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C’è tempo fino al 15 marzo per presentare le proprie opere in una delle tre sezioni previste dal bando: concorso internazionale documentari, concorso documentari italiani e concorso internazionale cortometraggi

Medicina darwiniana

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di di Fabio Zampieri, edizione Mattioli 1885

Pagine: 160 | Costo ?: 12.00

Frutto di tre anni di ricerca, questo saggio storico-teorico vuole analizzare il fenomeno contemporaneo della medicina darwiniana e ricostruire le sue radici storiche, analizzando anche un periodo storico precedente, definito del “darwinismo medico” e caratterizzato da un utilizzo più marcatamente
ideologico delle tematiche darwiniane in medicina. Darwinismo medico e medicina darwiniana si occuparono in genere delle stesse trematiche, che si riducono essenzialmente a tre: studio della predisposizione genetica alle malattia, concetto di malattie della civiltà, evoluzione delle malattie infettive. Pur essendo un testo di storia, assume un valore particolarmente attuale: attraverso la teoria darwiniana si può recuperare un’idea dell’individualità come frutto della storia evolutiva, riscoprendo l’importanza
della reazione dell’individuo rispetto alle malattie e ai prodotti chimici.
www.mattioli1885.com/novità

Il mistero della natura per Magritte

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A Milano, una grande mostra dedicata all’artista belga e al suo rapporto con gli elementi naturali

Scuole in gara per reinterpretare Brecht e Galileo

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Il progetto «Anche il mondo ha la febbre» si svolge fra i degenti di pediatria

Hiroshige, tutta la magia del Giappone del XIX secolo

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Il Museo del Corso di Roma ospita la prima mostra italiana dedicata al maestro giapponese della natura

Un gioco per comprendere i cambiamenti climatici

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È un kit di materiali didattici destinato agli studenti delle scuole superiori, coinvolgendo anche gli adulti e in particolare i docenti, che svolgono un ruolo di facilitazione, da apprendere attraverso corsi dedicati

Boom delle fonti rinnovabili

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(Adnkronos) – Il settore delle energie rinnovabili sta vivendo un notevole boom, aprendo la strada per un progresso significativo verso gli obiettivi climatici globali. Questa accelerazione offre concrete prospettive per raggiungere l'ambizioso obiettivo di triplicare la capacità globale di generare elettricità da fonti rinnovabili entro il 2030, come fissato durante la recente conferenza sui cambiamenti climatici COP28. I dati presentati nel rapporto annuale sul mercato delle rinnovabili dell'Agenzia Internazionale dell'Energia rivelano che la capacità complessiva di energia rinnovabile dei sistemi energetici globali è cresciuta del 50% nel corso del 2023, raggiungendo quasi 510 gigawatt (GW). Di particolare rilievo è il contributo del solare fotovoltaico, che costituisce tre quarti dell'incremento complessivo. La Cina ha giocato un ruolo chiave in questa espansione, registrando una crescita straordinaria nel 2023. Il paese ha attivato una quantità di impianti fotovoltaici equivalente a tutta la capacità mondiale del 2022. Questo evidenzia il ruolo cruciale che nazioni leader come la Cina stanno svolgendo nell'accelerare la transizione verso fonti energetiche sostenibili. Proiezioni basate sulle attuali politiche e condizioni di mercato indicano che la capacità globale di energia rinnovabile potrebbe raggiungere i 7.300 GW tra il 2023 e il 2028, coprendo il periodo delle previsioni. Solare fotovoltaico ed eolico rappresentano il 95% di questa espansione, suggerendo che le energie rinnovabili supereranno il carbone come principale fonte di produzione di energia elettrica su scala globale già all'inizio del 2025. Questi sviluppi rappresentano un passo significativo verso un futuro energetico più sostenibile e un impegno concreto nel contrastare i cambiamenti climatici. La comunità internazionale, attraverso la COP28, ha ora un obiettivo più vicino e raggiungibile nel suo sforzo collettivo di creare un mondo più verde e resiliente. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Alimentazione e patologia alimentare darwiniana

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di G. Ballarini, edizione Mattioli

Pagine: 302 | Costo ?: 25.00

L’autore, professore presso l’Università degli studi di Parma e honoris causa presso l’Università di Atene, pone al centro della sua trattazione il tema dell’alimentazione usando un linguaggio semplice che permette anche ai profani in materia medica di potersi avvicinare ad un argomento che interessa la totalità della popolazione.
L’alimentazione darwiniana, recuperando la natura biologica dell’alimentazione umana, è il nuovo paradigma necessario per il controllo delle moderne e dilaganti malattie alimentari, che non sono solo dovute agli alimenti, ma anche a come questi sono usati in cucina.
Le neo-biotecnologie applicate agli alimenti, prosecuzione delle vetero biotecnologie iniziate ottomila o forse diecimila anni fa, oggi assumono prospettive nuove. La cucina, strettamente correlata all’agricoltura ed all’allevamento, è qui esaminata nella prospettiva dell’evoluzione culturale, che l’uomo ha sovrapposto all’evoluzione biologica.

(Fonte Mattioli Editore)

Quantum of solace premiato all’Ischia film festival

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Assegnato il Foreign Award 2009 all’ultimo episodio della saga dell’agente speciale 007, James Bond

Federigo Innocentini, ispirato dalla natura

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Sculture in mostra fino al 13 novembre

Meno donne nei Cda del settore finanziario

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(Adnkronos) – Il tema delle pari opportunità nel mondo del lavoro registra un andamento piuttosto alterno da un settore all'altro. Un dato poco rassicurante, ad esempio, giunge dal settore finanziario dove lo scorso anno a livello di nuove nomine nei Consigli di Amministrazione delle società di servizi finanziari europei, le donne hanno rappresentato solo il 44%. Un dato in calo di 7 punti percentuali rispetto al 51% registrato nel 2022. A rilevare questo passo indieto il report EY European Financial Services Boardroom Monitor 2023 che analizza il profilo, l'esperienza, la formazione e le competenze dei membri dei consigli d'amministrazione di 84 società del MSCI European Financials Index. Percentuali simili si registrano anche osservando i board del settore finanziario nella loro interezza, dunque non solo quelli nominati nel corso del 2023: il 57% dei membri sono uomini il 43% sono donne. Inoltre, la situazione attuale vede il 31% delle finanziarie europee quotate in borsa ferme a una rappresentanza di donne nei Cda inferiore al 40%, che, ricordiamo, rappresenta la soglia minima fissata dalle norme europee “Women on Boards” per le presenze femminili tra i consiglieri non esecutivi o del 33% tra tutti i membri del consiglio, entro il 2026.  Dall'analisi dei dati forniti dal report EY, anche nel nostro Paese il 2023 ha segnato una diminuzione di nuove presenze femminili nei Cda del settore finanziario, oggi al 44% rispetto al 51% del 2022. Da segnalare però che nel confronto con gli altri Stati UE, l'Italia, con il 43,5% di presenza femminile
nei Cda delle società quaotate del settore finanziario, è seconda dietro solo alla Francia che raggiunge il 46,6%, ma davanti a Paesi Bassi (42,2%) e Germania (39,7%), realtà dove nell'immaginario comune l'equità di genere è più avanti rispetto a noi. In ogni caso, c'è ancora molta strada da fare verso la parità di genere, considerando, ad esempio, che le donne occupano posizioni senior nei Cda solo nel 29% delle aziende del settore finanziario.  Entrando nel dettaglio, emerge che il 59% dei consiglieri nominati nel 2023 nei Cda delle società finanziarie ha esperienza ai vertici aziendali, ma di questi solo il 38% è rappresentato da donne. Un dato in netta flessione rispetto al 47% raggiunto nel 2022 e che sottolinea, una volta di più, le ridotte opportunità di avanzamento di carriera delle donne fino a livello executive. La vera sfida è dunque quella di incrementare in maniera considerevole le possibilità di carriera per le donne fino alle posizioni apicali e non solo fermarsi alla quota del 40% di presenza nei Cda indicata dalle norme comunitarie. Solo a quel punto si potrà parlare di equità di genere e pari opportunità professionali. —sostenibilita/csrwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

In cerca della natura. Storie (con morale) di squali, formiche, uomini e licaoni

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di Edward O. Wilson, edizione Blu

Pagine: 256 | Costo ?: 14.00

Una raccolta di saggi, già pubblicati, è lo strumento utilizzato dall’autore, affermato sociobiologo, per la sua riproposizione, in questo libro della collana «Ecomosaico», della sempre sfuggente tematica della ricerca ontologica dell’Uomo, attraverso gli archetipici meandri di concetti quali natura e natura umana.
La tematica centrale del libro, lo stretto intreccio tra natura e uomo, esaminati unitamente come prodotti di un comune processo evolutivo, si sostiene sempre su minuti spunti biografici descritti dall’autore che tenta, in quest’ottica, di farci comprendere molto più facilmente la storia naturale. Il suo tentativo è di insegnarci a guardarla non solo come qualcosa di eterno e incorruttibile ma come vera e propria culla della nostra specie che,di conseguenza, va considerata come figlia non solo dell’esperienza degli ultimi diecimila anni ma di tutti i mutamenti degli ultimi centomila anni.
Attraverso chiarezza espositiva e talento divulgativo, l’autore ci induce, perciò, a riflettere e comprendere la nostra specie, anche al fine di saper garantirne il futuro; e lo fa attraverso associazione di stereotipi della concettualizzazione umana con animali/simbolo, schemi e misteri della popolazione della natura, della natura stessa.

Claudio Mundo

(27 Novembre 2003)

L’allarme Bce sui rischi Esg: “Banche europee non allineate agli Accordi di Parigi”

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(Adnkronos) – Severa la Banca Centrale Europea che ha sottolineato che il 90% delle grandi banche dell’Unione Europea non riesce a adeguare le proprie attività alla decarbonizzazione dell’economia. A prevederlo sono gli accordi di Parigi.  Nel report ‘Rischi derivanti dal disallineamento dei finanziamenti bancari con gli obiettivi climatici dell’Ue” è emerso che il problema della gestione dei rischi climatici e ambientali riguarda gli istituti di maggior dimensione.  “Da anni – scrive Frank Elderson, membro del cda della Bce – la Banca centrale europea spinge le banche a tenere conto delle considerazioni climatiche nel modo in cui valutano il rischio, ma gli istituti di credito non hanno prestato ascolto ai suoi avvertimenti e alle minacce di requisiti patrimoniali aggiuntivi”.  Ma perché è così importante considerare i rischi climatici, ambientali e di transizione ecologica? Scopriamolo insieme.  Con il termine ‘Accordi di Parigi’ si intende il trattato internazionale stipulato tra gli Stati membri della convenzione quadro delle Nazioni Uniti. L’oggetto del trattato era il cambiamento climatico e la riduzione di emissioni di gas serra. Era il 2015 e quell’accordo fu definito storico per l’impegno degli Stati verso un fenomeno che non poteva più aspettare: il rischio di un aumento della temperatura globale verso la soglia dei 2°C. Gli ultimi dati dell’Intergovernmental Panel on Climate Change vede addirittura un aumento previsto verso i 3°C. Perché questo problema interessa le banche?  A spiegare perché l’aumento della temperatura globale interessi anche le banche è Elderson che in merito ha affermato: “Più a lungo aspettiamo per trasformare la nostra economia, più dirompente sarà la transizione e maggiori saranno i rischi che si materializzeranno nei bilanci delle banche. È quindi fondamentale che le banche identifichino, misurino e, soprattutto, gestiscano i rischi di transizione, proprio come fanno per qualsiasi altro rischio materiale”. Alle aziende è stato quindi richiesto di adeguare i propri livelli di consumo e produzione di Co2 a quelli che sono dei tassi stabiliti dall’Unione europea nel ‘Fit for 55’. È per questo motivo che, affidandosi a finanziamenti bancari, anche i bilanci delle banche dovrebbero essere influenzate da questa dinamica.  L’eliminazione graduale dei combustibili fossili, nel rispetto degli accordi di Parigi, potrebbe bloccare l’80% degli asset legati ai combustibili fossili. Ciò comporterà perdite, non solo finanziarie, ma anche reputazionali. “Per essere chiari: non spetta a noi supervisori dire alle banche a chi dovrebbero o non dovrebbero prestare credito – ha sottolineato Elderson -. Tuttavia, continueremo a insistere affinché le banche gestiscano attivamente i rischi man mano che l’economia si decarbonizza. E le banche non possono farlo senza essere in grado di identificare con precisione i rischi di transizione e il modo in cui evolvono nel tempo”. La Bce, a tal proposito, ha pensato ad una “valutazione dell’allineamento”. Si tratta di una metodologia in fase di sviluppo da parte delle autorità di regolamentazione e vigilanza che misura i rischi di transizione confrontando i volumi di produzione previsti nei settori economici chiave con il tasso di cambiamento richiesto per raggiungere determinati obiettivi climatici.  La valutazione dell’allineamento può essere uno strumento prezioso per identificare e quantificare quali clienti affrontano i maggiori rischi di transizione.  Mentre alcune banche impiegano strumenti di pianificazione alla transizione, altre hanno già iniziato a gestire i rischi attraverso il coinvolgimento attivo dei clienti e offrendo prodotti finanziari di transizione. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

La strada della creatività per arrivare al cuore dei ragazzi di oggi

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Un interessante percorso didattico che vede coinvolti 936 alunni e 100 insegnanti

L’umbra de la sira

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Fernando Rausa, Edizioni Atena

Percorsi educativi sulla cittadinanza responsabile

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Per le scuole secondarie di primo grado dei comuni dei parchi naturali che si propone di rafforzare la consapevolezza nei ragazzi di vivere in un territorio protetto e dalle grandi potenzialità, e di dare loro informazioni utili per il futuro occupazionale nelle «professioni verdi»

Una mostra sulla magia e la storia dell’ambra

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Per il presidente De Filippo la Basilicata non deve perdere le occasioni per riscoprire le sue origini e la sua identità

Il mondo attraverso una lente liquida

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Dopo il successo al Teatro Verdi di Milano e la tournée in Italia che ha coinvolto e coinvolge migliaia di ragazzi delle scuole superiori, Binge Drinking – Mondo liquido, produzione del Teatro del Buratto dedicata al delicato e sempre tragicamente attuale tema di Alcol e Giovani, arriva sul palcoscenico di Bi la Fabbrica del gioco e delle arti a Cormano sabato 21 aprile alle ore 21 e domenica 22 aprile alle ore 16.

Lo spettacolo di Renata Coluccini e Mario Bianchi è uno spaccato di realtà che sempre di più appartiene al quotidiano di molte famiglie.

Lo spettacolo parte da un progetto più ampio di spettacoli, incontri e laboratori per le scuole, dedicato ai problemi dell’adolescenza e si abbina al convegno informativo «Alcol e Giovani» proposto il 17 aprile (ore 16,30 presso Bì, ingresso gratuito, richiesta la prenotazione).

Anche questa occasione d’incontro si rivolge a genitori e adulti (educatori insegnanti operatori) e ragazzi, e vuole essere un momento di informazione riflessione e confronto per poter giungere a sollecitare comportamenti responsabili, scelte informate e consapevoli del ruolo che ciascuno ha nella società.

Il progetto si avvale della supervisione scientifica del prof. Emanuele Scafato dell’Istituto superiore sanità, Direttore dell’Osservatorio nazionale alcol – Cnesps.

«Il 22% dei giovani di 18-22 anni – dichiara il prof. Scafato – fa binge drinking, beve per ubriacarsi inconsapevoli di danneggiare irreversibilmente una parte preziosissima del cervello. […] Il motivo è che l’organismo dei giovani non è ancora in grado di metabolizzare l’alcol, capacità che si sviluppa, grazie a un enzima, solo intorno ai 20-21 anni».

Lo spettacolo parte da una situazione di attesa drammatica, e ricostruisce un periodo determinante dell’adolescenza dei tre protagonisti, una fase che determinerà una presa di coscienza e quindi dei cambiamenti o delle perdite. I tre giovani protagonisti spendono la loro settimana in attesa dello «sballo» del sabato sera; numerosi flashback ci trasportano nel loro mondo. I rapporti tra genitori, figli, insegnanti, amici e gli sprazzi di quotidianità che emergono nello spettacolo mostrano una mancanza di comunicazione reale, di relazioni reali, in un mondo dove tutti si urtano senza mai toccarsi veramente.

Colonna sonora dello spettacolo sono le musiche di The Chemical Brothers, Sigur Ros, Daft Punk, Len Faki e Popof che rendono più concreta e vicina la situazione ricreata sul palcoscenico.

I codici, il linguistico e il gestuale, diventano contenuto e attraverso l’architettura dello spettacolo, fatta di frammenti, flashback, fotogrammi, si veicola la situazione interiore di un’intera generazione, trasversalmente a tutti gli strati della società.

Note di regia

Quando ho deciso di affrontare questo tema, l’abuso di alcol da parte dei giovani, mi sono lentamente calata in un mondo che non era il mio, con lo sguardo di una donna matura, di una madre. Scrive Renata Coluccini, regista e coautrice dello spettacolo, che per conoscere questo mondo si è servita di numerosi spunti a partire da alcuni testi come «L’età indecente» di Marida Lombardo Pijola, «L’epoca delle passioni tristi» di Miguel Benasayag, «Un milione di piccoli pezzi» di James Frey, e di una specifica filmografia che comprende ad esempio «16 years of Alcohol» di Richard Jobson, «Human Traffic» di Justin Kerrigan, «Trainspotting» di Danny Boyle. Binge Drinking è un lavoro di ricerca sul campo e di confronto con giovani, adulti, genitori, medici, operatori incontrati nella fase di elaborazione del testo.[…]Tra i libri che leggevo, i film che vedevo, le persone che incontravo, la mia identificazione nei personaggi di madri, di adulti non è stata più così certa; a volte ero la ragazzina ubriaca, o ancora quella che si sentiva privata di un futuro, incapace di comunicare. Ho confermato, in primis a me stessa, che il problema dell’abuso di alcol non è un problema dei ragazzi, ma riguarda tutti noi, riguarda la società tutta.

Teatro del Buratto

Binge Drinking. Mondo liquido

Testi Renata Coluccini, Mario Bianchi

regia Renata Coluccini

supervisione scientifica prof. Emanuele Scafato (Istituto Superiore Sanità)

con Elisa Canfora, Stefano Panzeri, Dario De Falco

luci Marco Zennaro

scene Marco Muzzolon

costumi Mirella Salvischiani.

Musiche The Chemical Brothers, Sigur Ros, Daft Punk, Len Faki, Popof

Prossimi appuntamenti:

17 aprile ore 16,30 a Bì La fabbrica del Gioco e delle Arti di CormanoConvegno informativo «Alcol e Giovani»

dal 18 al 22 aprile 2012 repliche spettacolo teatrale Binge Drinking – Mondo Liquido:
dal 18 al 20 aprile, ore 10: repliche riservate alle scuole e Incontro-dibattito post-spettacolo per le repliche scolastiche con un operatore psico-sociale

21 aprile, ore 21 serata promossa dal Comune di Cormano
all’interno del progetto Bì-sogni Educativi -ingresso gratuito su prenotazione.

– 22 aprile replica ore 16 intero ? 7, ridotti ? 6
gruppi su prenotazione (min 10 persone) ? 5.

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:

Bi la Fabbrica del Gioco e delle Arti a Cormano

Via Rodari,3 – 20032 MI – tel 02 66.30.55.62
mail: info@bilafabbricadelgiocoedellearti.it

Annamaria Arcidiacono

Comune di Cormano – Ufficio stampa

P.zza C. Scurati n. 1 – 20032 – CORMANO MI

Tel. +39 02 66324210

Cell. +39 320 4792526

Fax +39 02 66301773

mailto: annamaria.arcidiacono@comune.cormano.mi.it

http:// www.comune.cormano.mi.it

Voci dal profondo, dalla ricerca all’arte

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In una mostra le opere di Enzo Babini realizzate, per la prima volta in campo artistico internazionale, con i sedimenti prelevati dall’Istituto di scienze marine del Cnr nelle esplorazioni oceanografiche. «Le terre» degli abissi emergono sotto forma di pesci, volti umani, composizioni astratte, globi, veri archivi della vita dei fondali. La mostra è dal 7 al 22 giugno. Altre sono in calendario