Going North

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Il documentario di Eugenio Manghi, premiato come miglior documentario naturalistico al Pechino Film Festival, un’occasione per riflettere ed una spinta ad agire anche individualmente

Il retaggio del girifalco per la Capitanata

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La Natura nei luoghi di Federico II

֎Pochi spunti che mostrano quanto stimolante può essere l’incontro tra umanistica e scienze naturali, una disciplina facendo di complemento all’altra. Auspico un convegno a Foggia tra letterati, falconieri ed ornitologi֎

Il festival internazionale Adriatico mediterraneo

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Dal 29 agosto al 6 settembre 56 appuntamenti previsti, tutti ad ingresso libero, e più di 100 artisti in 9 giorni

Sviluppo, una parola antica…

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Una sfida che viene da molto lontano e che fa di San Paolo Albanese un laboratorio di cultura, nel quale si stanno sperimentando, da anni, valori, quali: territorio, natura, ambiente, paesaggio identitario, comunità, tradizioni, radici, sperimentazione, innovazione, creatività, nuova cultura e sviluppo, attraverso il lavoro del Museo della Cultura Arbëreshe

Voliamo, ma voliamo alto…

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Il numero di marzo è dedicato al volo, al volare in tutte le sue sfaccettature. Dalla filosofia ai voli con sostanze artificiali, dal parapendio agli aerei fino ai droni e al loro uso in agricoltura, dalla qualità dell’aria allo spazio e all’aiuto che i voli spaziali possono dare a rimarginare le ferite fatte alla terra

A qualcuno piace caldo. Errori e leggende sul clima che cambia

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di Stefano Caserini, edizione Ambiente

Pagine: 352 | Costo ?: 20.00

«Una guerra di religione», «una banale ideologia secolare», «la più grande mistificazione degli ultimi 15 anni», «pura speculazione metafisica sconfessata dai fatti reali»: così si esprime chi nega l’esistenza del riscaldamento globale. Sull’altro fronte, messaggi come «caos clima», «clima impazzito», «10 anni per fermare i disastri del clima» contribuiscono a sostenere la visione catastrofista del problema. In questi termini, sembra che la questione «clima che cambia» si risolva nell’opposizione tra due schieramenti un po’ ottusi. L’obiettivo di «A qualcuno piace caldo» è di riportare il dibattito nei termini di una discussione scientifica corretta ed equilibrata.

«Questo libro non è un trattato sulla climatologia del pianeta ? afferma l’autore, Stefano Caserini ? scritto per spiegare lo stato della conoscenza sui cambiamenti climatici o le azioni intraprese a livello internazionale per contrastarli. Non vuole esserlo. Non è neppure un libro sulle azioni, grandi o piccole, da intraprendere per dare il proprio contributo quotidiano per limitare le emissioni di gas climalteranti». Il volume vuole invece provare a spiegare i cambiamenti climatici a partire dalle «ragioni» di chi sostiene che il problema non esiste, permettendoci di verificare se le affermazioni dei negazionisti, a volte clamorose e in certi casi comiche, reggono il confronto con l’approfondimento scientifico più rigoroso.

Commentando il volume, Luca Mercalli, il noto meteorologo di «Che tempo che fa», ha affermato: «Sul clima nessuno ha la verità in tasca, ma almeno qui si fa piazza pulita delle bugie». Da Giuliano Ferrara a Franco Battaglia, dal ministero dell’Ambiente al Vaticano, sono molti i soggetti che entrano nel mirino, imparziale e «spietato», di Stefano Caserini. Macchie solari, correnti oceaniche, vulcani e digestione dei moscerini: una dopo l’altra, le teorie «alternative» proposte per minimizzare l’apporto dell’uomo al riscaldamento globale vengono smentite senza appello.

Come tutti i volumi della collana Saggistica e Manuali, anche «A qualcuno piace caldo. Errori e leggende sul clima che cambia» è a Impatto Zero. Tutte le emissioni di anidride carbonica generate dalla sua produzione, stampa e distribuzione sono compensate con la tutela di una foresta in crescita in Costa Rica, la cui superficie è calcolata grazie al procedimento scientifico di Impatto Zero.

STEFANO CASERINI, docente di Fenomeni di Inquinamento al Politecnico di Milano, svolge da anni attività di ricerca nel settore dell’inquinamento dell’aria e dei cambiamenti climatici. È consulente di enti pubblici e privati per la redazione degli inventari delle emissioni in atmosfera e per l’impostazione delle politiche di riduzione. Ha collaborato alla revisione del Quarto Rapporto Ipcc, Terzo Gruppo di Lavoro, ed è autore di numerose pubblicazioni scientifiche nel settore dell’inquinamento dell’aria e della gestione dei rifiuti.

(Fonte Edizioni Ambiente)

Continua il cammino per valorizzare parchi e musei minerari

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Una legge che intende disciplinare, in un quadro di sviluppo sostenibile, le attività di utilizzo e valorizzazione del patrimonio minerario dismesso, nel rispetto dei principi di salvaguardia della sicurezza dei territori interessati, della salute e della sicurezza degli operatori, dei lavoratori, dei fruitori e visitatori dei siti minerari dismessi oggetto di valorizzazione a fini turistici, culturali, sociali e di ricerca scientifica…

Festeggiamo insieme il numero 100 di «Villaggio Globale»

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Un’offerta straordinaria di abbonamento per te. In questo numero on line, eccezionalmente aperto a tutti e non solo agli abbonati, gli interventi di collaboratori che ci seguono dall’inizio del nostro impegno. Un numero dedicato alla mobilità con articoli di approfondimento di esperti, professionisti, docenti e ricercatori di Cnr, Enea, Ispra

Oggi non basta comunicare, occorre «ingaggiare»

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Intervista a Rossella Sobrero, presidente Ferpi, Federazione relazioni pubbliche italiana. Affrontare l’emergenza climatica ormai non riguarda soltanto la dimensione ambientale ma significa «spingere» il dibattito pubblico sulla salute pubblica, sull’economia e sul lavoro

Acerra, Villaricca, Giugliano: il triangolo della morte raccontato da «Biutiful cauntri»

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Girato 3 anni fa, il film sorprende per l’estrema attualità del racconto e lascia intendere che, nonostante siano trascorsi degli anni, nonostante i mille proclami dei politici, alla fine il problema dei rifiuti rimane una piaga alla quale in pochi hanno interesse a trovare una cura

Dalle polveri sottili all’ammoniaca: l’analisi di Altroconsumo sullo smog

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(Adnkronos) – La qualità dell’aria in città non è solo una questione ambientale ma ha anche importanti ricadute sulla qualità di vita e sulla salute dei cittadini. Altroconsumo ha analizzato i principali inquinanti: dallo studio "emerge prima di tutto il particolato, polveri sottili che con le loro dimensioni microscopiche consentono l'inalazione profonda nelle vie respiratorie, causando problemi cardiovascolari e respiratori. Si tratta in realtà di un mix di polveri che per lo più deriva dalle attività dell'uomo: processi industriali, edilizia e il traffico di veicoli".  Parlando di particolato, "importante è anche il ruolo del black carbon che è contenuto principalmente nella frazione fine del particolato (Pm2.5) ed è emesso come residuo di qualsiasi processo di combustione. Gli studi epidemiologici forniscono sufficienti evidenze dell'associazione fra l’insorgere di patologie cardiopolmonari e mortalità con l'esposizione al black carbon". Ci sono poi gli ossidi di azoto, "la cui origine è legata alla combustione ad alta temperatura, come quella che avviene nei motori delle auto, e che possono portare alla produzione di inquinanti secondari come biossido di azoto, il più temuto perché irritante per l'apparato respiratorio. Gli ossidi di azoto contribuiscono anche alla formazione delle piogge acide e hanno conseguenze importanti sugli ecosistemi acquatici e terrestri". Infine, "l’ammoniaca, un gas dall'odore pungente, irritante e tossico, che contribuisce alla formazione di particolato secondario e che si genera principalmente dalle attività agricole, ma non solo".  Dall’analisi Altroconsumo emerge che in città le fonti di inquinamento sono principalmente due: "Il traffico e, d'inverno, anche il riscaldamento delle case. Ad oggi si stima che circa 3 italiani su 4 vivano in un territorio inquinato, in cui c'è una concentrazione di polveri sottili superiori ai limiti stabiliti per la tutela della salute. Nel 2023 sono state 58 le città in cui la concentrazione media di polveri sottili ha superato il limite di riferimento di 10 microgrammi per m3, ma si sono registrate situazioni anche peggiori, in cui si è superato il doppio del limite: nei primi mesi del 2023, Cremona è stata la provincia peggiore, seguita da Monza, Milano, Mantova e Padova".  Ma cosa si può fare per arginare questo fenomeno? "L’obiettivo è quello di ridurre le emissioni in atmosfera e, dove non è più possibile ridurre, applicare strumenti di adattamento e compensazione – spiega Altroconsumo – Le azioni di riduzione dell’inquinamento possono essere individuali o collettive: decidere di rinunciare all’automobile privata per spostarsi coi mezzi pubblici è una scelta individuale, che però può essere percorsa solo se i mezzi pubblici sono disponibili (il che, invece, è una scelta politica). Inoltre, l’impatto di una singola persona che sceglie di spostarsi in bici è decisamente minore rispetto a quello di una città che viene ripensata a misura di persona anziché a misura di automobile, oppure rispetto a quello di un’azienda dell’automotive che decidesse di convertire la propria produzione a veicoli con minore impatto ambientale".  Se si decidesse infine di "sostituire il proprio camino con una stufa a pellet di ultima generazione o con un impianto di riscaldamento solare termico, si ridurrebbe sicuramente il proprio impatto individuale; tuttavia, la qualità dell’aria non migliorerebbe significativamente a meno che il passaggio a fonti energetiche più pulite non fosse fatto a livello di collettività, ad esempio grazie alla creazione di una comunità energetica". —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Preparata, un patrimonio trascurato dalla ricerca

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Tra una denigrazione e l’altra, sono stati fatti molti progressi e la terapia guidata che ottimizza la potenza dei farmaci guidandoli sul l’obbiettivo è un dato acquisito nell’Est mentre ad Ovest si incontrano difficoltà legate al rischio di una riduzione del fatturato indotto da un metodo che consente di estendere i modelli del cerotto trans dermico ai grandi farmaci sfruttando l’effetto quantistico mediato dall’effetto Bohm Arhanov

Un museo unico al mondo

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Tempo di lettura: 2 minuti L'Osservatorio vesuviano è il Museo del primo Osservatorio vulcanologico del mondo. Situato sul Colle del Salvatore sul versante occidentale del Vesuvio, l’Osservatorio Vesuviano raccoglie una preziosa collezione risalente fino al […]

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La creatività come risorsa rinnovabile

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Mostre ed eventi fino al 1° ottobre a cominciare dal 5 settembre in cui la carta sarà protagonista di due grandi sculture urbane

Le peculiarità sociali delle Medicine Non Convenzionali

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di Costantino Cipolla e Paolo Roberti di Sarsina (a cura di), edizione FrancoAngeli

Pagine: 256 | Costo ?: 22.00

Nel panorama attuale delle medicine non convenzionali, si assiste ad una proliferazione di pratiche e di praticanti, nonché di critici, senza una solida base conoscitiva e formativa.
Questo fenomeno contribuisce a svilire un settore della pratica medica che è ancora in forte sviluppo e coinvolge sempre più soggetti, riconosciuti, regolamentati (medici) e tutelati (pazienti) dai principali organi istituzionali.
In questo contesto, il volume intende contribuire a fare chiarezza sulle questioni normative, scientifiche e, soprattutto, sociali che investono le discipline e le pratiche mediche non convenzionali nel loro rapporto con la società moderna occidentale.
La tematica è affrontata secondo una visione internazionale, con approfondimenti sul caso italiano per dare ragione del fenomeno in tutte le sue implicazioni conoscitive, ed epistemologiche in particolare.
I contributi offerti sono principalmente volti all’analisi del contesto storico attuale, senza dimenticare di offrire spunti per un dibattito che possa continuare, secondo linee di azione già in atto, l’integrazione o, più propriamente, l’interazione tra le varie pratiche mediche riconosciute a livello istituzionale; il tutto, seguendo quella che viene chiamata l’umanizzazione delle pratiche e delle cure mediche.
L’argomento trattato è ben documentato e affrontato in modo approfondito, intendendo rivolgersi sia a specialisti e studiosi dei vari campi coinvolti, sia a chi approccia la materia da profano volendo capire a fondo e senza pregiudizi il complesso e articolato rapporto tra la società e le medicine non convenzionali.

Costantino Cipolla, è ordinario di Sociologia Generale e di Sociologia della Salute, presidente del Corso di Laurea Specialistica in Sociologia, Politiche Sociali e Sanitarie presso la Facoltà di Scienze Politiche Roberto Ruffilli; direttore del Master di I livello «e-Health e Qualità dei Servizi Socio-Sanitari» e del Corso di Alta Formazione in «Sociologia della Salute e Medicine Non Convenzionali» dell’Università degli Studi di Bologna. Dirige, inoltre, la rivista «Salute e Società» edita dalla FrancoAngeli. È presidente della sezione «Sociologia della Salute e Medicina» dell’Associazione italiana di Sociologia. Ha pubblicato varie opere, tra le quali ricordiamo: Cipolla C., Maturo A., (a cura di, 2008), Scienze sociali e salute nel XXI secolo: nuove tendenze, vecchi dilemmi?, per la Franco Angeli.

Paolo Roberti di Sarsina, è Esperto per le Medicine Non Convenzionali del Consiglio superiore di Sanità; co-direttore del Corso di Alta Formazione in «Sociologia della Salute e Medicine Non Convenzionali» dell’Università di Bologna; fondatore e coordinatore del Comitato per le MNC in Italia; psichiatra e psicoterapeuta, omotossicologo, componente dell’Osservatorio per le MNC della Regione Emilia-Romagna, giornalista pubblicista, socio della Società italiana di Sociologia della Salute. È presidente dell’Associazione per la Medicina Centrata sulla Persona. È componente del comitato scientifico di Evidence-based Complementary and Alternative Medicine Journal. È consigliere e responsabile della commissione per le MNC dell’Ordine dei Medici di Bologna. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Giarelli G., Roberti di Sarsina P., Silvestrini B. (a cura di), Le Medicine Non Convenzionali in Italia. Storia, problemi e prospettive d’integrazione, FrancoAngeli 2007.

Bruno Silvestrini nasce a Faenza. Si laurea in Medicina a Bologna, dove muove i primi passi di ricercatore nell’Istituto di Fisiologia sotto la guida di Paolo Crepax. Vince una borsa di studio dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma, dove consolida la sua formazione nel Laboratorio allora diretto da Daniel Bovet, Premio Nobel per la Medicina. In seguito dirige prima l’Istituto di Ricerca F. Angelini, realizzandovi diversi farmaci originali tra i quali il trazodone, poi l’Istituto di Farmacologia e Farmacognosia dell’Università «La Sapienza» di Roma, dove fonda il primo Dipartimento italiano dedicato alla Farmacologia delle sostanze naturali. È presidente della Fondazione di Noopolis, che persegue programmi di ricerca scientifica, puntando sul coinvolgimento e sulla valorizzazione dei talenti giovanili. Autore di circa 600 pubblicazioni e libri, l’ultimo dei quali Medicina Naturale per i tipi della FrancoAngeli. È stato componente del Comitato Nazionale per la Bioetica. Nel 2007 ha curato insieme a Paolo Roberti di Sarsina e Guido Giarelli il libro Le Medicine Non Convenzionali in Italia. Storia, problemi e prospettive d’integrazione FrancoAngeli Edizioni 2007.

Boom delle fonti rinnovabili

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(Adnkronos) – Il settore delle energie rinnovabili sta vivendo un notevole boom, aprendo la strada per un progresso significativo verso gli obiettivi climatici globali. Questa accelerazione offre concrete prospettive per raggiungere l'ambizioso obiettivo di triplicare la capacità globale di generare elettricità da fonti rinnovabili entro il 2030, come fissato durante la recente conferenza sui cambiamenti climatici COP28. I dati presentati nel rapporto annuale sul mercato delle rinnovabili dell'Agenzia Internazionale dell'Energia rivelano che la capacità complessiva di energia rinnovabile dei sistemi energetici globali è cresciuta del 50% nel corso del 2023, raggiungendo quasi 510 gigawatt (GW). Di particolare rilievo è il contributo del solare fotovoltaico, che costituisce tre quarti dell'incremento complessivo. La Cina ha giocato un ruolo chiave in questa espansione, registrando una crescita straordinaria nel 2023. Il paese ha attivato una quantità di impianti fotovoltaici equivalente a tutta la capacità mondiale del 2022. Questo evidenzia il ruolo cruciale che nazioni leader come la Cina stanno svolgendo nell'accelerare la transizione verso fonti energetiche sostenibili. Proiezioni basate sulle attuali politiche e condizioni di mercato indicano che la capacità globale di energia rinnovabile potrebbe raggiungere i 7.300 GW tra il 2023 e il 2028, coprendo il periodo delle previsioni. Solare fotovoltaico ed eolico rappresentano il 95% di questa espansione, suggerendo che le energie rinnovabili supereranno il carbone come principale fonte di produzione di energia elettrica su scala globale già all'inizio del 2025. Questi sviluppi rappresentano un passo significativo verso un futuro energetico più sostenibile e un impegno concreto nel contrastare i cambiamenti climatici. La comunità internazionale, attraverso la COP28, ha ora un obiettivo più vicino e raggiungibile nel suo sforzo collettivo di creare un mondo più verde e resiliente. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Lezioni di astronomia

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Il Centro europeo teatro e carcere è conosciuto per l’impegno con cui cerca di coinvolgere attori provenienti da carceri e luoghi di disagio

Selezionati i lavori in lizza al Sila Festival

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Tra i corti e i lunghi selezionati, spiccano nomi già noti agli ambienti dei festival, registi che hanno fatto dell’amore per il cinema impegnato uno scopo di vita

Gemme di Gravina. Per un uomo più naturale e una natura più a misura d’uomo

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Valentino Valentini, Scorpione editrice

Pari opportunità, De Dea (Onde rosa), “Tampon tax, non si può tornare indietro su diritti donne”

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(Adnkronos) – La riduzione della tampon tax, ovvero l’Iva sui prodotti mestruali, “non è soltanto una questione di giustizia economica, ma è una questione di giustizia sociale. Se ogni volta che si parla di diritti, come nel caso di quelli delle donne, questi diritti restano ‘una virgola’ in una Legge di bilancio, e non diventano mai un tema vero e strutturale, allora abbiamo perso una battaglia importante. Continuiamo a portare avanti questa petizione perchè quando si parla di diritti delle donne e di piena parità non si può tornare indietro”. Così Silvia De Dea, tra le fondatrici del collettivo Onde Rosa, a margine della presentazione della quarta edizione della campagna Coop per l’inclusione e la parità di genere “Close the Gap. Riduciamo le differenze”.  In questa occasione è stata proposta la sottoscrizione della petizione “Il ciclo è ancora un lusso!”, per l’abbassamento dell’IVA sui prodotti mestruali, rilanciata dal collettivo Onde Rosa su Change.org dopo che l’IVA su questi prodotti è tornata al 10%. Lanciata dal collettivo Onde Rosa nel 2019 e sostenuta da Coop fin dal 2021, la petizione punta al milione di firme.  “La campagna è stata creata nel 2019 per dare un obiettivo tangibile alle tante giovani ragazze interessate alla politica, ma non abbastanza da impegnarsi, alzare la voce e scendere in piazza per i loro diritti – racconta De Dea – Abbiamo pensato quindi che un'ingiustizia così semplice e così potente come quella della tampone tax potesse essere compresa da tutte e da tutti, che potesse entrare nelle case delle italiane e degli italiani per spiegare effettivamente cos'è la disparità di genere”. Il successo della precedente raccolta firme testimonia quanto l’approccio di Onde Rosa sia stato vincente. Ora il collettivo, assieme a Coop, di raggiungere lo stesso risultato positivo: “Abbiamo deciso di rilanciare questa petizione – spiega De Dea –  Quello dell’Iva sui prodotti mestruali non è un tema nuovo, ma è sempre stato trattato con disinteresse dalla politica, che lo riteneva addirittura scomodo o imbarazzante, quando invece non lo è. Noi vogliamo ribadire invece che questo è tema vero e concreto, che riguardava la vita e la salute di tante donne e tante famiglie, di cui la politica si doveva occupare senza più tabù”. – —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)