Widom e la fusione fredda

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Vincenzo Valenzi, Vice presidente LiUM, Bellinzona, Svizzera, e Coordinatore del Centro studi di biometeorologia, Roma

Il carbone impatta per 360 miliardi di euro

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Senza calcolare i costi esterni sull’ambiente e sulla salute delle persone. Se anche questi costi venissero contabilizzati, la competitività economica di nuove centrali a carbone verrebbe ridotta notevolmente

Smascheriamo i falsi miti sulle rinnovabili

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Da Italy for Climate la prima piattaforma di contrasto alla disinformazione sulle fonti rinnovabili. Edo Ronchi, Presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile: «Dobbiamo contrastare con decisione l’ignoranza e i pregiudizi che spesso sono il principale freno allo sviluppo delle rinnovabili»

È italiano il più grande magnete del mondo

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Si tratta di una gigantesca bobina a forma di «D», costituita da cavi superconduttori, del peso di oltre 300 tonnellate, che l’azienda italiana Asg Superconductors sta realizzando nei suoi stabilimenti di La Spezia e destinata a Iter. Lo sviluppo dei cavi superconduttori ha visto il coinvolgimento dell’Enea

Il popolo No Triv accelera

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Particolarmente colpite dalle attività di ricerca sarebbero il Molise (le Isole Tremiti e Termoli), l’Abruzzo (Vasto, San Vito Chietino, Ortona, Francavilla al Mare), la Regione Marche (Pedaso, Cupra Marittima, Senigallia, Fano) e la Puglia (in special modo Otranto)

Trivelle in Adriatico – Più danni che benefici

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Le analisi esplorative utilizzate dalla multinazionale del petrolio per cercare eventuali giacimenti petroliferi sono estremamente impattanti sull’ambiente. Ci sono inchieste e studi che denunciano come l’utilizzo della tecnica «Air-gun» risulti dannosa per molte specie marine. Le esperienze negative di altre regioni

L’Enel inquina con una tonnellata di Anidride carbonica al secondo

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Gli attivisti hanno sistemato di fronte alla centrale termoelettrica di Civitavecchia, un enorme striscione galleggiante di 1.500 metri quadri con la scritta «No al carbone, quit coal». «Tra il 2011 e il 2012 Enel in Italia ha prodotto il 5,7 per cento in meno di elettricità, ma è riuscita ugualmente ad aumentare le sue emissioni di CO2. Perché utilizza sempre più carbone»

Trivellazioni – Ferita attivista italiana

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Durante un’azione pacifica di Greenpeace. Tre gommoni della Marina Militare spagnola hanno ripetutamente speronato i gommoni di Greenpeace: l’attivista italiana di 21 anni è caduta in mare riportando una frattura e due tagli. Ora è in un ospedale di Las Palmas. Un altro attivista è stato ferito e anche i gommoni dell’associazione ambientalista sono stati danneggiati – Il video e le immagini

Idrogeno verde, l’UE finanzia Puglia Green Hydrogen Valley

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(Adnkronos) – Nei prossimi anni l’idrogeno verde dovrebbe avere un forte sviluppo come fonte di energia green alternativa alle fonti fossili e come acceleratore la decarbonizzazione dell’industria, specie dei settori hard to abate. Ad oggi, però, gran parte del potenziale dell’idrogeno verde rimane ancora inespresso a causa di diversi fattori, primo fra tutti gli elevati costi di produzione, ma anche la domanda ancora debole anche per mancanza di incentivi. Nonostante ciò, in materia di idrogeno verde avanzano progetti di ampio respiro e di grande impatto, anche e soprattutto in Italia. In particolare, il progetto Puglia Green Hydrogen Valley, promosso da Edison, Saipem e Sosteneo (società del Gruppo Generali per le rinnovabili e la transizione energetica), è stato selezionato per un finanziamento pari a 370 milioni di euro dell’Unione Europea, nell’ambito di Ipcei, Importanti progetti di interesse comune europeo. L’iniziativa rappresenta il primo grande capitolo per lo sviluppo su larga scala dell’idrogeno verde nel Vecchio Continente e comprende la realizzazione di due diversi impianti in Puglia, uno a Brindisi e uno a Taranto, per una capacità di elettrolisi complessiva di 160 Mw. L’importante finanziamento da parte dell’UE per la realizzazione di Puglia Green Hydrogen Valley sottolinea il ruolo centrale e strategico del progetto nello sviluppo della produzione e distribuzione di idrogeno verde. Infatti, una volta a pieno regime gli impianti pugliesi potranno produrre circa 250 milioni di metri cubi di idrogeno verde l’anno. Il progetto rientra nell’ambito del prestigioso finanziamento Ipcei Hy2Infra che complessivamente comprende 33 progetti di 32 aziende di 7 diversi Stati membri, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia. Puglia Green Hydrogen Valley è uno dei tre progetti italiani ad essersi aggiudicato il finanziamento. Per lo sviluppo complessivo del piano Hy2Infra i Paesi membri dell’Unione Europea forniranno fino a 6,9 miliardi di euro di investimenti pubblici, che, sommati a 5,4 miliardi di investimenti privati dovrebbero portare oltre 12 miliardi di euro per lo sviluppo dell’idrogeno verde quale fonte green in grado di accelerare la transizione energetica. La produzione di Puglia Green Hydrogen Valley potrà inoltre sfruttare la nuova infrastruttura di trasporto di gas che Snam realizzerà in Puglia, anch’essa realizzabile grazie ai fondi IPCEI Hy2Infra. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Nel futuro c’è l’economia dell’idrogeno

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Tempo di lettura: 2 minuti Studi di Irena ed Enea evidenziano come l’idrogeno fa parte di un quadro di transizione energetica molto più ampio e di come le sue strategie di sviluppo e diffusione non […]

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Giappone – L’addio al nucleare è definitivo

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Secondo il rapporto di Greenpeace «Energy [R]evolution», il Giappone può sostenere la propria ripresa economica e rispettare i suoi impegni di riduzione di gas serra entro il 2020 senza far ripartire nessuna delle centrali atomiche chiuse dopo il disastro di Fukushima

Il Decreto crescita blocca l’efficienza energetica

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In una nota Federesco sottolinea che l’efficienza energetica e la generazione distribuita, insieme, possono diventare vero e proprio motore di sviluppo per tutti i settori che caratterizzano la nostra società e i nostri territori, creando occupazione stabile (si stimano 150.000 nuovi posti di lavoro in tre anni)

Quando la transizione la paga il cittadino

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La realizzazione di un impianto industriale per la produzione di energia da fonti rinnovabili richiede consumo di suolo, di paesaggio, di sottosuolo e di altre risorse naturali a fronte di una produzione energetica comunque intermittente per definizione. Si pone, poi, il problema dello smantellamento degli impianti a fine vita…

Energia dal mare, il ruolo dell’Italia

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La «European Ocean Energy Association» ha recentemente stimato che in Europa i dispositivi per la conversione dell’energia dal mare raggiungeranno una potenza installata di circa 3,6 GW entro il 2020 e 188 GW entro il 2050. La configurazione geografica della penisola italiana, con i suoi 8.000 chilometri di costa, rende il nostro Paese uno dei membri dell’Unione maggiormente in grado di cogliere i vantaggi dello sfruttamento di questa fonte di energia alternativa che ad oggi costituisce appena lo 0,02 per cento della domanda europea

Cittadini produttori di energia entro il 2050?

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Un report scientifico dimostra che la metà della popolazione dell’Unione europea potrebbe produrre la propria elettricità autonomamente e da fonti rinnovabili entro il 2050, soddisfacendo così il 45 per cento della domanda comunitaria di energia. «Purtroppo il governo, con provvedimenti specifici come la riforma della tariffa elettrica, sta mettendo in ginocchio il settore delle energie rinnovabili, e in particolare quello dei piccoli produttori domestici»

A che punto è il solare termico a concentrazione

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Se ne è parlato durante un convegno a Roma che è stato quindi anche un’occasione per riunire chi in questi anni in Italia ha lavorato allo sviluppo delle tecnologie del solare termico a concentrazione, per verificare lo stato dell’arte, valutare quanto fatto e identificare le possibili linee di sviluppo per il futuro sia a livello di ricerca sia industriale

L’Enel inaugura in Sardegna la più grande centrale eolica d’Italia

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Ha 54 mw di potenza e 36 aerogeneratori. L’Enel è tra i leader mondiali nel campo delle fonti rinnovabili

Energia – Evolvere per salvarci

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Presentato da Enea e Fondazione per lo sviluppo sostenibile un percorso di sviluppo sostenibile per uscire dalle crisi economica e climatica. Anche il nostro Paese è ormai maturo per un mercato ecosostenibile e ha bisogno di attivare un percorso di rinnovamento attuando sinergie tra il mondo industriale,quello della ricerca e dell’innovazione tecnologica

L’Italia migliora i consumi energetici

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Tempo di lettura: 3 minuti I dati Ispra. I consumi per unità di Pil tra i più bassi in Europa. la quota di energia rinnovabile è seconda solo alla Svezia  

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Chiuse aste mercato libero elettricità: sette operatori per i 26 lotti

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(Adnkronos) – Acquirente Unico rende ufficiali l’esito delle aste chiamate a individuare gli aggiudicatari del servizio a tutele graduali del mercato elettrico, attivo dal 1° luglio con la fine tutela per i clienti domestici non vulnerabili: sono sette gli operatori che si sono aggiudicati i 26 lotti in cui è stato diviso il Paese, per attribuire il ‘servizio a tutele graduali’ che da luglio sostituirà il servizio di maggior tutela.  I clienti – fa sapere il Mase in una nota – potranno usufruire di un prezzo inferiore rispetto a quello in tutela, per una media di circa 73 euro lordi annui.  In particolare, Enel si è aggiudicata il massimo numero di lotti consentiti dai limiti antitrust, e cioè sette ed entra in 21 città. Sette lotti anche a Hera. Edison si è aggiudicata quattro lotti, mentre Illumia ne ha ottenuti tre. Due i lotti che si sono aggiudicati Iren e A2A, e uno E.On. “Le aste sono andate bene – afferma il ministro Gilberto Pichetto – perché caratterizzate da una grande partecipazione e da una concorrenza tra gli operatori che si traduce in vantaggi per gli utenti. Si è compiuto dunque un altro importante passo verso la liberalizzazione dell’ultimo segmento del mercato elettrico, quello dei clienti domestici. Un bene essenziale a un prezzo ragionevole: questo si aspettano i consumatori ed è ciò che stiamo costruendo attraverso un percorso chiaro e trasparente, che ci pone tra i Paesi più avanzati d’Europa”. Le aste – ricorda l’Acquirente Unico – hanno riguardato tutti i consumatori che non hanno ancora scelto un fornitore sul libero mercato: è stato loro assegnato l’operatore che si è aggiudicato l’area territoriale di riferimento. Le condizioni contrattuali del Servizio a Tutele Graduali corrispondono a quelle delle offerte Placet, mentre le condizioni economiche relative al costo dell’energia sono basate sui valori a consuntivo mensile del Pun (Pun ex post) e comprendono i corrispettivi a copertura degli altri costi. Il prezzo pagato dai clienti finali è il medesimo in tutto il territorio nazionale. Il cambio fornitore avverrà automaticamente e senza alcuna interruzione nell’erogazione della fornitura. Anche in caso di domiciliazione bancaria, il Rid resterà attivo e sarà reindirizzato verso il nuovo in modo gratuito. Il Servizio Tutele Graduali durerà tre anni (1 luglio 2024 /31 marzo 2027) e durante questo periodo il consumatore potrà scegliere liberamente, e in ogni momento, un fornitore sul libero mercato. A tal fine già sono presenti strumenti istituzionali per supportare il consumatore ad individuare l’offerta più adatta alle proprie esigenze sul mercato libero: il Portale Offerte (www.ilportaleofferte.it) e il Portale Consumi (www.consumienergia.it). Arera in una nota ricorda che i clienti domestici elettrici già passati al mercato libero hanno il diritto di rientrare nel servizio di maggior tutela fino a fine giugno 2024. Per farlo bisognerà rivolgersi all’esercente il servizio di maggior tutela del proprio Comune. I clienti che al 1° luglio saranno ancora serviti in maggior tutela transiteranno automaticamente nel Servizio a tutele graduali.  I clienti che rientrano invece nei criteri di cosiddetta vulnerabilità per il momento resteranno nel regime di fornitura di maggior tutela – spiega il Mase – in attesa che si svolgano a breve le aste per l’individuazione degli operatori che applicheranno loro condizioni fissate da Arera.  “Seppure presenti caratteristiche diverse – aggiunge Pichetto – siamo certi che anche la gara per i clienti vulnerabili potrà avere un esito altrettanto positivo. Stiamo ponendo forte attenzione alla costruzione di una campagna informativa, con la quale le istituzioni possano trasmettere il giusto messaggio di fiducia: innanzitutto per i cittadini, ma anche verso gli operatori del mercato, perché in un contesto di piena e corretta concorrenza possano offrire un servizio importante al Paese in termini di innovazione e servizi”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)